F1 | Horner – Da Red Bull a Ferrari: Chinchero spiega cosa c’è davvero dietro le indiscrezioni

Nuove voci tornato a infuocare il paddock a vigilia del GP di Austin. In particolare, Horner potrebbe tornare in F1 con Ferrari: Chinchero parla delle reali possibilità.

Le voci su un possibile approdo di Christian Horner in Ferrari tornano a far discutere il paddock. Dopo l’uscita del team principal britannico dal mondo Red Bull, l’ipotesi di un suo futuro a Maranello ha riacceso l’immaginazione dei tifosi. Ma quanto c’è di vero? Roberto Chinchero ha parlato della reale situazione tra il britannico e il team italiano.

Horner Ferrari
Chinchero rivela quanto sono davvero vicini Horner e la Ferrari

Le voci di un possibile approdo di Horner alla Ferrari sono tornate a circolare con forza negli ultimi giorni, alimentate dalle indiscrezioni che vorrebbero l’ex team principal della Red Bull pronto a un nuovo capitolo della sua carriera. Dopo la sua uscita dal gruppo di Milton Keynes, ufficializzato poche settimane fa con una cospicua buona uscita, le speculazioni su un contatto con Maranello si sono moltiplicate, accendendo l’immaginazione dei tifosi e del paddock.

Ma quanto c’è di concreto in questa ipotesi? A fare chiarezza è Roberto Chinchero, voce autorevole di Sky Sport F1, che, a Motorsport.com Italia, ha analizzato con lucidità i reali margini di una possibile trattativa. “Il dato reale”, ha spiegato, “è che Horner ha manifestato più volte la volontà di tornare in Formula 1, ma con un ruolo diverso da quello che aveva prima.”

Chinchero ha ricordato che già in passato c’erano stati contatti, ma le circostanze erano diverse: È normale che se ne parli, sono due nomi importanti. Già in passato ci furono avvicinamenti, ma allora Horner era vincolato alla Red Bull. Adesso invece è libero, e questo cambia le carte in tavola”.

Tuttavia, la sua eventuale disponibilità non significherebbe un ritorno in pista a qualsiasi costo. “In Red Bull Horner aveva un potere enorme, da amministratore delegato di tre società, con ampia libertà di manovra. Ha sempre detto che se dovesse tornare lo farebbe solo con un ruolo da azionista, o comunque da figura con più solidità e controllo rispetto a un semplice manager indipendente.”

E qui arriva il punto critico: “Per la Ferrari”, spiega Chinchero”, significherebbe accoglierlo dandogli carta bianca, un contratto lunghissimo e le chiavi della gestione sportiva, come ai tempi di Jean Todt. Ma questa non è la Ferrari di oggi. Se Horner mettesse da parte certe richieste, tutto sarebbe possibile. Tuttavia, al momento non sembra disposto a farlo”.

Insomma, la suggestione resta affascinante ma complessa. Come conclude il giornalista italiano, molto dipenderà da ciò che accadrà all’inizio della prossima stagione: “Se le prime gare andranno bene, bravi tutti. Se invece qualcosa dovesse cambiare, allora tutto potrà cambiare anche a Maranello”.

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