AF Corse vince nell’ultima gara stagionale dell’Asian Le Mans Series, malgrado una gara difficile Algarve Pro Racing si laurea campione LMP2, a Manthey il titolo GT: i risultati di Gara-2
Dopo 6 gare in tre weekend la breve stagione dell’Asian Le Mans Series 2024/25 si è chiusa in quel di Abu Dhabi, vediamo i campioni e i risultati dell’ultima corsa stagionale.
A trionfare in LMP2, dopo una gara complessa ma che li ha visti protagonisti fin dallo stint di Rovera, è stata la #83 AF Corse di François Perrodo, Alessio Rovera e Mathieu Vaxiviere. La squadra italiana non era riuscita fin qui a vincere, malgrado un finale in volata a Sepang, ma chiude sul gradino più alto del podio dopo aver gestito al meglio la strategia a partire dalla Virtual Safety Car con 2 ore e 30 minuti alla fine. Vaxiviere ha dovuto poi gestire una lotta a tre nell’ora finale con Vautier e Catsburg, con il sorpasso finale sul pilota inglese giunto con solo 8 minuti alla fine. Chiuduono sul podio anche la #24 Nielsen Racing di Catsburg/Rao/Bell, e la #30 RD Limited di Vautier/Allen/Poordad, che hanno provato il colpaccio approfittando della pessima giornata per Algarve Pro Racing.
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La squadra portoghese, che era in lizza per il titolo con entrambe le squadre, ha vissuto una gara difficile: la #25 di Malthe Jakobsen, Michael Jensen e Valerio Rinicella ha subito un incidente nel corso della prima partenza, e poi diversi contrattempi nel traffico rimanendo nelle retrovie, ma alla fine sono riusciti a rimontare fino alla quarta posizione che gli ha garantito il campionato LMP2. La #20 di Lentoudis/Caldwell/Quinn, che partiva seconda in classifica ma con poche chance di battere la gemella, non ha avuto altrettanta fortuna, con un guasto elettronico occorso con un’ora e quaranta minuti dalla fine che li ha esclusi dai giochi, mentre erano terzi e in piena lotta per la vittoria.
Bisogna notare che come ieri c’è stato un incidente iniziale che ha comportato 40 minuti di bandiera rossa, che però non abbiamo sentito, con il cronometro che è stato fermato portando a 4 ore di gare più o meno effettive, con due Virtual Safety Car per detriti, e poi la bandiera verde più o meno ininterrotta negli ultimi 110 minuti di gara.

GT: la #10 Manthey vince ed è campione
Dopo tre podi in questa stagione, è arrivata anche una vittoria, e con essa anche l’invito automatico alla 24 ore di Le Mans per la Porsche #10 Manthey del gentleman cinese Antares Au e dei suoi co-piloti Klaus Bachler e Joel Sturm.
Scattati dalla 7ª piazza, hanno risalito la griglia nello stint di Au, sono poi tornati indietro per un drive through prima della seconda VSC, per poi passare tornare davanti, superando la Aston #89 EBM e rimanerci fino alla fine, gestendo ottimamente la sosta aggiuntiva nel finale.
La Aston Martin #89 EBM era parsa in grado di vincere dopo lo stint di Mattia Drudi, che aveva bruciato tutti portandosi al comando, ma nella penultima sosta sono stati battuti da Manthey ai box, con Jamie Day che non è riuscito a controattaccare Joel Sturm.
Chiude sul podio la Ferrari #74 Kessel di Bachler/Blattner/Tuck, ancora una volta micidiale nel passo e con una strategia che gli ha concesso di evitare la sosta aggiuntiva nel finale, ma fermati da un drive through che li ha lasciati a 15 secondi dalla vetta.
Per la Porsche #92 Manthey EMA e la Mercedes #81 Winward, un drive through e una serie di incidenti ha portato a una gara difficile, con una deludente 7ª e 10ª posizione finale, malgrado partissero 1ª e 2ª in classifica.
We are ALMS CHAMPIONS in the GT CATEGORY!🏆
Our starting number 10 wins the 2024/25 @AsianLeMans GT Trophy! Antares Au, Joel Sturm and Klaus Bachler triumph after six exciting and sometimes turbulent races, taking home both the GT Team and GT Drivers’ Championships! #Manthey pic.twitter.com/YzhJZRvKEC
— Manthey (@manthey_racing) February 16, 2025
LMP3: High Class Racing chiude in bellezza, il titolo va alla #26 Bretton Racing
Per l’ultima volta in una gara ACO i motori V8 Nissan delle LMP3 Gen2 hanno tuonato sull’asfalto, e alla fine in una gara senza grossi colpi di scena la #49 High Class Racing di Patterson/Fjordbach/Kiefer ha trionfato, con sette secondi di vantaggio sulla #15 RLR Msport di Aguilera/Short/Adcock, a lungo leader ma rimasti dietro dopo l’ultima sosta, e davanti ai campioni 2024/25, ovvero Theodor Jensen, Griffin Peebles e Jens Reno Moeller, a cui è bastato chiudere davanti alla #35 Ultimate per assicurarsi del titolo.
Risultati Asian Le Mans Series 2024/25, Gara 2 Abu Dhabi
La #25 Algarve Pro parte male, poi è subito bandiera rossa
La partenza vede subito un colpo di scena, con il testacoda della #25 Algarve Pro Racing, con Jensen forse coinvolto da un contatto tra la #3 DKR di Kolovos e #83 AF Corse di Perrodo. Tra le GT poi c’è subito un incidente, con la Lamborghini #42 di Malmezac che viene spinta contro il guard rail dalla Ferrari #23 Absolute di Bennett, spargendo detriti in pista in curva 3 e danneggiando pesantemente la sua Huracan, ma anche le barriere.
Per la seconda volta in due gare consecutive la gara viene interrotta con la bandiera rossa per riparare le barriere, una situazione decisamente frustrante per tutti i coinvolti, ma sopratutto per gli operai a bordo pista. Le operazioni richiedono complessivamente 30 minuti e si riparte solo dopo 40 minuti dal primo via, sotto la safety car.
Proton 1-2 dalla ripartenza.
La ripartenza dopo 45 minuti dal via originale vede Giorgio Roda scappare subito con la #22 Proton, mentre subito dietro la #50 AF Corse di Byrne finisce in testacoda all’ultima curva. Le due Proton passano quindi al comando, con Mattschull che si porta in seconda posizione con la #11, davanti alla #3 DKR di Kolovos.
Tra le GT la McLaren #77 Optimum con Tillbrook davanti alla Porsche #2 Climax, che scattava in pole, mentre dietro non manca una bella lotta tra Petrobelli (Aston #19 EBM), Au (10 Manthey) e Zelger (#79 Tsunami) per la 8ª piazza, un gruppone a cui presto si unisce anche la Ferrari #74 Kessel di Blattner.
In LMP3 infine la #26 Bretton Racing di Moeller guida dalla pole, davanti alla #7 Graff Racing e alla #15 RLR MSport, con la #35 Ultimate quinta.
Virtual Safety Car e strategie aperte nella prima ora
La bandiera verde dura però poco: nel gruppone GT la Mercedes #96 2Seas di McIntosh, una delle favorite, danneggia pesantemente il lato anteriore sinistro, in un contatto con la Porsche #87 Origine di Yuan, e la quantità di detriti porta subito all’ingresso di una Virtual Safety Car. È per tutti l’occasione di fare uno splash di carburante, mentre la #83 AF Corse monta un muso nuovo.
A risky move which didn’t pay off for the #15 🫣
This could have been a lot worse for @RLRMSPORT.
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— Asian Le Mans Series (@AsianLeMans) February 16, 2025
Si riparte con 3 ore e 27 minuti alla fine. La #91 Pure Rxcing, che scattava ultima dopo le disastrose qualifiche di ieri, si era fermata prima della Virtual Safety Car per mettere Malykhin al volante, e si ritrova in fondo al gruppo. Non va molto meglio alla #50 AF Corse e alla #25 Algarve Pro, che ripartono con il treno delle GT e delle LMP3 da superare. In LMP3 la #35 Ultimate si ritrova al comando, ma è stata anche l’unica a non rifornirsi. La battaglia delle LMP3 viene condotta però nel traffico GT, con la #15 RLR MSport di Short che si scontra con una Ferrari in un sorpasso azzardato, ma prosegue. Il detrito causerà poi una breve Full Course Yellow.
Roda allunga fino a 10 secondi su Mattschull, mentre dietro la #83 AF Corse si riporta in quinta piazza, con la #20 Algarve Pro che invece gioca di rimessa con Lentoudis e perde terreno. Perrodo continua ad incalzare la #24 Nielsen Racing di Rao, con quest’ultimo che sopravvive a una toccata a muro.
Gran lotta in GT, Blattner rimonta da P19 a P1
Tra le GT la Porsche #2 Climax Racing di Zhou è tornata al comando davanti alla Aston Martin #19 Blackthorn di Petrobelli, ma il pilota cinese è incalzato dalla Aston, e dopo una bella lotta Petrobelli trova un pertugio per superarlo.
Ferrari Vs Ferrari for P1 😮
Incredible driving from @kessel_ch and @DragonRacing88 who were ready to put up a fight 💪
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— Asian Le Mans Series (@AsianLeMans) February 16, 2025
Nemmeno due settori dopo, però, la Aston si gira in uscita dalla prima chicane, riportando Zhou al comando. Alle spalle di questo duo c’erano due Ferrari assai rampanti, con la #88 Dragon Racing di Pulcini che poco riesce in un bell’attacco ai danni di Zhou, resistendo subito dopo in Curva 9 al sorpasso da parte della #74 Kessel di Blattner. Il pilota americano però ci riprova qualche minuto dopo, completando una rimonta dalla 19ª posizione nell’arco di un’ora esatta. Alle spalle di questo trio troviamo le due Porsche Manthey di Hardwick e Au, in lotta per il titolo. La Porsche #10 Manthey però riceve un drive through per un infrazione commessa alla partenza. Poco dopo la #92 Manthey di Hardwick, nel tentativo di superare la #88 di Pulcini, la manda in testacoda. Sarà in seguito penalizzata con un drive through per questa divebomb.
In LMP3 la lotta prosegue intensa, con Bukhantsov (#7 Graff) che completa la sua rimonta per superare la #35 Ultimate e passare al comando.
AF Corse all’attacco con Rovera Asian Le Mans Series risultati
La prima tornata di soste in LMP2 al termine della prima ora procede senza traumi, con la #22 Proton che è però l’unica, assieme alla #91 PureRxcing, a non sostituire il pilota bronze. Questo perchè a differenza di tutte le altre squadre, la Proton #22 non si è fermata sotto VSC, costringendoli a rientrare prima dei 60 minuti di tempo minimo. La gara della #25 Algarve Pro ha inoltre subito un contatto con una GT, portandoli ad essere a quasi 90 secondi dai leader.
La #83 AF Corse, passata nelle mani di Rovera, supera la Proton #11 di Ried, e si lancia all’inseguimento della #22, che dopo 13 giri però rientra per una sosta anticipata, lasciando la squadra italiana al comando. In LMP3 la #7 Graff Racing è costretta a rientrare nel garage dalla testa della corsa, lascisando la #26 Bretton Racing al comando.
Dopo le soste in GT invece abbiamo la #10 Manthey seguita dalla #99 Herberth e la #89 EBM al comando, ma diversi altre squadre hanno scelto strategie diverse per la prima sosta, che è avvenuta peraltro mentre nessuno aveva ancora raggiunto la soglia dei 90 minuti di tempo minimo per i piloti Bronze.
La VSC ricompatta il gruppo Asian Le Mans Series risultati
Con 2 ore e 25 minuti alla fine la direzione gara richiama una Virtual Safety Car per ripulire la pista da una serie di detriti.
Tutte le squadre passano per i box, con la #83 AF Corse, la #26 Bretton Racing e la #10 Manthey che rimangono al comando nelle rispettive classi.
La ripartenza, con 2 ore e 6 minuti alla fine, vede subito una lotta apertissima con la #24 Nielsen di Matt Bell che subito supera Ried per portarsi in 2ª piazza, mentre dietro Caldwell sulla #20 APR va all’attacco e rimonta fino alla 3ª posizione. Tra le GT la Mercedes #81 Winward, già 15ª, si gira nel gruppo e precipita in 20ª posizione.
Mattia Drudi intanto va all’attacco della #10 Manthey di Bachler, e si porta al comando in GT con la Aston Martin #89 EBM. La #83 AF Corse rimane al comando in LMP2, con un gap di circa due secondi tra Rovera e Bell, ma intanto Harry King sulla #91 Pure Rxcing ha un passo assai migliore e riesce a sdoppiarsi.
Problemi per la #20 Algarve Pro Racing
È un momento decisamente frenetico della corsa, con dozzine di sorpassi tra le varie classi, e dopo una breve Full Course Yellow arriva un momento decisivo: un problema tecnico per la #20 Algarve Pro Racing, che perde potenza e perde un giro per sostituire il volante.La #25 Algarve Pro è solo settima, con la #30 RD Limited terza, con Allen che prova a riportarsi sui primi due in cerca di quella vittoria che potrebbe negare il titolo ad Algarve Pro Racing.
A 100 minuti alla fine, la #20 APR continua a manifestare problemi elettronici, fino ad essere riportata nel garage, chiudendo le sue chance di titolo.
Tra le LMP3 la #49 High Class Racing è intanto passata al comando con Kiefer, con la #35 Ultimate seconda.
Tornando ai leader, Allen riesce a recuperare Bell e Rovera, superando anche la #24 Nielsen e facendo pressione alla #83 prima di rientrare in pit lane. La battaglia tra la #83 e la #30, passate nelle mani di Vaxiviere e Vautier, prosegue anche dopo le soste, con Catsburg sulla #24 che rimane vicino, ma viene presto sopravanzato dalla #22 Proton di un combattivo Dillmann.
La lotta finale Asian Le Mans Series risultati
Le penultime soste in GT cambiano ancora la situazione: la #92 Manthey e la #74 Kessel (che hanno scontato un drive through) vanno lunghi, mentre la #10 Manthey di Sturm sopravanza la #89 EBM di Day, che peraltro finisce pure dietro alla #85 Iron Dames di Bovy. A prendere momentaneamente il comando con un’ora alla fine è per la #57 Car Guy di Stevenson, anche se dovrà effettuare una sosta in più.
Vaxiviere, Vautier e Dillmann sulla #22 Proton sono racchiusi in un secondo con un’ora alla fine, ma il pilota di AF Corse riesce lentamente a smarcarsi, mentre dietro è lotta aperta tra Dillmann e Catsburg per la terza posizione, e tra Beche e Hoerr per la quinta.
L’ultimo ciclo di soste completo in LMP2 vede la #24 Nielsen sopravanzare di poco la #83 AF Corse, mentre la #25 Algarve Pro Racing salta al comando, ma Jakobsen ha ancora una sosta da effettuare. Catsburg poi costruisce un gap di 5 secondi su Vaxiviere.
Catsburg e Vaxiviere tornano al comando dopo la sosta finale della #25 APR di Jakobsen con 15 minuti alla fine. Il leader del campionato rientra quinto ipotecando il titolo, ma davanti Vaxiviere si è riportato sulla #24 Nielsen.
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Tra le GT invece lo splash di carburante necessario per quasi tutti i concorrenti si svolge con la #10 Manthey di Sturm che mantiene il comando della corsa e si assicura il titolo davanti alla Aston #89 EBM di Day, mentre la Ferrari #74 Kessel Racing di Marschall si riporta sul podio dopo aver sopravanzato la #92 Manthey EMA di Pera, in gestione carburante: queste due auto erano infatti su una strategia diversa, senza bisogno dello splash finale.
Con 8 minuti alla fine Vaxiviere passa all’attacco e supera Catsburg in Curva 6, ma esagera nella difesa in uscita dal tornante, con una manovra che però è solo ammonita dai commissari.
In LMP3 infine la #49 High Class Racing si è riportata al comando nel corso dopo l’ultima sosta, davanti alla #15 RLR MSport e alla #26 Bretton Racing, che conquista il podio e il titolo.