La prima giornata di test in Bahrain è conclusa, ecco le prime indicazioni dalla pista sulla sfida più attesa: Red Bull vs Ferrari.
I test pre-stagionali sono la prima occasione in cui le vetture di F1 scendono in pista. Nella parte iniziale della sessione l’obiettivo dei team è raccogliere dati per “conoscere” la vettura in pista, per poi andare a verificare la correlazione con i strumenti di simulazione in fabbrica. Perciò, a tale scopo, spesso vengono volutamente adottate scelte di setup non ottimale, nonchè mappatura del motore e carichi di benzina ignoti e conservativi. È per tali motivi che il valore dei tempi sul giro assume un’importanza relativa. Tuttavia, la pista comunque inizia a fornire le prime indicazioni, seppur non si possano ancora ritenere sentenze definitive. Andiamo ad analizzare il ciò che è emerso dal primo giorno dei test in Bahrain riguardo il confronto tra Red Bull e Ferrari.
Il Day 1 della Red Bull
La scuderia campione del mondo pare aver svolto una giornata di test perfetta. Terminata in poco tempo la raccolta preliminare di dati, il team ha iniziato il lavoro sugli assetti alternando hot lap a long run. Riguardo questi ultimi, si sono quasi sempre rivelati molto competitivi sia in termini di velocità che in termini di costanza. L’ “eccezione” è un passo effettuato in mattinata, durante il quale però la vettura presumibilmente presentava una configurazione di assetto meccanico ben lontano dall’ottimale che ha comportato una cattiva gestione sulla lunga distanza, che perciò è poco indicativo. In aggiunta, dagli onboard la RB20 sembra presentare lo stesso ottimo bilanciamento della sua precedente. Questo aspetto, però, troverà conferma solo nelle qualifiche del Bahrain, quando si spingerà davvero al limite.
La performance sul passo e sul giro veloce
Seppur il gap dei tempi sul giro rispetto ai rivali nei long run, a volte anche di 2s, come detto in precedenza è di relativa importanza in quanto si presuppone che Red Bull in quei frangenti imbarcasse molto meno carburante “falsando” così il confronto, la costanza a tratti idilliaca mostrata sulla lunga distanza “non mente”, ed è un chiaro segnale della supera performance “del toro” in termini di passo gara.
A livello di hot lap, Verstappen ha terminato la giornata a più di 1s dagli altri. Nonostante tale gap è presumibilmente ancora una volta incrementato dalle variabili esposte in precedenza, i dati evidenziano già quelli che con tutta probabilità saranno i punti di forza della RB20. La vettura #33 si è mostrata subito estremamente competitiva soprattutto nelle sequenze T4-T7 e T11-T13. Queste ultime sono curve da affrontare a media o medio-alta velocità. Dunque, la performance aerodinamica della Red Bull in quei range di kph rimane notevole, accompagnata da una già solida dinamica sospensiva in appoggio e un considerevole grip meccanico nei cambi di direzione.
In ogni caso, l’impressione è che il team campione abbia trovato ciò che desiderava in ogni frangente, ovvero costanza nei long run e tempo negli hot lap, senza troppe difficoltà.

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Il Day 1 della Ferrari
In casa Ferrari la prima giornata di test è andata ugualmente bene in quanto il team ha completato i programmi di prove previsto per oggi senza particolari intoppi o problemi di affidabilità. Se la Red Bull pare confermarsi in tutta la sua forza, anche la Rossa ha mostrato segnali più che positivi a livello di performance. Innanzitutto, a livello di bilanciamento e di guidabilità, ovvero alcuni dei punti deboli della SF-23, la vettura 2024 sembra aver fatto qualche step in avanti, condizione fondamentale anche per ottenere la fiducia dei piloti nello “spingere”. Tuttavia, qualche snap persiste ancora, specialmente nelle curve a lunga percorrenza.
Il passo gara, altro punto debole della scorsa stagione, sembra aver riscontrato un miglioramento, specialmente nella sessione pomeridiana, anche se a differenza di quello Red Bull continua a non mostrare tutte le sicurezze del caso. I tempi sono stati mediamente più elevati rispetto a quelli di Verstappen, ma i dati della telemetria suggeriscono che ciò probabilmente sia anche conseguenza di carichi di benzina ben più elevati che sono andati ad aumentare il divario. La costanza è stata raggiunta ma solo in parte, infatti se alcuni passi hanno mostrato una progressione notevole, in altri l’esito è stato diverso con un degrado incombente verso la metà del run. Tuttavia, è difficile decifrare quanto ciò dipenda da prove sul setup che la scuderia stava volutamente effettuando.
Per quanto riguarda le caratteristiche prestazionali della SF-24, segnali ottimi sono arrivati in fase di trazione, ad esempio in uscita da curva 3 e 14, e di frenata. Tali aspetti confermerebbero le tendenze della monoposto precedente. Inoltre, il team diretto da Cardile sembra aver trovato del carico aerodinamico, in particolare sull’anteriore, l’anno scorso spesso un fattore limitante nelle piste a medio-alto carico.

Le conclusioni
Seppur qualsiasi giudizio sarebbe prematuro, la pista ha certamente fornito qualche spunto.. Dunque, almeno da questa prima giornata di test, Red Bull si conferma avanti alla Ferrari, sia in qualifica che in gara, seppur non con gli ampi margini dettati dal cronometro di oggi. Ciononostante, la Ferrari sembra aver limato le sue più grandi carenze della passata stagione e perciò potrebbe essere più vicina rispetto ad un anno solare fa. Saranno però i prossimi giorni di test e, ancor di più, il primo Gran Premio, a dare verdetti più attendibili.
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Crediti immagine di copertina: F1