Nella 3h di Monza è beffa Ferrari, un super Pier Guidi non basta e la BMW numero 30 del team WRT trionfa.
A Monza è stata gara pazza nel GTWC. A trionfare è stata la BMW bronze #30 del team WRT davanti ai compagni di squadra pro della #32. La Ferrari numero #51 chiude solamente terza dopo una gara sontuosa di Pier Guidi autore di una grandissima rimonta, ecco cosa è successo nella 3h di Monza.
Gran lotta tra AF Corse e Schumacher CLRT nella prima ora
Se la prima ora della gara è stata ricca di emozioni con l’incidente al via e la dipartita della Aston Martin #007 leader del campionato il resto della gara non è stato da meno. Nella parte centrale e finale della corsa si sono infatti susseguiti diversi colpi di scena e il più importante tra questi ha visto come protagonista la Porsche #22. Kevin Estre infatti, mentre si trovava in seconda posizione durante una delle poche fasi tranquille della corsa, ha commesso un grave errore. Il francese si è infatti insabbiato dopo aver toccato l’erba in entrata all’ Ascari. L’incidente non causa interruzioni, ma poco dopo arriva la seconda Full Course Yellow, per i problemi tecnici della McLaren #159 Garage 59, rimasta ferma in pista.
Il capolavoro strategico WRT
Da questo momento le carte in tavola cominciano a rimescolarsi. La Ferrari #51 mantiene la vetta dopo il pit, ma la BMW #46 prova a differenziare. Dopo appena mezz’ora Valentino Rossi cede il posto a Martin in seguito ad un’altra FCY, con la BMW #46 che effettua due soste con il tempo minimo di rifornimento in due giri consecutivi, puntando a una sosta finale più breve, ma la strategia finirà per non pagare con gomme usurate nell’ultimo stint di Rossi, tornato in macchina. La Porsche #96 Rutronik segue una strategia simile effettuando le due soste obbligatorie nelle due Full Course Yellow, trovandosi potenzialmente in vantaggio per la vittoria.
A circa mezz’ora dalla fine e dopo gli ultimi cambi pilota, si comincia sempre più a definire quello che è stato l’andamento della corsa. La BMW #32 WRT con Vanthoor si ritrova quindi al comando con dietro la BMW #30 di Klingsmann, che rientra però prima ai box per risettare il proprio stint, e supera Vanthoor sfruttando un lungo della #32 alla prima variante, subito dopo essere rientrata in pista a sua volta dalla pit lane. I due vanno quindi a superare in pista la Porsche #96 Rutronik, con Julien Andlauer in netta crisi di gomme.
Nel frattempo Pier Guidi sulla Ferrari #51 recupera terreno, scendendo anche sotto il record del circuito, e superando in pista la Mercedes #48 di Maro Engel, poi la BMW #46 WRT di Rossi, quindi la Audi #99 Attempto di Feller e la Audi #66 Tresor Attempto di Hofer, e sfruttando la sosta della Porsche #96 Rutronik, che rientra con quattro minuti al termine per rispettare il limite massimo della durata degli stint di 50 minuti (un errore del muretto) per porsi alle spalle di Vanthoor.
Nelle tornate finali si infiamma la battaglia. Pier Guidi recupera avversario su avversario raggiungendo il duo di testa ma solamente negli ultimi passaggi. L’italiano prova un attacco disperato ma Vanthoor lo accompagna con astuzia fuori dal tracciato. Klingmann approfitta così della battaglia e trionfa sia nella Overall che nella categoria Bronze mentre nel campionato Pro la classifica si fa sempre più corta viste le difficoltà dei leader del campionato.
Come WRT ha ribaltato la gara
Ma come sono riuscite la #30 di Sam De Haan, Ahmed Al Harthy e Jens Klingsmann e la #32 di Van Der Linde/Weerts/Vanthoor, praticamente ultime dopo gli incidenti iniziali, a finire in testa?
Per regolamento occorreva effettuare tre soste con un tempo minimo di rifornimento di 44 secondi. La #30 e la #32, sfruttando la Safety Car iniziale, le hanno effettuate subito, senza perdere tempo rientrando dietro al treno della vettura di sicurezza. Da lì in poi hanno beneficiato di soste molto più brevi (tra 12 e 30 secondi), sufficienti a farli balzare al comando nell’ultimo stint, anche grazie alle due Safety Car che hanno annullato i distacchi cumulati durante gli stint precedenti. Questa è stata una mossa pianificata da WRT, che gestisce la squadra che corre sotto le insegne di Oman Racing, sfruttando l’elevata probabilità di un’incidente iniziale a Monza.
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La beffa Ferrari
Per la Ferrari numero 51 si è quindi concretizzata una grossa beffa. L’equipaggio della rossa si è dimostrato nettamente il più veloce della corsa, me evidentemente la lettura della corsa non è stata ottimale. Pier Guidi nonostante sia stato l’unico a tenere il ritmo del 44 e nonostante abbia recuperato oltre venti secondi di distacco però non ha avuto modo di attaccare la testa della corsa riuscendo solamente ad ingaggiare in extremis Vanthoor.
Nonostante la beffa, che si aggiunge a quella subita alla scorsa 24 ore di Spa, per la numero 51 di AF corse la situazione in campionato si fa interessante. Nell’ Endurance Cup infatti il team è ora a tre punti dalla Aston #7 ComToYou, a pari merito con la Audi #99 Attempto Racing, giunta quarta.
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