Finalmente arrivato il verdetto sul caso Horner: Red Bull ha scagionato il TP inglese che , quindi, continuerà il proprio lavoro in scuderia.
Nonostante la mancanza del britannico in conferenza stampa avesse fatto presagire ad altro, finalmente ci siamo. Alla fine, Christian Horner è stato giudicato non colpevole dell’accusa di “atteggiamenti inappropriati” mossi da una propria dipendente. Il britannico continua, allora, con il proprio ruolo da team principal della Red Bull.
Il team principal della scuderia austriaca era stato accusato di “atteggiamenti inappropriati” lo scorso 5 febbraio. A quel punto la Red Bull ha aperto un’indagine interna per fare chiarezza sulla questione. Da allora, però, la scuderia di casa a Milton Keynes si è tenuta abbastanza chiusa sulla vicenda, ma ciò non è bastato ad evitare il trapelare di diversi dettagli.
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All’inizio si pensava che il tutto partisse dalla lamentela di una dipendente per una gestione eccessivamente aggressiva da parte di Horner. Poi, invece, un nuovo scenario: non si trattava più di gestione aggressiva, ma dell’invio di immagini a sfondo sessuale. Peggio ancora, notizie dall’Olanda volevano che il britannico avesse anche tentato d’insabbiare la vicenda offrendo più di 700.000 euro alla persona coinvolta.
A tutto questo andava ad aggiungersi l’evidente mancanza di trasparenza della Red Bull non solo col grande pubblico, ma anche con i propri partner. Almeno, questo aveva fatto notare nei giorni scorsi Jim Farley, CEO di Ford che dovrebbe unirsi a Red Bull dal 2026 per la produzione delle Power Unit.
Insomma, dopo più di tre settimane, il caso Horner giunge finalmente a termine e, dopo tanto trambusto, si conclude con la caduta di tutte le accuse nei suoi confronti, come Red Bull stessa ha dichiarato: “l’investigazione indipendente riguardante le accuse contro Mr Horner è completa. Possiamo confermare che il reclamo è stato respinto. L’accusa ha il diritto di fare ricorso”.
Secondo le voci in pista, il britannico sarebbe in volo per il Bahrain insieme ad Helmut Marko. Se così fosse, dovremmo vederlo nel paddock già domani, in occasione delle prime prove libere dell’anno.
Niente promozione, quindi, per Jonathan Wheatley, meccanico eccezionale che dal 2018 ha assunto il ruolo di Sporting Director della Red Bull e che sembrava essere il sostituto ideale, nel caso Horner fosse stato estromesso dalla F1. Ma ciò non è successo e, tornata la quiete, la scuderia austriaca può ora tornare a concentrarsi al 100% su una stagione che, con ogni probabilità, la vedrà nuovamente protagonista.
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Crediti immagine di copertina: L’Unità.