L’incremento dei costi sta mettendo a dura prova il DTM. I test privati rischiano di essere un punto cruciale per il 2024. ADAC dovrebbe seguire il modello del GTWC?
Norbert Haug, in una recente intervista a Motorsport-Total, aveva manifestato i suoi timori sulla sopravvivenza economica del DTM sotto la gestione ADAC a causa degli eccessivi test in pista; per il 2024 ADAC non ha ancora deciso il da farsi ma uno spunto potrebbe arrivare dal GTWC e dall’organizzazione di Stephane Ratel. ADAC sembra tuttavia essere contraria ad un divieto assoluto dei test dal momento che le vetture GT3 corrono in numerosi campionati e senza test sarebbe impossibile monitorarne le prestazioni.
Fabian Plentz, ex boss del team Rutronik che ha lasciato l’ADAC GT Master per il GT World Challenge, ha spiegato come SRO gestisca in maniera diversa i test privati:
“Ci sono sicuramente meno test. Non abbiamo avuto un solo giorno di test durante la stagione sulle piste dove abbiamo corso. Nessuno può controllare al 100% un divieto di test poichè le unità di controllo del produttore vengono tolte in quanto le vetture sono proprietà dei team.”
Il modello di Stephane Ratel si basa su una regola semplice: i test drive privati sono consentiti per i team partecipanti fino a otto giorni prima dell’inizio della stagione. Successivamente sono ammessi solo sui circuiti in cui la gara si è già svolta o non si è svolta affatto. Un’eccezione sono i test drive ufficiali come quelli prima della 24 Ore di Spa.
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Divieto dei test unica soluzione possibile?
Fabian Plentz crede fortemente che il divieto dei test non sia la soluzione definitiva di tutti i problemi:
“C’è una grande incognita: i soldi non vengono spesi solo guidando fisicamente l’auto. Posso anche mettere la mia auto su un banco di prova per la dinamica di guida come, ad esempio, KW Automotive possiede. Una giornata può costarmi facilmente dai 7.000 ai 10.000 euro. E se lo faccio per tre o quattro giorni, ho anche dati e risultati che posso utilizzare per il mio sviluppo e le mie prestazioni. Ciò significa che ci sarà sempre una componente importante di budget spesa anche se l’attività non è in pista.”
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*Immagine di copertina, credit: Gruppe C Photography