La vettura NASCAR Garage 56 ha mostrato un ottimo passo gara nelle prime sessioni in pista per la 24 Ore di Le Mans. L’incognita resta l’affidabilità.
Un progetto tanto atteso quanto promettente, la NASCAR Garage 56 Chevrolet Camaro ZL1 del trio Button-Johnson-Rockenfeller ha già mostrato in pista tutto il suo potenziale del V8 aspirato nelle sessioni di prove e qualifiche per la 24 Ore di Le Mans. Mike Rockenfeller ha dato prova in qualifica della grande velocità del motore Chevrolet girando quasi quattro secondi più veloce della Ferrari GTE-AM di Alessio Rovera.
“Ha tutta l’esperienza di una GT attuale ma più elaborata“, ha detto Jimmie Johnson. “Quindi il team ha fatto un lavoro fenomenale sulla vettura ed è un peccato che non possiamo correre in quattro perchè è una vettura che merita.”
Se da un lato la prestazione sul giro è stata verificata dai dati in pista, l’incognita più grande resta l’affidabilità per le 24 ore di gara.
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Mike Rockenfeller è ottimista riguardo all’affidabilità, dal momento che la vettura si è finora dimostrata forte durante i test.
“A Le Mans c’è sempre qualcosa di inaspettato“, ha detto. “Sono sicuro che ci saranno problemi da affrontare, ma è normale in una gara del genere. Non sono molto preoccupato. Non si sa mai, ma in tutti i test non è emerso nulla di cui dovremmo preoccuparci.”
Al momento, la difficoltà maggiore è nella manovrabilità della vettura soprattutto in alcuni cambi di direzione.
“Le aree in cui fatichiamo forse un po’ di più sono, ad esempio, l’ultima chicane”, ha detto Rockenfeller. “È un rapido cambio di direzione. Lì senti un po’ il peso. Questa è la parte difficile direi, oltre alla difficoltà nel riuscire a frenare con l’anteriore.”
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