ADAC e DMSB hanno analizzato i motori dei primi tre in classifica DTM. Alla base di tale decisione, ci sarebbero anche dei sospetti degli altri team sulle prestazioni della Lamborghini di Bortolotti.
Per concludere la stagione DTM nel migliore dei modi, la federazione tedesca (DMSB) ha voluto analizzare nel dettaglio i motori dei tre piloti che si giocheranno il titolo a Hockenheim, la Porsche di Thomas Preining, la Lamborghini di Mirko Bortolotti e l’Audi di Ricardo Feller.
I tecnici sotto la supervisione un commissario tecnico del DMSB hanno smontato i motori presso le sedi delle case costruttrici. I motori sono stati confrontati con la scheda di omologazione e rimontati adeguatamente. Per tutti e tre i motori DMSB ha analizzato gli stessi componenti rilevanti per le prestazioni: albero motore, i cilindri, le bielle, i vari tubi di aspirazione e la cilindrata.

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Analisi di routine….e qualche sospetto
I rumors riportati da Motorsport-Total sono clamorosi, oltre ad evidenziare il clima di tensione per il gran finale. Infatti, oltre ad essere state di routine, DMSB avrebbe effettuato le analisi per un’altra motivazione, ossia per verificare l’infondatezza o meno di sospetti da parte di alcuni team sulle prestazioni della Lamborghini di Mirko Bortolotti.
I team, infatti, avrebbero avuto il sospetto di qualche illegalità che giustificasse il miglioramento della Huracan GT3 #92 dal sabato alla domenica, soprattutto al Sachsenring.
Bortolotti ha attribuito la sua pole position in qualifica 2 al fatto che in qualifica 1 non aveva ancora ottenuto i tempi migliori nel suo giro. Una spiegazione piuttosto plausibile. L’italiano è stato uno dei pochi piloti a non essere presente ai test privati del Sachsenring -a causa dell’incidente durante i test della Lamborghini LMDh- e quindi aveva ancora margini di miglioramento.
Dalle analisi non è stata riscontrata nessuna irregolarità. Ciò significa che i risultati di Spielberg sono ufficiali e non c’è alcuna penalità per irregolarità per il finale di stagione a Hockenheim.
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*Immagine di copertina: Gruppe C Photography