Il caso Horner è arrivato ad una conclusione, è uscita l’ufficialità sull’appello dell’accusatrice: l’istanza è stata respinta.
Christian Horner è stato messo sotto inchiesta all’inizio di quest’anno dopo le accuse di una dipendente della Red Bull. Questa situazione ha creato molte polemiche e uno scandalo nei primi mesi di questa stagione. Però, adesso il caso Horner è arrivato ad una conclusione.
Il team principal è stato scagionato da tutte le accuse lo scorso 28 Febbraio a seguito di un’indagine interna avviata all’inizio di quest’anno. L’accusa mossa dalla dipendente era di comportamento inappropriato da parte di Horner nei suoi confronti. La questione fu affidata ad un avvocato esterno che interrogò Horner e, poco dopo, il team principal della Red Bull fu scagionato.
La ex assistente personale di Horner, ovvero l’accusatrice, ha esercitato il diritto di presentare ricorso contro il verdetto con la procedura gestita da un altro avvocato indipendente. Il team principal del team campione in carica ha vinto anche l’appello presentato dalla dipendente, che è stata prima sospesa e poi sollevata dall’incarico una volta che il caso è stato chiuso.
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La sentenza
Come riportato sopra, Christian Horner vede finalmente chiudersi lo scandalo che ha segnato l’inizio di questa stagione e che ha portato molto scompiglio nel team da lui capitanato.
In una dichiarazione di Red Bull GmbH viene affermato: “All’inizio di quest’anno è stata esaminata una denuncia sollevata contro Christian Horner. Tale denuncia è stata gestita tramite la procedura di reclamo dell’azienda con la nomina di un KC [King’s Counsel] indipendente che ha respinto la denuncia.”
“Il reclamante ha esercitato il diritto di ricorso e il ricorso è stato presentato da un altro KC indipendente.” – viene aggiunto – “Tutte le fasi del procedimento di appello sono ormai concluse, con l’esito finale che l’appello non è stato accolto.”
“Le conclusioni del KC sono state accettate e adottate da Red Bull. Il processo interno è concluso. L’azienda rispetta la privacy di tutti i suoi dipendenti e al momento non rilascerà ulteriori commenti pubblici su questa questione.
Red Bull si impegna a continuare a soddisfare i più elevati standard sul posto di lavoro“, spiega in conclusione la Red Bull.
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Immagine copertina: Motorsport.com