Doppietta per le Ferrari AF Corse alla 3 ore di Barcellona, la Mercedes 88 #Akkodis di Marciello/Gounon/Boguslavskiy chiude 5ª e conquista il titolo GT World Challenge Europe Endurance 2023
La 3 ore di Barcellona, prova conclusiva del GT World Challenge Europe Endurance 2023, si è chiusa con una doppietta delle Ferrari 296 AF Corse, con la #51 di Nielsen/Rovera/Shwartzman davanti alla #71 di Fuoco/Rigon/Serra. Chiude sul podio anche la Porsche #96 Rutronik di Heinrich/Olsen/Preining.
La #51 scattava dalla pole, ma a seguito di una prima ora con molte neutralizzazioni e una sosta condizionata da una collisione evitata, ha dovuto cedere la prima posizione alla Mercedes #777 Al Manar di Engel/Schiller/Stolz. Durante la seconda ora Schiller ha allungato e tutto lasciava presagire la vittoria della #777, ma l’ultima ora ha visto tante neutralizzazioni quante la prima, con una prima lunga Safety Car per una grossa chiazza d’olio lasciata dal motore della Audi #40 Tresor, e poi una seconda FCY per l’incidente di Di Amato.
Le due Ferrari sono riuscite a riportarsi in 2ª e 3ª posizione dopo l’ultima sosta, e hanno quindi avuto gioco facile nell’approfittare dei 5 secondi di penalità da scontare alla fine della gara imposti per la #777. La squadra di Engel/Stolz/Schiller, giunta prima in pista, paga il contatto al via che ha rovinato la corsa della #63 Iron Lynx, che scattava seconda.
Secondo titolo consecutivo per Marciello e Gounon
Missione compiuta invece per la Mercedes #88 Akkodis di Marciello/Gounon/Boguslavskiy, il trio con il 5° posto festeggia il secondo titolo Endurance consecutivo (primo per Boguslavskiy), grazie a un’ottima partenza per Marciello, e a un eccellente stint centrale di Timur. La BMW #98 ROWE aveva una missione quasi impossibile scattando dalla 13ª posizione, Eng, Wittmann e Yelloly ci hanno provato, ma non sono andati oltre la 10ª posizione, i migliori del marchio in una corsa difficile per le M4, con la #32 WRT e la #998 ROWE subito dietro. La #46 WRT è stata costretta al ritiro a causa di un contatto causato da Valentino Rossi nel corso della prima ora.
Le altre classi
A subire il contatto è stata la McLaren #188 Garage 59 di Chaves/Ramos/Prette, che malgrado un testacoda nella ghiaia (mentre erano primi) ha recuperato fino alla vittoria in Bronze Cup, davanti alla Porsche #91 Herberth, colpevole di un contatto che ha eliminato i compagni della #911 Pure Rxcing. Il titolo piloti va però alla McLaren #93 Sky-Tempesta di Hui/Froggatt/Cheever.
In Gold Cup la Audi #9 Boutsen VDS di Di Folco/Panis/Eteki vince e chiude 13ª assoluta.. Il titolo piloti va a Baert e Soulet (Audi #21 ComtoYou).
In Silver Cup la Lamborghini #58 GRT di Neary/Crestani/Tweraser vince, il titolo va però alla compagna, la #85 di Hites/Van Berlo/Schmid.
Per chiudere, la vittoria Pro-AM è andata alla Ferrari ST Racing di Tan/Hanafin/Lopez, dominatori della gara.
Classifica GT World Challenge Barcellona 2023
Prima ora interrotta da 3 FCY
La partenza vede Alessio Rovera mantenere la prima posizione sulla Ferrari #51, dietro è subito lotta tra Serra e Pepper, con la #63 Iron Lynx di Pepper che però viene toccata in curva 4 dalla #777 di Engel e finisce nella ghiaia. Scatto missilistico per Raffaele Marciello, che guadagna 4 posizioni dopo 8 curve ed è 5°, mentre la BMW #98 ROWE di Eng non guadagna posizioni all’inizio, ma ha un ottimo passo e inizia a recuperare nei giri successivi.
Marciello intanto continua la sua rimonta, superando la Porsche #96 Rutronik di Olsen dopo 13 giri di gara. La Lamborghini #19 di Beretta, che scattava all’ottavo posto, è una sorta di blocco mobile per gli inseguitori, tra cui l’Audi #40 e la BMW #98.
There's a Lamborghini in the gravel! Here's a replay of the start.
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Dopo 27 minuti c’è la prima Full Course Yellow, causata da due incidenti separati: una grossa foratura causata da un incidente con la Audi #21 di Hofer per la McLaren #5 Optimum di Fagg, che procede lentamente dal primo settore, e un contatto tra la BMW #32 di Weerts e la Lamborghini #19 di Beretta, che strappa il paraurti posteriore della M4 che lo stava superando, un pezzo enorme che poi si stacca e resta in pista.
GT World Challenge Europe Endurance Barcellona
Alla ripartenza Philipp Eng va all’attacco di Gachet, un sorpasso che compie solo il giro dopo, mentre davanti malgrado un tentativo di Marciello su Engel non cambia nulla. Dietro le BMW WRT iniziano a recuperare, Rossi sulla #46 però colpisce la McLaren #188 Garage 59, prima di classe Bronze con Chaves. Malgrado ciò la #188 sarà in grado di recuperare nelle ore successive.
Il periodo di bandiera verde dura meno di 10 minuti, dopo una foratura e un incidente per la Porsche #911 Pure Rxcing di Malykhin, costretta al ritiro in curva 10.
A third FCY, this one caused by Valentino Rossi finding the gravel. His Endurance season is over.
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Dopo questa nuova FCY si riparte con 2 ore e 13 minuti alla fine. Marciello viene sorpreso alla ripartenza da Olsen, che però non riesce a resistere al contrattacco portato nel corso dell’intero primo settore dallo svizzero, che recupera la quarta posizione. Ma nel frattempo Valentino Rossi commette un errore alla curva 5, con un testacoda in fase di uscita che lo porta direttamente in ghiaia, e la BMW #46 WRT causa così un’altra FCY.
I primi si precipitano tutti in pit lane per la prima sosta, la Mercedes #777 Al Manar di Schiller esce in prima posizione davanti alla Ferrari #51 di Shwartzman, rallentata da una Porsche che rientrava, con la #88 Akkodis di Boguslavskiy che rientra 3ª davanti alla Ferrari #71 di Rigon e alla Porsche Rutronik di Heinrich.
Seconda ora piuttosto stabilità nel gruppo
Alla ripartenza Rigon cerca di fare pressing su Boguslasvkiy, ma il russo si difende bene, mentre davanti Schiller e Shwartzman fanno gli stessi tempi, a 1 secondo l’uno dall’altro. Intanto la Mercedes #87 di Lorenzo Ferrari non sembra avere passo e perde posizioni, la #54 Dinamic di Mullen si aggiunge al gruppo dietro Boguslavskiy.
Boguslavskiy comunque regge alla pressione di Rigon e anzi allunga mentre Heinrich cerca di superare la Ferrari #71 senza successo alla curva 10.
La lunga battaglia tra Drudi e Sheldon Van Der Linde si risolve a favore del tedesco con un’ora e 21 minuti alla fine, dopo una bella lotta nel terzo settore. Nel frattempo, Fabian Schiller, che sembra aver sentito la domanda di Shwartzman al suo ingegnere, risponde mostrando che è “bravo”, sfruttando i doppiaggi per allungare a 5-6 secondi.
Con un’ora e 6 minuti alla fine la Ferrari #71, la Porsche #96 e la #54 Dinamic entrano ai box, la #88 rimane in pista. La sosta per i tre è buona, e unita all’undercut molto potente permette sia a Fuoco che a Preining di superare Gounon sulla #88 il giro dopo. Per quanto riguarda le soste dei due davanti, Stolz rientra 6,7 secondi davanti a Nielsen.
Terza ora: due FCY, tanto caos
La corsa procede, con Vanthoor sulla #32 WRT che è rientrato davanti all’altra BMW #98 affidata a Wittmann, e cerca l’attacco sulla #9 di Niederhauser. Più davanti, Guven non riesce nel sorpasso su Gounon.
Ma giunge il tempo di una quarta FCY, causata da un testacoda alla #10 della Audi #11 ComToYou di Haase, e poi dall’olio lasciato in pista dalla rottura del motore della Audi #40 Tresor. La neutralizzazione è molto lenta per via della necessità di ripulire la pista, e non si riparte se non 30 minuti dopo.
2023's Endurance campaign could be ending under FCY…
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La bandiera verde dura però poco, poiché la Porsche #56 di Di Folco si inghiaia in curva 11 con 18 minuti alla fine. Durante la Safety Car la Mercedes #777 Al Manar riceve la peggior doccia fredda: l’investigazione per l’incidente al via con la Lamborghini #63, inizialmente rimandata al post-gara, viene invece chiusa e come un boomerang ritornano cinque secondi di penalità. Alla ripartenza però ci sono solo 11 minuti per cercare di fare un gap sulle Ferrari di Nielsen e di Fuoco, che però hanno un passo molto simile, e perdono pochissimo dalla AMG.
GT World Challenge Europe Endurance Barcellona
Nel finale le scelte della direzione gara si rivelano ancora più discutibili, con la #90 Madpanda di Perez Companc che finisce a dritto nelle barriere, ma, malgrado ciò, si decide di proseguire sotto bandiera gialla locale visto che il pilota è uscito da solo.
Ad aggiungersi a questa situazione di rischio c’è un incidente tra la Mercedes #3 di Lucas Auer e la Audi #12 di Dejonghe, con la Mercedes che viene spinta fuori e a muro in curva 11. Anche qui si prosegue sotto una gialla locale. Nel finale Stolz prova ad allungare, ma non basta, e perde anche la 3ª posizione sulla Porsche #96 Rutronik per appena 4 decimi.
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Copertina: © SRO / Patrick Hecq Photography Altre immagini: © SRO