La guerra tra Red Bull e McLaren è destinata ad accendersi: ecco perché il secondo atto di questo Mondiale di F1 si preannuncia rovente
Red Bull chiude la prima parte del Mondiale di F1 in testa ad entrambe le classifiche Iridate: 408 punti nelle quattordici gare fin qui disputate, con un vantaggio di sole quarantadue lunghezze su McLaren. Se per i Costruttori la faccenda è ancora aperta, la classifica del Mondiale Piloti recita quanto segue: Verstappen occupa la prima piazza con 277 punti, seguito da Lando Norris a settantotto punti di distanza.
La “ricetta papaya” per battere Red Bull
A Woking sanno che battere questa Red Bull non è totalmente impossibile. Tuttavia, in McLaren risulta importante curare alla perfezione due fattori essenziali per riacciuffare gli austriaci: lo sviluppo della MCL38 e Lando Norris.
Come già accennato, gli sviluppi tecnici risulteranno determinanti per le sorti della stagione, ma sarà anche importante reggere il confronto con il box di Red Bull. Difatti, il box McLaren ha lasciato per strada punti importati, che avrebbero certamente fatto comodo per le classifiche.
In questo senso, le parole di Zak Brown danno certamente morale all’intera squadra, che prepara l’assalto decisivo per scalfire la barricata di Horner e Marko. Gli uomini di Andrea Stella stanno infatti lavorando ad aggiornamenti che verranno introdotti con maggiore frequenza rispetto alla prima pagine di stagione.
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Ultima, ma non per importanza, è la situazione psicologica che sta affrontando Lando Norris. Il britannico sembra soffrire lo scontro diretto con l’avversario Max Verstappen, ma anche col suo compagno di squadra, Oscar Piastri.
Per battere la RB20 di Verstappen servirà un ottima MCL38, ma sarà necessario vedere il miglior Lando Norris della stagione, accompagnato ovviamente dal box McLaren.
I problemi colpiscono anche Milton Keynes
Se a Woking stanno programmando un possibile piano d’attacco, a Milton Keynes si sta lavorando duramente su criticità mostrate da una monoposto opaca, ma non solo.
In primo luogo, l’addio di Newey potrebbe pesare molto sullo sviluppo della monoposto. Pierre Waché ha preso ufficialmente le redini del Reparto Tecnico ormai da qualche mese, ma non nasconde l’insoddisfazione per quanto mostrato fin ora dalla RB20.
Il pacchetto introdotto in Ungheria pare non aver dato i frutti sperati, per cui sarà importante capire cos’è andato storto. Come detto dal DT di Red Bull, la precaria competitività della monoposto mostrata nelle ultime gare potrebbe derivare da problemi di correlazione riscontrati in galleria del vento.
Come se non bastasse, Horner e Marko devono risolvere anche la fastidiosa questione relativa alle prestazioni di Sergio Perez. Non è un segreto che le brutte prestazioni del messicano stanno pesando maledettamente in termini di punti e potrebbero mettere fine alle speranze degli austriaci per quanto riguarda il Mondiale Costruttori.
Come in McLaren, anche in casa Red Bull c’è da lavorare duramente per restare a galla e lottare fino all’ultimo metro per entrambi i Titoli. Se per il Mondiale Piloti si può fare affidamento sul talento e sulla velocità di Max, a Milton Keynes si dovrà lavorare duramente per tenere dietro i papaya in quello Costruttori, questi ultimi desiderosi di far brillare una MCL38 che non ha ancora avuto modo di dimostrare tutte le sue qualità.
/Crediti immagine di copertina: Oracle Red Bull Racing (@redbullracing)X/
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