Algarve Pro Racing porta a casa la seconda vittoria a Dubai, delusione per Proton Competition, Herberth Racing festeggia tra le GT, campionato riaperto in LMP3: i risultati della quarta gara stagionale dell’Asian Le Mans Series
Algarve Pro Racing continua a dominare i risultati di questa stagione, la terza vittoria consecutiva, di cui ben due a Dubai per la squadra portoghese in questa Asian Le Mans Series 2024/25 giunge però con la #20 di Kriton Lentoudis, Olli Caldwell e Alex Quinn, che pur mantenendosi sempre nelle prime posizioni, non sembrava avere le credenziali per vincere dopo la ripartenza dalla terza e ultima Safety Car con 65 minuti alla fine.
Alex Quinn è stato però decisivo nella ripartenza, andando subito dal quarto posto all’attacco della gemella, la #25 Algarve Pro di Jakobsen, poi sfruttando il traffico per superare anche Vaxiviere, giunto terzo con la #83 AF Corse, e la #91 Pure Rxcing, oggi solo ottava dopo un difficile penultimo stint su gomme usate, malgrado la squadra avesse guidato per quasi metà gara.
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La Proton Competition #22, scattata in pole, era passata al comando con Tom Dillmann, superando subito Andlauer, e anche dopo la sosta finale, malgrado una battaglia con Quinn sul filo del giro veloce, era parsa proiettata verso la vittoria. Questo fino a 5 minuti dalla fine, quando un contatto con la Porsche #10 Proton di Bachler manda in testacoda la LMP2 tedesca, lasciando al comando uno stupefatto Alex Quinn. A chiudere sul podio, dopo questo sfortunato incidente, troviamo la #30 RD Limited di Vautier/Allen/Poordad, sempre più protagonista di questo campionato, e oggi autrice con Vautier di una rimonta, con il sorpasso finale sulla #83 AF Corse di Vaxivere giunto proprio all’ultimo giro.
La classifica peraltro vede ancora al comando la #25 Algarve Pro Racing, quinta al traguardo, anche se ora ha solo tre punti di vantaggio sulla #30 RD Limited. Il prossimo doppio appuntamento a Yas Marina, la prossima settimana, sarà anche il gran finale di questa stagione, con in palio un invito alla 24 ore di Le Mans.
[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=”Alex Quinn, #20 Algarve Pro Racing” font_weight=”600″ uppercase=”false” text_size=”16″] Sì, è stato molto intenso. Io e la Proton abbiamo rischiato parecchio, a dire il vero, nel traffico. È stato, come ho detto, molto intenso, ma sono molto felice di essere [finito] dalla parte giusta e di aver conquistato la vittoria.
[Il team] mi ha lasciato la macchina in una posizione che mi ha permesso di attaccare. Abbiamo apportato dei miglioramenti alla vettura di ieri e tutto ha funzionato molto bene.
– Avete visto cosa è successo alla Proton?
Sì, c’erano due GT e credo che si sia confuso tra le due e non ho visto bene cosa è successo, ma sembrava che le tre auto fossero molto vicine. [/penci_blockquote]
Campionato riaperto in LMP3
La #35 Ultimate Racing aveva dominato i primi round in Malesia, e anche ieri la situazione era parsa ottima dopo un terzo posto la squadra francese, ma con al volante due italiani, ovvero Matteo Quintarelli e Leonardo Colavita, affiancati da Louis Stern. Un guasto tecnico con 90 minuti al termine li ha invece posti fuori gara, causando peraltro anche la terza Virtual Safety Car di giornata.
La #35 peraltro oggi non stava brillando, e i rivali hanno avuto una grande occasione per ricucire in campionato. Ad approfittarne però è stata la #15 RLR MSport di Ian Aguilera, Chris Short e Nick Adcock, che è stata più efficace nella gestione carburante emergendo al comando dopo gli ultimi rifornimenti con 15 minuti alla fine, superando quindi la #26 Bretton Racing di Moeller/Peebles/Jensen, vincitrice ieri e oggi solo seconda, e la #49 High Class Racing di Patterson/Kiefer/Fjordbach, con cui erano in lotta, fino a una penalità per unsafe release che ha lasciato la squadra danese indietro.
La #35 Ultimate e Matteo Quintarelli restano al comando con 70 punti, ma Bretton Racing si è riportata a quota 68 punti con due gare alla fine.
Herberth Racing trionfa, ma è Winward che sorride
La Virtual Safety Car causata dalla #35 Ultimate è stata decisiva anche per stabilire il vincitore nella clase GT: la Mercedes #81 Winward e la Porsche #99 Herberth (Ralf Bohn, Robert Renauer e Alfred Renauer) hanno sfruttato al massimo il carburante imbarcato nelle precedenti neutralizzazioni per una sosta più rapida, portandosi al comando.
La lotta tra la #81 Winward di Piana e la #99 di Alfred Renauer si è risolta a favore di quest’ultimo la sosta finale, con 22 minuti alla fine, con la Porsche che ha dovuto rifornirsi per meno tempo, passando al comando con solo un paio di secondi di margine, sufficienti però fino al traguardo.
Rinat Salikhov, Luca Stolz e Gabriele Piana sono però i vincitori di gara-2 almeno dal punto di vista della classifica, essendo la #99 una guest entry invisibile per il punteggio. Con due gare alla fine ora hanno un vantaggio di 15 punti sulla Porsche Manthey #10, oggi quinta al traguardo.
Chiude sul podio la Aston Martin #89 EBM (Rindone/Day/Drudi), con Mattia Drudi protagonista di una rimonta bruciante nel finale che lo ha visto superare senza colpo ferire piloti del calibro di Richard Lietz, Ben Barnicoat, Laurin Heinrich e Klaus Bachler.
La partenza ha visto Giorgio Roda mantenere il comando sulla Proton #22, mentre la #11 di Mattschull ha superato la #50 AF Corse di Clarke. IN LMP3 la #26 Bretton Racing passa presto al comando con Moeller, davanti alla #43 Inter Europol do Kristensen, mentre la #49 High Class Racing precipita fino al quinto posto dalla pole.
Tra le GT, la partenza è più caotica: la Aston #19 Blackthorn di Juffalli prende il comando al via, ma Dustin Blattner, poleman con la #74 Kessel Racing, recupera subito la 1ª posizione con un gran sorpasso all’esterno, con la #9 GetSpeed e la #87 Origine di Jans e Yuan che passano pure la Aston.
Purtroppo però non mancano i contatti, con la #85 Iron Dames che perde il paraurti della sua Porsche e, poco dopo, un incidente a tre che coinvolge le due McLaren di Optimum Motorsport, costrette poi nel garage, e la Porsche #46 Herberth di Al Khelaifi. Proprio questo incidente, che sparge detriti in curva 12, porta alla prima Virtual Safety Car dopo nemmeno 5 minuti di gara.

AF Corse guida il primo quarto di gara
Prima della VSC, Jeremy Clarke aveva portato la #50 AF Corse al comando, superando Mattschull e Roda con una certa facilità. La neutralizzazione consente a tutte le LMP2, ed ad alcune GT, tra cui la #74 Kessel che rimane leader, di effettuare un breve rifornimento. La #3 DKR Engineering sembra sfruttare un buco di regolamento effettuando un drive through, e portandosi in terza posizione poichè la pit lane è più breve della pista.
La ripartenza, con 3 ore e 32 minuti alla fine, vede Clarke prendersi subito un certo gap dal gruppo, con Blattner che fa lo stesso tra le GT. In LMP3 invece Mikkel Kristensen passa al comando con la #43 Inter Europol, sfruttando una situazione in cui è l’unico silver al volante nella classe.
La fine dell’ora vede un lungo duello a tre tra la #11 Proton, la #83 AF Corse e la #91 PureRxcing, con Malykhin che non riesce a superare Perrodo, che proprio al termine dello stint riesce invece a superare la #11 di Mattschull.
PureRxcing al comando dopo la prima ora
La #91 PureRxcing però passa al comando dopo il primo vero ciclo di soste, fermandosi subito dopo lo scadere della prima ora per mettere Harry King al volante. AF Corse invece allunga lo stint di tre giri con la #50 e la #83 e i loro piloti bronze, ben più lenti, una scelta che decisamente non paga considerando gli eventi successivi.
Con 2 ore e 40 minuti alla fine la direzione gara richiama la VSC per rimuovere un numero di detriti.
Solo alcune squadre GT riescono però a cambiare pilota allo scadere dei 90 minuti di tempo minimo, con la #99 Herberth, la #87 Origine e la #81 Winward, con Luca Stolz al volante, che risultano le auto meglio posizionate senza un bronze.

Pure Rxcing torna presto al comando dopo la ripartenza
Alla ripartenza con 2 ore e 16 minuti alla fine Job Van Uitert guida con la #3 DKR Engineering, davanti alla #22 Proton di Lomko, alla #91 PureRxcing di King e alla #83 AF Corse di Rovera.
King torna presto al comando superando Lomko e poi Van Uitert, intanto tra le GT Renauer resta saldamente al comando con la #91 Herberth, mentre dietro la #81 Winward Racing di Stolz recupera rapidamente posizioni, fino a giungere alle spalle di Renauer, ma staccato di 11 secondi. Lentamente tutti gli equipaggi ancora con piloti Bronze passano a piloti Silver.
La #7 Graff Racing di Bukhantsov si porta al comando in LMP3, con la #15 RLR M Sport e la #43 Inter Europol piuttosto staccate.
La gara della #3 DKR Engineering subisce poi una battuta d’arresto, con quello che sembra un problema alle sospensioni che riporta l’auto di Van Uitert in garage. Nel frattempo Rinicella passa in 2ª posizione con la #25 Algarve Pro, mentre la #83 AF Corse e la #20 Algarve Pro Racing di Rovera e Caldwell sono a lungo in lotta tra loro in questo stint.
Il problema per la #35 Ultimate riapre la gara Asian Le Mans Series Risultati Dubai
La #35 Ultimate, leader del campionato LMP3 ma piuttosto lontana dai piani alti della sua classe finora, ha un grosso problema tecnico, e non fermandosi subito ai box Leonardo Colavita è costretto invece a parcheggiare a bordo pista poco dopo.
Dopo un po’ di indecisione la direzione gara chiama la Virtual Safety Car, la terza della gara.
Proton e Algarve Pro Racing ripartono bene dall’ultima SC
Alla ripartenza con 65 minuti alla fine la #91 Pure Rxcing, passata nelle mani di Andlauer, è al comando davanti alla #22 Proton di Dillmann, alla #25 Algarve Pro di Jakobsen, alla #20 APR di Quinn e alla #83 AF Corse di Vaxiviere.
In LMP3 la #7 Graff Racing è saldamente al comando, con la #26 Bretton Racing e la #43 Inter Europol sul podio virtuale.
Tra le GT la Mercedes #81 Winward Racing è ora al comando con Piana, con la #99 Herberth seconda, seguita dalla Mercedes #2 Climax Racing, la #96 2Seas e la #28 AF Corse.
Vaxiviere passa all’attacco, supera Jakobsen e poi anche Quinn dopo una dura lotta nel secondo settore. Dillmann invece sfrutta il traffico e supera Andlauer, che è evidentemente su gomme usate, portando la #22 Proton al comando. Poco dopo Vaxiviere supera pure la #91 Pure Rxcing, ma nella lotta la #20 APR di Quinn supera entrambi.
Alex Quinn quindi lancia l’attacco a Dillmann con una serie di giri veloci, ma il pilota della #22 risponde e gli tiene testa, anche se il gap è di solo 1 secondo. Andlauer intanto continua a soffrire, e finisce anche in testacoda mentre viene superato dalla #50 AF Corse di Pla.
Difficoltà per la #91 Pure Rxcing nell’ora finale Asian Le Mans Series Risultati Dubai
La #91 Pure Rxcing è prevedibilmente la prima LMP2 ai box, quando mancano oltre 41 minuti alla fine. La strategia sulle gomme non ha funzionato in questa ripartenza, lasciando Andlauer privo del grip necessario per non finire in ottava posizione. Nel frattempo Tristan Vautier è in rimonta con la #30 RD Limited, che dopo una lunga lotta porta davanti alla #25 Algarve Pro Racing.
Tra le GT la battaglia è intensa dalla quarta posizione in giù, con la Mercedes #96 2Seas di Barnicoat che è la leader tra le auto che non hanno più bisogno di una sosta. Barnicoat è seguito dalla Porsche #10 Manthey di Bachler, e poi più staccate la #87 Origine di Heinrich, la 92 Manthey di Lietz, la #12 Car Collection, la Aston #89 EBM di Mattia Drudi e la Ferrari #74 Kessel.
Dietro di loro c’è un bizzarro episodio tra la #28 AF Corse di Rigon e la #60 Proton di Picariello, con Rigon che al termine di una lunga battaglia con la Porsche finisce per trascinare fuori pista l’avversario, manovra per cui sarà penalizzato più tardi.
L’ultimo ciclo di soste in LMP2 non vede grandi cambiamenti davanti, con la #83 AF Corse che rimane a circa 10 secondi dai primi due, mentre la #25 Algarve Pro torna davanti alla #30 RD Limited, ma non per molto perchè Vautier torna all’attacco e in pochi giri risupera Jakobsen.
La lotta finale in GT e LMP3
Bachler (Porsche #10 Manthey) rompe gli indugi e con 30 minuti alla fine passa davanti a Barnicoat, mentre davanti la #81 Winward di Piana punta ancora a rimanere in pista, sperando in una “gialla” finale per evitare un ultimo splash di carburante.
Con 20 minuti alla fine però sia la #81 Winward, che la #99 Herberth e la #2 Climax Racing devono rientrare: alla fine il vantaggio sulla #10 Manthey è più che sufficiente per mantenere questo trio davanti con gran margine, la #99 Herberth però è più rapida e passa al comando con Renauer. Dietro è da notare la gara di Mattia Drudi, che sulla #89 EBM ha un passo superiore agli altri e supera in sequenza Heinrich, poi Lietz e infine anche Barnicoat e Bachler, portandosi infine terza posizione quando il passo di Seppanen fa retrocedere la #2 Climax Racing fino alla settima piazza.
La gara in LMP3 è intensa fino all’ultimo: la #26 Bretton Racing di Theodor Jensen, la #15 RLR MSport di Ian Aguilera e la #49 High Class Racing di Fjordbach sono in lotta fra di loro fino all’ultima sosta, dove la #15 RLR MSport fa valere il suo vantaggio di carburante per emergere con 5 secondi di vantaggio sulla #26.
Colpo di scena nel finale Asian Le Mans Series Risultati Dubai
Dillmann e la #22 Proton
Classifica Risultati 4 ore di Dubai Asian Le Mans Series
2024/25
In copertina: © Asian Le Mans Series / LMEM
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