La 12 ore di Bathurst 2025 è pronta al via: segui in diretta streaming la grande maratona Endurance australiana
diretta streaming 12 ore di Bathurst
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Diretta streaming 12 ore di Bathurst 2025
La gara sarà trasmessa integralmente su GT World, di cui sotto trovate la diretta, e anche sul canale YouTube ufficiale della gara, mentre Sky Sport Arena (204) sarà in diretta con il commento italiano di Ivan Nesta e Marco Nesi.
Info:
- GT World
- Canale ufficiale della 12 ore di Bathurst
- Live timing
- Streaming Parte 1
- Streaming Parte 2
- Spotter’s Guide (a curea di Mateusz Grosiak)
- Griglia di partenza
I protagonisti in lotta per la vittoria
Bathurst offre sempre una griglia ricca di campioni, e sebbene quest’anno i numeri non siano quelli di un tempo, con appena 22 auto in pista, con numeri ridottissimi per la classi minori, solo 3 GT4, una KTM X-Bow GT2 per la classe Invitational, l’azione non mancherà grazie alle 19 GT3 presenti, quasi tutte peraltro schierate da squadre se non australiane quantomeno dell’area asiatica.
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Tra queste troviamo la Mercedes #77 Craft-Bamboo Racing, in pole con Lucas Auer, ma che con Maxi Goetz e l’australiano Jayden Ojeda punta a vincere, qualcosa che non capita dalla prima casella dal 2017.
Le Mercedes hanno vinto due volte su tre negli ultimi tre anni, ecco allora che in prima fila troviamo la Audi #183 Jamec Racing con Ricardo Feller, il campione V8 Supercars Broc Feeney e il super Bronze Liam Talbot. La R8 LMS sarà al crepuscolo della carriera, ma almeno in Australia non molla.
La #888 GruppeM con Maro Engel, Maxime Martin e Mikael Grenier è un’altra macchina dal grande potenziale, con un trio che qui sorprendentemente non ha mai vinto.

La BMW #32 WRT con Augusto Farfus, Sheldon Van Der Linde e Kelvin Van Der Linde è un’altra chiara candidata alla vittoria. Questa gara vedrà peraltro per la prima volta assieme i due fratelli in BMW, dove il fratellino Sheldon ha molta più esperienza del maggiore Kelvin. L’obiettivo è rifarsi della deludente gara dello scorso anno, dove un incidente rovinò ogni chance. Dall’altro lato del garage le cose saranno più difficili: nessuno ha mai vinto dalla 12a piazza, ma è questo quello che Raffaele Marciello, Charles Weerts e Valentino Rossi puntano a fare dopo una sfortunata qualifica dove la #46 è rimasta ai box per una perdita al radiatore.
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La quinta piazza contiene la grande novità di quest’anno: per la prima volta dal 2020 Ferrari è tornata alla 12 ore di Bathurst, in grande stile con Arise Racing, la squadra che lo scorso anno ha vinto al debutto il campionato Australiano GT. Il capitano della formazione è Chaz Mostert, che a Bathurst ha vinto due volte nella 1000 km in V8 Supercars, e vanta anche un successo di classe nel 2023 alla 12 ore. Al suo fianco il suo rivale per eccellenza nel 2024, sia nel campionato GT che nelle V8 Supercars, ovvero Will Brown, che lo scorso anno ha vinto il suo primo titolo Supercars. A completare il tutto c’è l’esperienza del ferrarista Daniel Serra. L’altra Ferrari, schierata sempre da Arise, parte solo 16a, ma l’equipaggio della #36 composto da Alessio Rovera, Jaxon Evans e Elliott Schutte è sicuramente da tenere d’occhio per la lotta in classe PRO/AM.
In sesta piazza troviamo proprio l’auto in pole Pro/AM, la #91 TheBend Manthey di Laurin Heinrich, Morris Schuring, Sam Shahin e Yasser Shahin, tutti piloti che lo scorso anno tra WEC e IMSA hanno dato prova di brillare nei loro ruoli.
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Troviamo poi la Mercedes #75 75Express del padrone di casa (letteralmente: ha una villa sul circuito) Kenny Habul, che corre con Luca Stolz e Jules Gounon in PRO, pur essendo un Bronze. Per Habul non è un problema: è l’unico gentleman che può vantarsi di avere vinto la 12 ore due volte, peraltro consecutive nel 2022 e nel 2023, sempre con gli stessi compagni.
In ottava posizione troviamo la Audi Geyer Valmont #44 di Pires, Andrews e Zalloua, da tenere d’occhio in Pro/Am vista la velocità delle R8. Poi non manca la Mercedes #222 Scott Taylor Motorsports di tre forti australiani, Cameron Waters, Thomas Randle e il veterano (ben 50 anni) Craig Lowdes, che vanta ben sette Bathurst 1000, due 12 ore di Bathurst e 3 titoli Supercars.
Al decimo posto troviamo la Audi #8 Hallmarc Racing, la prima in Bronze Cup con Marc Cini, Dean Fiore e Lee Holdsworth. A lottare per questa classe troveremo anche la Mercedes #4 dei fratelli Grove affiancati da Fabian Schiller, e la #27 Heart of Racing di Ian James, Ross Gunn e Zacharie Robichon, eccezionalmente qui con una Mercedes.
All’undicesimo posto troviamo la Porsche #911 Absolute Racing, che raccoglie il numero e l’eredità della #911 che vinse lo scorso anno. Ayhancan Guven, Alessio Picariello e Matt Campbell però non possono dirsi contenti, con una generale mancanza di performance fin qui che li ha costretti a mancare dalla top-10 shootout nelle qualifiche.
In copertina: © Gruppe C Photography
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