Il team Manthey tornerà nel 2024 nel mondiale WEC in classe LMGT3. Cosa ne sarà della partecipazione alla prossima stagione DTM?
La doppietta in gara 1 a Hockenheim ha permesso al team Manthey di vincere il titolo team DTM con una gara d’anticipo. Il team Manthey è stato scelto da Porsche per rappresentare il marchio di Zuffenhausen nel mondiale WEC 2024 nella debuttante classe LMGT3 costituendo un impegno alternativo o complementare al DTM.
“L’obiettivo è correre con due vetture nel WEC e due vetture nel DTM”, ha dichiarato a Motorsport-Total il capo e amministratore delegato del team Nicki Raeder, il cui team continuerà a utilizzare la Porsche 911 GT3 R al Nürburgring-Nordschleife e a Bathurst.

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Manthey presente nel DTM anche nel 2024, dubbio sulla lineup
Il team Manthey ha confermato ufficialmente la partecipazione nel DTM anche nel 2024, ma non è ancora chiaro se con Thomas Preining e Dennis Olsen.
“Dennis deve ancora orientarsi un po’, ma è il miglior pilota Porsche dopo Preining ed è davvero sulla buona strada. Vogliamo competizione e sotto questo punto di vista il DTM è la cosa migliore che si possa fare, anche in termini ambientali”, ha commentato Reader. “Nel WEC c’è Le Mans come momento culminante e tutte le altre gare fanno da contorno. Il DTM è invece ciò che ci rappresenta ed è un nostro target.”
In generale, Raeder ha notato che la pressione nel DTM è maggiore che nel WEC. “Inutile nasconderlo, nel WEC c’erano da due a cinque factory che si coordinavano tra loro. Qui abbiamo 13, 14 persone responsabili e le factory a volte forniscono più e a volte meno supporto, ma la conclusione è che ognuno lavora per se stesso.”
Quanto detto da Raeder si riferisce ad un evento ben preciso in questa stagione: la vittoria di Thomas Preining in gara 2 al Norisring. Al termine di quella gara, l’ex team Porsche SSR Performance aveva accusato Manthey di non aver utilizzato delle cinture di sicurezza omologate. Tale protesta non era stata accolta dalla direzione gara.
“Storie di protesta come quelle al Norisring sono stupide”, ha detto Raeder. “Ciò rovina un po’ il divertimento perché provoca stress inutile e non si sa mai quale sarà il risultato. Poi si discutono tre ore dopo la gara e quella è effettivamente la fase in cui vuoi essere felice.”
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*Immagine di copertina, credit: ADAC DTM