IMSA | In BMW si continua a lavorare per modificare l’M Hybrid V8 in vista del 2026

Continuano i lavori in BMW per mettere a punto una versione aggiornata della M Hybrid V8, in vista delle stagioni 2026 in IMSA e WEC

C’è grande attesa in BMW per valutare le novità dell’aggiornata M Hybrid V8, GTP/LMDh in pista nel 2026 sia in IMSA, che nel WEC. La casa di Monaco di Baviera non ha guardato soltanto all’estetica ma si è concentrata sull’aerodinamica. I fari, lo splitter anteriore, la presa d’aria per i freni posteriori, il doppio rene, l’assenza dei diveplane, l’air fence sul passaruota posteriore sono tutti elementi pensati o rivisti in funzione della massima maneggevolezza al volante.

Tra i vari aspetti, come detto, il nuovo design prevede griglie renali più piccole – in qualità di aggiornamento Evo “joker” – ed è in linea con il lancio di venerdì scorso della BMW iX3, la prima della linea Neue Klasse di veicoli elettrici di serie della casa di Monaco di Baviera. La M Hybrid V8 per il 2026 scende in pista anche in settimana, dopo la Lone Star Le Mans del WEC. Parteciperà anche alle prove IMSA del Daytona International Speedway questo autunno, in vista del suo debutto alla Rolex 24 At Daytona 2026.

Da quando il prototipo teutonico ha esordito (in IMSA nel 2023, nel WEC l’annata successiva) la costante è sempre stata quella di dover fare un passo in più. Le vittorie fin qui sono state due (entrambe negli USA). Nel Mondiale Endurance, invece, sono arrivati al massimo due secondi posti. Per questo la ‘nuova’ M Hybrid V8 – soprattutto nel WEC – dovrà giocarsi con costanza e regolarità le posizioni di vertice.

Fondamentale la guidabilità

I cambiamenti progettati sono tutti in funzione delle gare, nella misura in cui è fondamentale che i piloti possano disporre di riscontri più immediati e di una vettura che risponda meglio alle loro esigenze.


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Sull’insieme di questi aspetti si è soffermato Andreas Roos, il responsabile della BMW Motorsport. Così Roos a RACER: “Abbiamo capito che l’auto poteva essere migliorata soprattutto in termini di guidabilità, sia nel traffico che in condizioni di aria inquinata. Il tutto, anche per offrire ai piloti un’auto molto costante in gara. Non si tratta di migliorare il tempo sul giro, perché alla fine questo è regolato dall’omologazione e dal processo BOP, quanto di offrire ai piloti una sensazione molto coerente e positiva con l’auto“.

Poi, ha aggiunto: “Operiamo affinché possano fare affidamento su ciò che l’auto fa e, soprattutto, sapere sempre come si comporta. Abbiamo visto che possiamo migliorare questo aspetto soprattutto nella sezione aerodinamica anteriore. L’obiettivo principale era chiaramente la funzionalità del prototipo e l’aerodinamica è stata migliorata. In questo processo, abbiamo anche capito che potevamo apportare alcuni miglioramenti e aggiornamenti al design della vettura“.

Roos, inoltre, ha spiegato: “Non costruiamo un’auto solo per un circuito. Alla fine, corriamo otto gare nel WEC e dovrebbe esserci un miglioramento su tutti i circuiti. Si è seguito un normale processo di sviluppo. Abbiamo visto cosa potevamo migliorare e poi abbiamo iniziato con delle simulazioni su come farlo. Successivamente, abbiamo dato ai ragazzi dell’aerodinamica alcuni obiettivi che volevamo raggiungere“.

Da qui: “Hanno fatto un sacco di lavoro al CFD. Dopodiché abbiamo seguito il processo dal lavoro CFD, al modello in galleria del vento, in scala reale, e così via. È bello vedere che abbiamo una correlazione molto buona in tutto il processo. E quando l’abbiamo provata per la prima volta al Paul Ricard, tutti i piloti hanno sentito il cambiamento”.

Prospettive future

Come la stessa RACER ha già riportato, si prevede che il BMW M Team WRT utilizzerà la M Hybrid V8 su entrambe in entrambi i Campionati. Un annuncio ufficiale dovrebbe arrivare a breve.


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Nel frattempo, il Team WRT ha altre due occasioni, al Fuji Speedway e al Bahrain International Circuit, per regalare alla M Hybrid V8 la sua prima vittoria nel WEC. Se non altro, prima che il nuovo modello scenda in pista per la sua prima gara. Confermato, inoltre, l’impegno a ‘tempo pieno’ sia nel WEC, che in IMSA.

IMSA 2026 BMW M
In BMW c’è grande attesa per l’aggiornata M Hybrid V8 che scenderà in pista in IMSA e nel WEC nel 2026 – RACER/BMW M Motorsport Credits

Così Roos in merito: “Speriamo ancora di poter lottare per il podio e forse anche per la prima vittoria nel WEC. L’anno scorso abbiamo disputato una gara molto buona al Fuji, che è alle porte. Vogliamo vincere il maggior numero possibile di gare e speriamo che tutto vada per il meglio”.


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Copertina: RACER/Laurent Cartalade/Getty Images Credits

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