Charles Leclerc mette la firma sulla terza Pole Position a Monaco. Ferrari diventa il primo team a toccare quota 250 per le pole in F1. Vediamo assieme, con l’analisi delle telemetrie, come Leclerc ha conquistato la pole del 70th GP di Monaco.
Alla fine le trombe degli yacht di Montecarlo hanno suonato per Leclerc. Il pilota monegasco conquista così la pole per la terza volta a casa sua. Il suo tempo: 1:10.270. Dietro di lui non c’è però una Red Bull. In seconda posizione a +0.154 troviamo la McLaren di Piastri. Chiude la top-3 Sainz. Solo sesto Vestappen che paga un errore alla Saint Devote. Vediamo assieme, con l’analisi delle telemetrie, cosa ha permesso a Leclerc di conquistare la pole del GP di Monaco.
Analisi microsettori
Dall’analisi dei microsettori è evidente che a dominare le strade di Montecarlo è Leclerc. Il monegasco è stato infatti il più veloce per la maggior parte del giro. Piastri, invece, “lascia il segno” solo in poche parti. In dettaglio il #81 di McLaren è più veloce del #16 di Ferrari nel primo settore. È lui infatti ad avere il fucsia nel primo parziale con 18.303s contro i 18.386s di Leclerc. Questo è dovuto al fatto che McLaren sembri digerire meglio le curve lente del primo settore con il monegasco più veloce dell’australiano solo nel tratto fino a curva 2.
Il secondo settore strizza l’occhio ad una SF-24 più scarica con Leclerc a dominare la scena. Non mancano però i segnali di McLaren con Piastri più veloce alla Mirabeau Bas (7), alla Portier (8) e alla Nouvelle Chiacane (10-11). Ad ogni modo è qui che il #16 riesce a fare la differenza: 33.174s il suo tempo, 33.380s quello del #81.
Nel terzo settore è ancora la rossa ad avere la meglio con un parziale di 18.710s contro il 18.741s della vettura papaya. Anche qui i rapporti di forza sono confermati con McLaren più veloce di Ferrari alla Luis Chiron e alla Rascasse. Dalla Anthony Noghes(19) è il pilota Ferrari il più veloce.
In sostanza l’analisi dei microsettori evidenzia una McLaren più carica e a suo agio nella percorrenza delle curve lente. Al contrario la Ferrari risulta più scarica. Quanto detto trova poi conferma nelle velocità di punta fatte registrare nel sabato di Montecarlo.
Analisi Telemetrie
Per vedere cosa he permesso a Leclerc di fare la differenza nel sabato del GP di Monaco e regalare alla Ferrari la Pole numero 250, consideriamo l’analisi delle telemetrie dei giri veloci di Leclerc (linea rossa) e Piastri (linea arancione).
In merito al grafico sopra riportato è bene evidenziare come il giro di Leclerc, specie verso la fine, risulti in offsett rispetto quello di Piastri. Questo è causato da alcuni fattori legati all’integrazione dei dati che si presentano in circuiti come, appunto, quello di Monaco. Pertanto più che fare attenzione ai punti di frenata, andremo a considerare i valori in campo.
L’ analisi dei dati GPS conferma ad ogni modo quanto detto fino ad ora. La McLaren riesce ad essere più veloce di Ferrari nelle curve lente, dove cioè è richiesto più carico. La curva di velocità è infatti a vantaggio dell’ #81 quasi in ognuna delle curve sopra citate. Sempre dalla curva di velocità si evidenzia poi una Ferrari più scarica con Leclerc più veloce di Piastri nel tratto del tunnel tra la 9-10. È proprio lì che è posta la Speed Trap.
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Notiamo poi un altro interessante dettaglio. Ancora una volta Leclerc usa uno stile di guida tutto suo andando a parzializzare in diverse curve. Proprio questo permette al monegasco di fare la differenza. Non tanto questo nella 3 e nella 4 quanto nella 12 e nella sequenza 15-16.
Nonostante l’uso diverso dell’acceleratore, infatti, alla Massenet (3) e al Casinò (4) è Piastri ad avere la meglio su Leclerc, in virtù del maggior carico. Le cose cambiano andando avanti con il #16 che riesce a parzializzare al Tabaccaio (12) e alle piscine (15-16), dove Piastri invece va a 0.
Un ultimo grafico, posto di seguito, riassume quanto detto fino ad ora. Si evidenzia, infatti, come McLaren abbia fatto la differenza nel tempo sul giro nella percorrenza di curva. Al contrario la Rossa, specie con Leclerc, riesce ad avere la meglio in quanto a frenata e tempo a pieno gas.
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Crediti di copertina: Scuderia Ferrari HP on X