Dopo il round di apertura della stagione DTM a Oschersleben, ADAC ha modificato il BoP per evitare il rischio di…una Porsche Cup.
Il nuovo regolamento del DTM permette ad ADAC di modificare il BoP nei primi due appuntamenti stagionali. Dopo le prime modifiche a Oschersleben, che hanno visto un dominio da parte di Porsche, ADAC è corsa ai ripari ma le critiche non hanno tardato ad arrivare. Oltre al BoP, a coloro che vanno a podio viene dato il Success Ballast, ossia una zavorra aggiuntiva di 20, 10 e 5 kg.
Il leader del campionato, Tim Heinemann, e Christian Engelhart hanno espresso il loro disappunto sui canali social, con quest’ultimo che ha scritto ironicamente “El Plan”.
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Il nuovo BoP a Zandvoort rispetto a Oschersleben
In effetti, il BoP elaborato da SRO per Zandvoort differisce da quello del round di apertura e non ha interessato soltanto le BMW M4 GT3 che correranno con la stessa specifica.
- Audi: 1,315 kg / 2 x 36 mm (restrictor) ⇔ [Audi: 1,320 kg/2 x 36 mm (restrictor)]
- BMW: 1,295 kg / 2.05 – 2.73 bar (boost pressure) ⇔ [BMW: 1,295 kg/2.05 – 2.73 bar (boost pressure)]
- Ferrari: 1,310 kg / 1.79 – 2.38 bar (boost pressure) ⇔ [Ferrari: 1,300 kg/1.79 – 2.36 bar (boost pressure)]
- Lamborghini: 1,330 kg / 1 x 51 mm (restrictor) ⇔ [Lamborghini: 1,300 kg/1 x 51 mm (restrictor)]
- Mercedes: 1,330 kg / 2 x 34.5 mm (restrictor) ⇔ [Mercedes: 1,345 kg/2 x 34.5 mm (restrictor)]
- Porsche: 1,310 kg / 2 x 38 mm (restrictor) ⇔ [Porsche: 1,290 kg/2 x 39.5 mm (restrictor)]
Il vincitore di gara 2 a Oschersleben, Engelhart, ha quindi una vettura con un peso di circa 40 chilogrammi per la gara 1 di Zandvoort. Secondo le informazioni raccolte da Motorsport-Total, dieci chilogrammi in più sul circuito di Zandvoort hanno un impatto di 0,15 secondi al giro. Il cambio di BoP dovrebbe quindi costare alla Porsche 0,3 secondi, per Engelhart sarebbero addirittura 0,6 secondi nella gara di sabato a causa della vittoria di Oschersleben.
“Zandvoort non è sicuramente così accomodante con noi come Oschersleben, che è di gran lunga il circuito migliore per noi“, ha sottolineato Thomas Preining. “Zandvoort può andare bene, ma ci sono molti costruttori a cui la pista si adatta meglio. Le curve veloci e il lungo rettilineo non sono sicuramente il nostro punto di forza.”
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