F1 | “Il Predestinato” – Leclerc rivela cosa pensa davvero del suo iconico soprannome

Leclerc è “Il Predestinato”, ma cosa pensa davvero del suo soprannome?

Nonostante tutto quello che sta succedendo in Ferrari, tra delusioni e disastri, Leclerc è e rimarrà sempre Il Predestinato della rossa. Il suo soprannome è diventato iconico per tutti i tifosi e per il team italiano da quando il 27enne è entrato a far parte del team.

Il pilota di scuola Ferrari, dopo il primo anno in Alfa Romeo – 2018 – dove aveva stupito tutti e convinto la Scuderia di Maranello, è passato subito nella squadra leggenda della F1. Nel 2019, infatti, Leclerc ha affiancato Sebastian Vettel e ha conquistato le sue prime vittorie a Spa-Francorchamps e a Monza, due vittorie con un grande significato per lui e per la F1. La vittoria in Belgio è avvenuta dopo la tragica scomparsa di un giovane pilota, Anthoine Hubert, amico del monegasco a cui poi è stato dedicato il primo posto. La vittoria a Monza, invece, è importante per altri motivi: per la promessa di Leclerc al padre prima che morisse, per tutti i suoi sforzi per arrivare il F1 e per la prima vittoria nella prima stagione nel team che ha tanto sognato di rappresentare da quando era un bambino.

Nonostante il grande amore del n.16 per la rossa, purtroppo le cose non sono sempre andate bene e quest’anno non sembra che si vedrà una vittoria da parte della squadra italiana. Dopo 7 anni nella Ferrari, però, Leclerc ha messo in chiaro quello che vuole fare. Infatti, in caso non riesca ad avere la vettura giusta per vincere il campionato, proverà a guardarsi intorno e magari cambiare aria.

Certo, i tifosi della Ferrari sono unici nel loro genere e Il Predestinato è il pilota su cui tutti mettono le loro aspettative. Leclerc è quello su cui tutti puntato per riportare la Scuderia al top e lui da molti anni cerca di raggiungere quest’obbiettivo, da cui però è ancora molto lontano.

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Leclerc parla del suo soprannome: “Il Predestinato” (@Scuderia Ferrari su X)

Cosa ne pensa Leclerc?

Parlando al New York Times, Charles Leclerc ha espresso il suo pensiero sul suo soprannome: “Il Predestinato”.

Mi piace che mi chiamino così, ma non mi mette pressione”, ha affermato il monegasco. “Mi piace che le persone mi chiamino in quel modo, ma non è che mi sveglio la mattina e penso ‘Ahh, sono il Predestinato’. Non ho quel tipo di pressione.

È bello sentirlo ogni tanto, ma non mi mette alcuna pressione e non mi fa sentire diverso in nessun modo. In fin dei conti, che venga chiamato in quel modo oppure no, il mio compito e il mio obiettivo non cambiano”, ha ammesso il 27enne.

Voglio riportare la Ferrari in cima e farò di tutto perché ciò accada.” – ha aggiunto – “Quello che voglio veramente è non avere rimpianti. Voglio potermi guardare indietro un giorno ed essere sicuro di aver fatto assolutamente tutto quello che potevo per riuscire a completare quest’obbiettivo.”

Che ci riesca o meno, non ne ho idea. Anche perché non posso avere il controllo su tutto. Ma quello che so di sicuro è che, almeno per quanto riguarda le cose che posso controllare, farò di tutto per dare il massimo.”

Vorrei vincere di più, ma ci stiamo ancora lavorando. In ogni caso, la motivazione è ancora bella alta”, ha concluso Il Predestinato.


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Immagine copertina: Sky Sport

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