Aston Martin conferma il rilancio del programma Hypercar con la Valkyrie e il suo V12, in programma per il 2025 nel WEC e in IMSA, in arrivo anche l’evoluzione della Vantage GT3 e GT4
A volte certi treni ritornano… e così l’Aston Martin Valkyrie, la prima auto annunciata della classe Hypercar, è destinata a diventare finalmente un’auto da corsa, con un doppio programma nel WEC e in IMSA gestito dal team americano Heart of Racing. Per Aston Martin, che ha vinto la 24 ore di Le Mans solo una volta nel 1959, pur vantando altre 19 vittorie di classe, questo è il ritorno nella classe regina a La Sarthe dopo il programma AMR-One del 2011.
La Valkyrie, progettata inizialmente da Adrian Newey con l’aiuto di Red Bull Advanced Technologies, Multimatic e Cosworth per Aston Martin, era stata la prima Le Mans Hypercar annunciata, proprio alla 24 ore di Le Mans 2019 assieme al nuovo regolamento tecnico, pesantemente modificato per accomodarla. I ritardi nello sviluppo, la crisi Aston Martin e l’acquisto da parte di Lawrence Stroll nel 2020, il cambio regolamentare con l’arrivo delle LMDh ha imposto un congelamento del programma, comunque già molto in ritardo, che è andato a confluire nella AMR Pro, la versione da Track Day della Valkyrie.
Due anni e mezzo dopo, la situazione è molto diversa, e l’influsso di denaro da parte di sponsor come Aramco, ma anche Heart of Racing, che, ricordiamo, è finanziata dal CEO di Valve Gabe Newell, ha permesso questa operazione, che ha anche il sensibile vantaggio di garantire due posti in LM GT3 per i clienti della Aston Martin Vantage.
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Doppio programma in IMSA e nel WEC
Il debutto è previsto nel 2025, con almeno una vettura nel WEC e in IMSA, gestita da Heart of Racing. Con questo, Aston Martin è il primo costruttore ad annunciare la sua presenza con una LMH in entrambi i campionati, e quindi a Daytona, Sebring e Le Mans, e sarà con tutta probabilità l’unico rimasto a correre senza sistema ibrido, la Valkyrie sarà spinta infatti solo dal V12 aspirato.
I partner non sono gli stessi del 2019, ovviamente: Red Bull non ha più niente a che fare con il programma, e nemmeno Adrian Newey, mentre sono rimasti a bordo Multimatic, che costruisce il telaio e assembla la vettura, oltre a fornire le sospensioni, e Cosworth, che progetta e assembla il motore. Nicki Thiim, rimasto tra i piloti ufficiali Aston Martin dopo la chiusura del programma GTE al termine del 2020, potrebbe essere tra i primi a saggiare l versione Hypercar all’inizio del 2024.
Sviluppo affidato al Campus Aston Martin di Silverstone
La Valkyrie AMR Pro è stata originariamente progettata e sviluppata per soddisfare i regolamenti delle hypercar LMH e ora la Aston Martin Performance Technologies, situata nel nuovo AMR Technology Campus, che si trova insieme alla sede del team Aston Martin Aramco Cognizant Formula 1 a Silverstone, ha iniziato a sviluppare una versione prototipo della Valkyrie per gareggiare all’interno di una finestra di prestazioni aerodinamiche e di potenza predefinita, che le conferisce parità con la concorrenza diretta nel WEC. Sarà quindi omologata per le classi Hypercar del WEC e GTP dell’IMSA prima della stagione 2025.
La Valkyrie, con telaio in fibra di carbonio ottimizzato per le corse, utilizzerà una versione modificata del sensazionale motore V12 aspirato da 6,5 litri costruito da Cosworth, che di serie raggiunge gli 11.000 giri/min e sviluppa oltre 1.000 CV. Il propulsore sarà ulteriormente migliorato per incorporare i requisiti critici del Balance of Performance della classe Hypercar e sviluppato per resistere ai rigori delle competizioni endurance di alto livello. Come per la Valkyrie AMR Pro da pista, il sistema ibrido a batteria che è presente sulla Valkyrie da strada è assente dalla vettura da corsa.
In arrivo le evoluzioni di GT3 e GT4
In concomitanza con questo annuncio, Aston Martin ha annunciato (ma non svelato) l’arrivo di un significativo pacchetto di aggiornamenti per le Aston Martin Vantage GT3 e GT4, che hanno debuttato nel 2018, e che potranno così entrare nel WEC in LM GT3, con un’auto a testa assicurata per D’Station e Heart of Racing. Le nuove Vantage avranno modifiche di spessore sia nella meccanica che nell’aerodinamica.
La Aston Martin Vantage GTE, che sarà ritirata assieme al resto della classe quest’anno, è stata un’auto di grande successo, dominando il mondiale 2019/20 e la 24 ore di Le Mans 2020, oltre a vincere il mondiale GTE-AM 2022 e la 24 ore di Le Mans in GTE-AM 2022. La versione GT3, con una meccanica diversa, anche se sempre costruita da Prodrive, ha faticato di più, pur riportando occasionalmente buoni risultati, tra cui la 24 ore di Daytona di quest’anno in GTD, mentre la Vantage GT4 è stata un discreto successo commerciale e competitivo finora.
Lawrence Stroll: “Torniamo sulla scena dei nostri primi trionfi”
Lawrence Stroll, presidente esecutivo di Aston Martin Lagonda, ha dichiarato: “Le prestazioni sono la linfa vitale di tutto ciò che facciamo in Aston Martin, e gli sport motoristici sono la massima espressione di questa ricerca dell’eccellenza”.
“Siamo stati presenti a Le Mans fin dai primi giorni e grazie a questi gloriosi sforzi siamo riusciti a vincere Le Mans nel 1959 e la nostra classe 19 volte negli ultimi 95 anni. Ora torniamo sulla scena di quei primi trionfi con l’obiettivo di scrivere una nuova storia con un prototipo da corsa ispirato all’auto di serie più veloce che Aston Martin abbia mai costruito.
“Oltre alla nostra presenza nel Campionato del Mondo FIA di Formula 1, il ritorno di Aston Martin all’apice delle gare di durata ci consentirà di creare un legame più profondo con i nostri clienti e la nostra comunità , molti dei quali hanno scoperto la passione per il marchio grazie ai nostri passati successi a Le Mans. E naturalmente, la complessa base di conoscenze che stiamo costruendo grazie al nostro team di F1 è un dato che Aston Martin Performance Technologies può sfruttare per migliorare ulteriormente le capacità della Valkyrie a Le Mans, nel WEC e nell’IMSA. Così come le conoscenze acquisite attraverso le competizioni di durata confluiranno direttamente nei nostri programmi per le auto da strada, migliorando ulteriormente le prestazioni finali dei nostri prodotti.
Ian James: “Un privilegio riportare Aston Martin ai vertici”
Fondata nel 2014 dall’uomo d’affari e filantropo americano Gabe Newell, The Heart of Racing è un’associazione benefica che raccoglie fondi per il Seattle Children’s Cardiology Research Fund (tra le altre cause meritevoli). Il team Heart of Racing, con sede negli Stati Uniti, è nato nel 2020 e ha collaborato con Aston Martin fin dall’inizio, gareggiando prevalentemente con la Vantage GT3 nelle due classi GTD e GTD-PRO dell’IMSA.
Dopo aver portato ad Aston Martin il primo titolo del campionato IMSA GTD con Roman De Angelis, nel 2022, HoR ha registrato la prima vittoria di classe del marchio nella Rolex 24 di gennaio con il Team Principal Ian James, Darren Turner e il due volte campione WEC GT Marco Sørensen. HoR ha anche debuttato alla 24 Ore di Le Mans con la Aston Martin Vantage GTE nel giugno di quest’anno, classificandosi al settimo posto, e continuerà a partecipare al resto della stagione WEC 2023.
Ian James, Team Principal di Heart of Racing, ha dichiarato: “È un privilegio poter riportare Aston Martin ai vertici delle gare di durata con Heart of Racing.
“Il nostro team è cresciuto in modo esponenziale da quando abbiamo iniziato a correre con il marchio a Daytona nel 2020. Comprendiamo e siamo allineati con l’etica del marchio e abbiamo sviluppato i nostri sistemi e le nostre tecnologie per ottenere le massime prestazioni dalle auto con cui gareggiamo. La nostra conoscenza della Valkyrie è forte e da due anni lavoriamo a stretto contatto con lei attraverso i nostri programmi di attivazione dei clienti.”
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Tutte le immagini:Â Aston Martin Media