Mattia Drudi e Ricardo Feller sono i campioni GT WOrld Challenge Europe 2023 Sprint Cup: decisivo il ritiro per contatto della #88 Akkodis al primo giro, con la #40 Tresor che poi è andata a vincere sul bagnato
Una gara bagnata a Zandvoort è sinonimo di confusione, e in effetti il poco grip ha regalato molte sorprese nel finale di stagione del GT World Challenge Europe, sorprese che però sono state benvolute dalla Audi #40 Tresor di Ricardo Feller e Mattia Drudi, i neocampioni della Sprint Cup.
Ad essere decisivo è stato però un errore di Lorenzo Patrese nel primo giro, il giovane di Tresor è andato lungo colpendo la Mercedes #88 di Boguslavskiy, che non ha potuto proseguire. La sfortuna di Boguslavskiy e Marciello arride però proprio a Tresor, che con Drudi e Feller riescono ad ottenere il secondo successo consecutivo, con un ottima ripartenza sul bagnato dopo la seconda Safety Car. Suil podio troviamo anche la BMW #32 WRT di Weerts e Vanthoor, che conquistano il titolo Teams, mentre la #46 WRT che ha guidato nelle prime fasi con Martin ha sofferto nello stint di Rossi, chiudendo 7ª.
La vittoria della Gold Cup va a Niklas Kruetten e Calan Williams, giunti terzi assoluti, mentre Jordan Love e Frank Bird vincono in Sprint Cup, sesti assoluti.
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Classifiche
Mattia Drudi e Ricardo Feller sono per la prima volta Campioni GT World Challenge Sprint, mentre il podio garantisce a Niklas Kruetten e Calan Williams il titolo Gold Cup.
Infine Jordan Love si laurea campione Silver Cup, davanti a Lorenzo Patrese e Alex Aka.
Cronaca della corsa
Su un circuito di Zandvoort umido Giacomo Altoé conquista sorprendentemente la pole con la sua Ferrari #14 Emil Frey, davanti alla McLaren #112 di Goethe, e alla BMW #46 di Martin.
La Mercedes #88 di Boguslavskiy scatta quindi 8a davanti alla Audi #40 Tresor di Drudi. Tra i due ci sono solo 3 puntoi di distacco a favore della #40.
Nel pre-gara però Maxime Martin Maxime Martin eredità la pole, a seguito delle penalità per Giacomo Altoè e Benjamin Goethe per mancato rispetto delle bandiere gialle (3 posizioni in griglia).
La partenza, su una pista umida ma ormai quasi totalmente asciutta è regolare, Martin sulla WRT #46 scappa seguito da Frank Bird e Calan Williams, dietro Drudi prova subito ad attaccare Boguslavskiy, i due sono affiancati alla chicane, ma da dietro arriva lunghissima la Audi #99 Attempto di Patrese, i tre si toccano e ad avere la peggio è la Mercedes #88 che perde tutto il fascione posteriore e fora.
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Per la #88 di Boguslavkiy e Marciello la stagione si chiude con un ritiro, mentre Drudi continua, e Patrese poco dopo si gira nella ghiaia, con diversi danni. È subito Safety Car per rimuovere i detriti.
gt world Challlenge Drudi Feller
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Si riparte con 45 minuti alla fine. Drudi subito si sbarazza di Vermeulen, poi Eteki si gira alla Hugenholtz salutando la sua P5. C’è una battaglia tra Goethe e Altoè, con la McLaren che supera la Ferrari.
Con 40 minutia alla fine arriva un diluvio: Martin la perde alla Tarzan, manca totalmente grip ed è il caos, con anche la #77 di Bird che va fuori pista, intanto Altoè rinasce e supera Goethe, portandosi dietro le WRT #30 di Williams e #46 di Martin.
I piloti cercano di resistere fino alla pit window, che è vicina (solo 3 minuti) ma anche così lontana, Drudi riesce a passare. La Audi #25 di Bastard finisce in ghiaia, e finalmente c’è la Full Course Yellow.
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Sotto FCY rientrano Drudi con la #40, Altoè con la #14, la #32 di Weerts; la BMW #46 rientra due giri dopo.
Dalla ripartenza alla bandiera a scacchi
Alla ripartenza la top-10 è composta di Kruetten, Rossi, Feller, Lappalainen, Vanthoor, Love, Kjaergaard, Caldarelli, Neubauer, Salmenautio. Rossi prova a resistere a Feller, che però lo supera nel secondo settore, per poi prendere Kruetten in trazione e scappare con la #40 Tresor, mentre Vanthoor infine riprende l’auto gemella e si piazza sul podio.
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La lotta quindi si sviluppa alle spalle del trio di testa, con Rossi che inizialmente resiste a Love e Lappalainen, per poi cedere, mentre da dietro Caldarelli attacca e supera prima la Mercedes di Love, poi la Ferrari di Lappalainen, portando al quarto posto la Lamborghini #60 VSR.
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Copertina: © SRO – TWENTY-ONE CREATION | Jules Benichou