Pierre Waché si è espresso sulle problematiche della Red Bull RB20, sottolineando che la monoposto si attesta sotto le aspettative di pre-campionato
Pensando ad un recupero tecnico da parte degli avversari in inverno, in casa Red Bull hanno voluto consolidare la prima posizione della griglia di F1, al costo di rivoluzionare una vettura dominante come la RB19: nasce quindi la RB20, vettura disegnata da Pierre Waché e Adrian Newey per la stagione 2024.
La carriera agonistica della monoposto ha avuto un inizio memorabile, ma sono ormai quattro gare che Red Bull e Verstappen restano a digiuno di vittorie. i Campioni del Mondo in carica sembrano essere più in difficoltà del dovuto, forse per l’addio di Newey, ma sicuramente per una RB20 che non sta performando come dovrebbe.
Gli avversari non hanno più timore
Nelle prime gare della stagione, la RB20 si è dimostrata nettamente superiore alle sue dirette avversarie, relegando regolarmente la Ferrari SF-24 e la McLaren MCL38 ai ruoli di seconda e terza forza.
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In generale, la storia di questo Mondiale ha preso un’altra piega nel weekend australiano: Verstappen si ritira per problemi all’impianto frenante e Ferrari si prende un 1-2 clamoroso in gara. A Miami abbiamo assistito alla rinascita di McLaren, che vince con Lando Norris dopo l’introduzione di un grosso pacchetto di aggiornamenti. Infine, in Austria anche Mercedes ha messo fine alla sua crisi vincendo con Russell e prendendosi Silverstone e Spa con Hamilton.
I problemi della RB20
Aldilà della ritrovata competitività degli avversari, la Red Bull RB20 sembra presentare diverse criticità rispetto alla sua progenitrice: come testimoniato dal GP di Monaco, la monoposto in questione sembra soffrire maledettamente le sconnessioni dell’asfalto, anche se questo non è certamente l’unico problema che affligge la vettura disegnata da Waché e Newey.
Lo stesso DT Red Bull, sostenuto dalle parole di Max Verstappen, ha messo in luce la grande difficoltà nel riuscire a trovare un assetto che consenta alla vettura di esprime il meglio su determinati tracciati.
Inoltre, l’ingegnere sottolinea anche la possibilità che si siano configurati problemi di correlazione che hanno minimizzato il possibile guadagno in termini cronometrici dei pacchetti di aggiornamenti introdotti nei weekend di gara. Uno su tutti il grosso aggiornamento portato in Ungheria, giudicato da Max come uno dei più cruciali per le sorti della stagione.
Con una McLaren veramente forte, seguita da una Mercedes in grande ripresa, Red Bull è costretta a riprendere il bandolo della matassa al più presto, per difendere quantomeno il bottino accumulato. Parliamo di una Red Bull e di un Max rispettivamente nelle prime posizioni delle Classifiche Iridate, nonostante le difficoltà interne e della monoposto. Non ci resta che attendere il termine della pausa estiva per capire se ci sarà un risposta tecnica da parte degli uomini di Horner e Marko.
/Crediti immagine di copertina: Oracle Red Bull Racing /@redbullracing)X/
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