Ottobre 4, 2024
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Guida all’Endurance per principianti – 1a parte: Classi, organizzatori e campionati

Iniziamo un viaggio alla scoperta del mondo dell’Endurance, e delle gare GT: in questa prima parte andiamo a conoscere classi, organizzatori e campionati, dalla GT3 alle Hypercar passando per la Class One

L’Endurance sta per entrare in un’epoca d’oro, con tantissimi costruttori impegnati nella nuova era Hypercar/GTP, nel WEC e in IMSA, e la classe GT3 al massimo stato di forma. Le corse di durata però sono una disciplina non semplice da navigare per chi si affaccia per la prima volta: sono tantissimi i piloti, le auto, i campionati, i regolamenti coinvolti, e c’è sempre qualcosa da imparare. Per questo abbiamo pensato a una guida semplice per introdurre i “principianti” all’Endurance. Endurance classi campionati organizzatori

WEC 24 ore di Le Mans 2022 Toyota
hoto Copyright 2022 Gabi Tomescu/focuspackmedia.com

In questa prima parte prenderemo un approccio organico: il mondo Endurance è molto interconnesso, ed è come un ecosistema, con numerose nicchie che rappresentano i vari organizzatori, ciascuno con una propria piramide di campionati, e le loro classi. Dopo una breve panoramica delle principali categorie di auto in pista nel 2023, parleremo quindi degli organizzatori e dei loro campionati.


Leggi le altre parti della guida:

Guida all’Endurance per principianti – 2a parte: cos’è il Balance of Performance o BoP?

Guida all’Endurance per Principianti – 3a parte: cosa sono i Driver Ranking FIA?


Breve excursus storico

Fin dall’inizio dell’Automobilismo correre per il maggior tempo e la maggior durata possibile è parso un ottimo modo di promuovere l’automobile. Le corse Endurance nascono praticamente unite al fianco e indistinguibili dai primi Gran Premi e dai primi Raid, le macchine d’altronde sono le stesse, e gare da 24 ore sono state tenute fin dal primo decennio del ‘900. Tra tutte le gare di questo periodo la Targa Florio è certamente la più famosa e quella giunta più vicino a noi.

Bentley Speed Six - Winner of Le Mans 24 Hours 1929 and 1930
Bentley dominò il primo decennio della 24 ore di Le Mans – Immagini David Merrett

La data decisiva è però il 1923, con la prima 24 ore di Le Mans: sotto la direzione dell’Automobil Club de l’Ouest, che da sempre organizza la maratona francese, lentamente iniziano a definirsi i contorni dello sport. Contemporaneamente sotto la guida dell’AIACR (ora FIA), si sviluppano i Gran Premi e all’inizio degli anni ’30 nascono le monoposto. Le Mans e l’ACO resteranno sempre legati a vetture più simili alle auto stradali, con bagagliaio, ruota di scorta e altri confort. Lentamente, dalle auto da turismo a 4 posti nascono così anche le vetture Sport.

Nei primi anni del Mondiale Marche non ci sono solo corse su pista, ma anche classiche a strada aperta come la Mille Miglia, alcune cronoscalate e la Targa Florio – Qui Alberto Ascari su Lancia D24, vincitore della Mille Miglia 1954

L’epoca d’oro

Un passo importante nel 1953 è la nascita del Mondiale Marche, o WSC, che raccoglie in quel momento Le Mans, la Mille Miglia, la 12 ore di Sebring e altre gare, e sarà fino all’inizio degli anni ’70 più importante del mondiale di F1 stesso per premi e case impegnate. Nello stesso periodo nasce il format delle 1000 chilometri, prima sul Nurburgring, poi a Spa e a Monza. Di recente questo format, cambiato in 6 ore di durata, è stato adottato dal WEC per gran parte delle sue gare.

Le auto senza vincoli di produzione obbligatoria e omologazione vengono invece definiti prototipi, ed è alla fine degli anni ’60-inizio anni’70, con la fine dell’era d’oro che ha visto Ferrari, Jaguar, Ford, Porsche, Aston Martin e altri costruire il proprio mito, che si va definendo il prototipo moderno.

Endurance classi campionati organizzatori Ferrari 312PB
A cavallo tra gli anni ’60 e gli anni’70 sport e prototipi convergono, e assumono forme quasi attuali Credits: Ferrari Media Site

E le Gran Turismo?

Le auto Gran Turismo nascono invece in Italia, poco prima della seconda guerra mondiale, in risposta all’evoluzione rapida delle Sport Car regolate dall’appendice C dell’AIACR: sono auto a due posti, veloci e derivate dalla serie, con un vincolo di produzione. Da lì in poi per GT si parla sempre di auto strettamente derivate dalla serie, pensate non solo per le corse, ma anche per un uso stradale comodo. Il dualismo sport-GT e poi prototipi-GT sarà sempre un tema delle corse di durata, alternandosi in importanza a seconda delle ere.

Velocità, tecnica e tanti clienti, le Gruppo C rivitalizzano le corse Sport negli anni ’80, e la Porsche 956 ne è la regina. Foto: Brian Nelson.

Dalle Gruppo 5 alle LMP1 ibride

Dopo la fine delle Gruppo 5 da tre litri nei primi anni ’70, ad esempio, nel WSC, per un periodo troviamo auto GT silhoutte. Dal 1982 la FIA invece lancia le Gruppo C, una nuova era di prototipi inizialmente dominata dalle Porsche 956, e poi da case come Jaguar, Mercedes e Peugeot, fino alla fine della classe e del mondiale per motivi di costi nel 1992. Le GT1, con una rapida evoluzione da auto stradali a prototipi, segnano gli anni ’90, mentre negli anni 2000 Le Mans è dominata dalle LMP1 e da Audi in particolare, con la lotta Peugeot-Audi che è il culmine degli anni 2000 a Le Mans, entrambe adottano i turbodiesel.

#19 Porsche Team Porsche 919 Hybrid LMP1 #7 Audi Sport Team Joest Audi R18 e-tron quattro LMP1
Tantissima tecnologia, ma costi quasi simili alla Formula 1: l’era LMP1 Hybrid e la sdifa a tre Audi-Toyota-Porsche è tanto bella quanto ultimamente effimera (2014-2017) – Foto: Tim White

Negli anni ’10 infine si definisce il quadro attuale, con l’ascesa inarrestabile del gruppo GT3, la breve e intensa era delle LMP1 ibride, la nascita del regolamento Hypercar.

Classi, Gruppi e Regolamenti

Prototipi

Hypercar/GTP

Peugeot 9X8 WEC Monza 2022 Hypercar
La libertà tecnica in campo aerodinamico in Hypercar è molto vasta, permettendo auto come la Peugeot 9X8 – Immagini Marco Borgonovo

La nuova classe regina dell’Endurance, chiamata Hypercar nel WEC e GTP in IMSA per motivi commerciali. Nata dalla convergenza dei regolamenti tra ACO e IMSA, che hanno permesso rispettivamente alle LMDh di correre anche nel WEC e alle LMH di correre anche in IMSA. In questa classe ci sono due regolamenti tecnici distinti, ma le auto sono tutte prototipi costruiti attorno a una finestra di prestazione molto stretta, con limiti di deportanza, resistenza aerodinamica, peso e potenza. Essenzialmente anziché imporre geometrie e dimensioni si controllano i risultati tecnici raggiunti.

Approssimativamente tutte le LMDh e LMH pesano circa 1030 kg (senza pilota), con una potenza di circa 680/700 cavalli, e un rapporto deportanza/resistenza di 4:1. Le Hypercar/GTP sono sottoposte a un complesso processo di omologazione, con test in galleria del vento (Sauber per il WEC e Windshear per l’IMSA), al banco e simulazioni CFD. L’omologazione dura 5 anni, ma sono permessi 5 “joker” per aggiornamenti nelle varie aree di omologazione, inoltre gli aggiornamenti di affidabilità sono sempre permessi.

24 ore di Le Mans 2023 | La prima entry list dell’edizione del Centenario

Per la prima volta la classe regina di Le Mans avrà un Balance of Performance, con l’organizzatore che potrà agire però solo su energia disponibile, potenza e peso, un aspetto su cui torneremo nelle prossime parti.

LMH (Le Mans Hypercar)

Regolamento tecnico sviluppato dal 2018 da FIA e ACO per il WEC. Le auto possono essere prototipi costruiti appositamente, o anche Hypercar stradali adattate.
Il motore non è soggetto a particolari restrizioni o vincoli di cilindrata, ma la potenza è regolata dai sensori sui semiassi. È permesso un singolo sistema ibrido montato all’anteriore da 200 kW (272 cv), ma non è obbligatorio. Le auto sono così a 4 ruote motrici non permanenti, e la velocità di attivazione dell’ibrido è regolata dal BoP. La carrozzeria è quasi completamente libera da vincoli regolamentari, lasciando spazio alla creatività degli aerodinamici, ma ci sono stringenti vincoli di stabilità aerodinamica.
Esempi: Toyota GR010, Glickenhaus 007 LMH, Peugeot 9X8, Ferrari 499P, Isotta Tipo 6, Vanwall Vanderwell 1000.

Le LMDh hanno diversi componenti in comune (Cadillac e BMW condividono anche il telaio Dallara), ma mantengono molta della libertà stilistica in LMH – Immagini IMSA

LMDh (Le Mans Daytona hybrid):

    • regolamento tecnico creato dall’IMSA in collaborazione con l’ACO e la FIA, sostituisce le DPi in IMSA e potrà partecipare nel WEC. Le auto sono prototipi, con telaio obbligatoriamente fornito da uno dei 4 costruttori selezionati (Oreca, Dallara, Ligier e Multimatic), gli stessi chassis saranno le basi delle LMP2 2026.
      Il sistema ibrido è standard, al posteriore e integrato nel cambio, una collaborazione Bosch-WAE-Xtrac. I costruttori hanno però la scelta del motore, con un regolamento molto libero (per certi versi più delle LMH), e l’integrazione con il sistema ibrido. L’aerodinamica è molto libera, lasciando libertà estetica al costruttore, che però ha molti più vincoli sul fondo e in alcune aree del passaruota rispetto alle LMH.
      Esempi: Porsche 963, Cadillac V-LMDh, Acura ARX-06, BMW M V8 Hybrid.
Velocità quasi da LMP1, costi ragionevoli: le LMP2 hanno visto un boom negli ultimi anni, ma a vincere è stata solo la ORECA 07 – Foto: Marco Borgonovo

LMP2

La seconda classe di prototipi ACO/FIA. Il motore è unico, un V8 Gibson da 4,2 litri e 530/600 cavalli per 950 kg di peso, con restrittori nel WEC e in IMSA per ridurre la potenza. i telai sono selezionati dall’ACO, e sono (anzi erano) Oreca, Dallara, Ligier e Riley/Multimatic. Oreca però ha dominato l’era dei regolamenti 2017 con la 07, omologata fino al 2025, e pertanto la LMP2 è praticamente una monoclasse. Il prezzo di vendita è fissato a 500000€.

455 cavalli per 950 kg, un enorme V8 alle spalle e costi molto ridotti: le LMP3 sono l’ideale per iniziare nel mondo ACO e IMSA – Foto: Marco Borgonovo

LMP3

La classe minore della scala ACO/FIA. Il motore è un V8 Nissan da 540 cavalli, le auto pesano 950 kg e hanno prestazioni di poco superiori alle GT3. Il prezzo massimo è fissato a 240000€. Le principali auto in voga sono la Ligier JSP320 e la Duqueine D08, oltre alla Ginetta G61. Corrono nell’ELMS, nella Michelin Le Mans Cup, e in IMSA nello Sportscar Championship e nella VP Racing Sportscar Challenge

Super GT GT500 Class 1
Aerodinamica esasperata, velocità in curva estrema: la Class 1 è stata certamente spettacolare, ma i costi esorbitanti l’hanno lasciata vivere soltante in Giappone come GT500 – Immagini Super GT

Class 1

Regolamento tecnico nato da un accordo tra Super GT e DTM, sopravvive ora solo nella serie giapponese come GT500. Le auto sono “silhoutte”, prototipi con una scocca in carbonio standard e forme di un’auto stradale. Il motore è un 2 litri turbo da 600 cavalli. L’aerodinamica è curatissima, e sviluppano un enorme deportanza, coadiuvata da gomme avanzatissime, tanto da essere più veloci al Fuji delle stesse Hypercar. Pur avendo una velocità massima ridotta per via della tanta resistenza, sono attualmente le vetture a ruote coperte più veloci sul giro.

Gran Turismo

GT3 Spa 24 ore 2022 SRO
Motori rombanti, auto accessibili agli amatori e vicine alle controparti stradali, il BoP, la presenza in tutti i campionati più importanti: la GT3 è la classe di maggior successo al mondo – Race, Start | SRO / Patrick Hecq Photography

GT3

Sviluppata da SRO e FIA nel 2005, è forse la classe Gran Turismo di maggior successo nella storia. Nel corso degli anni gli appassionati identificano 5 generazioni, con una crescente evoluzione dell’aerodinamica e dei motori. Lo sviluppo è stato controllato e gestito dal Balance of Performance (BoP), che è parte di integrante di questa classe, con aggiustamenti sul motore, il peso, il serbatoio, l’angolo dell’ala, le altezze da terra. Corre in quasi tutti i principali campionati mondiali, nel WEC dal 2024, e in gran parte di quelli locali.

Attualmente siamo a circa 550 cavalli per 1250 kg (senza pilota). L’aerodinamica, molto curata, e la riprogettazione di gran parte dei sottosistemi della vettura fa sì che solo il telaio e il blocco motore alla fine siano veramente comuni alla vettura di serie.

Nel corso degli anni sono stati omologate 56 vetture, anche se quelle che corrono attualmente sono circa una decina, e leggermente di meno quelle con un supporto della casa (e piloti ufficiali) tali da avere imponenti programmi GT. Audi, Aston, BMW, Corvette e Ford (dal 2024), Ferrari, Acura/Honda, Lamborghini, McLaren, Mercedes, Porsche sono tutte ben rappresentate.

Auto molto più vicine alla serie, costi dimezzati rispetto alle GT3: la GT4 sta riscuotendo tanto successo come serie GT “per iniziare” – GT4, Race 1, Start | Immagini SRO / TWENTY-ONE CREATION – Jules Benichou

GT4

Classe sviluppata da SRO, con auto molto più vicine alle controparti stradali delle GT3, aerodinamica molto elementare e carrozzeria in molti punti comunque a quella stradale, potenze di circa 400 cavalli per 1400 kg.

Le Vetture includo la Porsche 718, la McLaren Artura, la Chevy Camaro, la BMW M4, la Mercedes AMG, la Audi R8 GT4 e la Vantage GT4.

GT2

Endurance classi campionati organizzatori
La GT2 è una classe ancora giovane, ma le auto promettono bene – Photo: Kevin Pecks/SRO

Regolamento sviluppato da SRO come “garanzia” in caso di problemi futuri con le GT3, si rivolge per il momento agli amatori, e potrà partecipare alla 24 ore di Spa 2023. Sono auto più potenti, fino a 700 cavalli ma con meno aerodinamica e sofisticazione delle GT3. Audi, Mercedes, KTM, Lamborghini, Porsche e Maserati sono tra i costruttori.

Da non confondere con le GT2 di fine anni ’90 e degli anni 2000, regolamenti sviluppati da FIA, SRO e ACO che sono confluite nella classe GTE.

GTE

GTE Monza WEC 2022 Endurance classi campionati organizzatori
Il 2023 sarà l’ultima occasione per vedere in gara le GTE, nel WEC e in ELMS. Ma attenzione: non ci saranno le squadre ufficiali, ma solo quelle dei clienti in Pro/AM Foto: Marco Borgonovo

Deriva dal regolamento tecnico GT2 (anni 2000), molto più elaborato e restrittivo di quello GT3, con cui nel tempo è giunta una convergenza di forme, anche se rimane il BoP. La classe cesserà di esistere nel 2024, e nel 2023 corre solo nel WEC e in ELMS. Nel WEC in particolare beneficia delle gomme Michelin confidenziali, diverse per ciascun costruttore. Le auto sono la Aston Martin Vantage, la Ferrari 488 GTE EVO, la Porsche 911 RSR-19 e la Corvette C8.R. Endurance classi campionati organizzatori

TCR Endurance classi campionati guida 

Le auto da turismo più diffuse, sono presenti anche in diversi campionati endurance. Il regolamento ricorda come filosofia quello GT3, con motori da massimo 2,0 litri turbo, potenza attorno ai 350 cavalli e aerodinamica ridotta. Corre nei campionati nazionali e internazionali turismo, ma serie endurance come la NLS, la Creventic 24H Series e l’IMSA Michelin Pilot Challenge l’hanno adottata nelle loro gare.

Organizzatori e campionati

Dopo aver visto i tipi di auto al via di questa stagione, andiamo invece a vedere i principali e i più influenti organizzatori e le loro piramidi di campionati.

ACO (Automobil Club de l’Ouest): i signori di Le Mans

Partenza 24 ore di Le Mans Endurance classi campionati organizzatori
Immagini ACO Endurance classi campionati organizzatori

L’organizzatore della 24 ore di Le Mans fin dalla nascita, nonchè del primo Gran Premio nel 1906, gestisce il WEC (assieme alla FIA), l’ELMS, l’Asian Le Mans Series e la Michelin Le Mans Cup. La lotta tra le case è stata limitata essenzialmente al WEC in Hypercar, lasciando gli altri campionati a formare una piramide per le squadre e i piloti, sia amatori che professionisti.

  • WEC: Il campionato mondiale Endurance, nato nel 2012, prosegue l’eredità del World Sportscar Championship o mondiale Marche (1953-1992). La 24 ore di Le Mans è il culmine del calendario, che prevede gare di 6 o 8 ore su piste come Sebring, Spa, Monza, Fuji, Portimao e Bahrain. Le classi nel 2023 sono Hypercar, LMP2, GTE-AM. In passato la LMP1 era la classe regina, e le GTE avevano fino al 2022 una classe per i soli professionisti e le case, la GTE-PRO.
  • ELMS – European Le Mans Series – nata nel 2004 sotto l’impulso della American Le Mans Series, è il secondo livello della piramide ACO. Attualmente è un campionato europeo aperto a LMP2, LMP3 e GTE, con gare di 4 ore.
  • Asian Le Mans Series: serie parallela all’ELMS, si corre in questi ultimi anni in un breve campionato a febbraio nel Medio Oriente, le classi sono LMP2, LMP3 e GT3.
  • Michelin Le Mans Cup: il terzo livello ACO, è un campionato europeo a supporto dell’ELMS con LMP3 e GT3.
Di proprietà NASCAR, l’IMSA negli ultimi anni ha avuto una crescita esponenziale in tutti i suoi campionati – Immagini IMSA

IMSA (International Motor Sport Association): endurance, all’americana Endurance classi campionati organizzatori

Nata nel 1969, l’IMSA ha gestito le corse Sport e Endurance negli USA per oltre 30 anni, con grande successo nell’era GTP (corrispondente alle Gruppo C) dal 1983 al 1993. La sua eredità è finita poi dal 1999 in mano alla ALMS, la American Le Mans Series, che ha proseguito con regolamenti ACO, e alla Grand AM, di proprietà NASCAR, con regolamenti propri. Nel 2014 rinasce dopo la fusione dei due campionati, che hanno fuso anche le loro classi fino al 2016. Gestisce numerosi campionati a ruote coperte sotto la proprietà NASCAR. Anche l’IMSA ha una sua piramide, che va dalla Mazda MX-5 allo Sportscar Championship.

  • WeatherTech Sportscar Championship: il campionato principale, comprende la 24 ore di Daytona, la 12 ore di Sebring e la Petit Le Mans. Le classi per il 2022 sono GTP, LMP2, LMP3, GTD-PRO e GTD. Per sineddoche è indicato semplicemente come IMSA.
  • Michelin Pilot Cup: la serie di secondo livello, prevede gare di 2 e 4 ore a supporto dello Sportscar Championship. Le classi sono GT4 e TCR.
  • VP Racing Sportscar Challenge: gare da 45 minuti, singolo pilota, LMP3 e GT4 insieme in pista.
  • Mazda MX-5 Cup: monomarca dedicato alle leggendarie Miata.
L’attenzione ai clienti amatori e ai team di professionisti, l’apertura verso i campionati e-sports, la passione per le corse: SRO è un mondo affascinante, tutto da scoprire – Photo: GT3, Race, Start | SRO / TWENTY-ONE CREATION – Jules Benichou

SRO – Stephane Ratel Organisation: l’impero delle GT

Società belga che dal 1994 promuove i regolamenti e i campionati GT. Ha inventato e regolato assieme alla FIA e all’ACO i gruppi GT1 (1990), GT1 (2000), GT2 (poi nota come GTE in ACO dal 2011), GT3 (2005), GT4, e GT2 (2018). Di nota il fatto che questa organizzazione si identifichi tuttora nella personalità del fondatore Stephane Ratel, che a quasi 60 anni tutt’ora corre negli stessi campionati che ha creato.La classe GT3 è indubbiamente il successo più duraturo dell’organizzazione, e è al centro dei suoi campionati. Dopo l’acquisto del marchio World Challenge, ha rinominato i suoi campionati come GT World Challenge <continente> powered by <sponsor>. La sua gara di punta è la 24 ore di Spa.

La SRO punta da una parte ad attrarre squadre di professionisti supportate dalle case, dall’altra ad avere una piramide pienamente accessibile ai giovani e ai piloti amatori.

La SRO è inoltre leader nei sistemi di Balance of Performance, fruttando molti guadagni dalle license del suo sistema di BoP impiegato in molti campionati.

guida endurance classi campionati GT3 Hypercar

    • Intercontinental GT Challenge: il campionato mondiale SRO, è in realtà un miscuglio dei 5 principali eventi Endurance dei campionati GT3 pervenuti sotto l’egida dell’organizzazione, ovvero la 24 ore di Spa, la 12 ore di Bathurst, la 12 ore del Golfo, la 9 ore di Kyalami e la 8 ore di Indianapolis. Non è un campionato coerente quanto il WEC o l’IMSA.
    • GT World Challenge Europe: erede di numerosi campionati come il FIA GT, il FIA GT3 European Series, e rinominato dalla Blancpain GT Series, è il primo campionato europeo GT3. Prevede 10 appuntamenti, 5 nella Endurance Series, con gare da 3 e 6 ore oltre a Spa, e 5 weekend nella Sprint Series, con due gare da un’ora. Protagonista la classe GT3, con diverse divisioni sulla base dei piloti: Overall, Silver, Gold Cup, Pro-AM, Bronze Cup.
    • GT World Challenge America: la serie statunitense, con gare generalmente da 90 minuti. Non ha tante squadre professioniste quante la serie europea.
    • GT World Challenge Asia: si svolge primariamente in Giappone, con gare da 60 minuti.
    • GT World Challenge Australia
    • GT4 European Series
    • GT2 European Series
    • British GT, in collaborazione con Motorsport UK
    • FFSA GT in collaborazione con il club automobilistico francese.
    • GT4 Italy

Negli ultimi anni SRO si è aperta anche agli Esports, mediante la sua piattaforma ufficiale Assetto Corsa Competizione.

Nel 2023 il DTM sarà il principale campionato ADAC – Foto: Gruppe C Photography

ADAC e NLS: dal DTM al Nordschleife Endurance classi campionati organizzatori

Il club automobilistico tedesco è molto rilevante, vista la possenza del mercato GT3 tedesco e dei suoi 4 costruttori, Audi, Porsche, BMW e Mercedes. Nel 2023 ADAC ha acquisito anche il DTM, proseguendolo come campionato GT3. ADAC impiega il BoP SROe le gomme Pirelli in tutte le sue serie nazionali.

  • DTM. il campionato turismo tedesco masters, ha una storia trentennale in cui in realtà è stato soprattutto un campionato di silhoutte, riprendendo l’Interserie tedesca. Dopo il crollo della Class 1 nel 2020, l’ITR passò alla classe GT3 con buoni risultati in griglia, ma per problemi finanziari hanno visto l’ITR costretta a vendere tutto all’ADAC prima di sciogliersi. Nel 2023 il DTM sarà una serie GT3 concentrata in Germania con sedici gare da un’ora e un pilota per auto.
  • ADAC GT Masters: fino al 2022 il principale campionato GT3. In questa stagione presenterà un calendario di 6 weekend e 12 gare, con almeno un pilota silver o bronze nell’equipaggio.
  • ADAC GT4
NLS 24 ore Nurburgring Endurance classi campionati organizzatori
Di sicuro il campionato con minore variabilità nei circuiti, ma quando si corre sul Nordschleife cosa si può volere di più? – Foto NLS

La NLS e la 24 ore del Nurburgring

NLS ovvero Nürburgring Langstrecken-Serie, la serie endurance del Nurburgring. Consiste di 8 gare da 4, 6 e 12 ore sul Nurburgring Nordschleife. Le corse sono aperte a auto con prestazioni uguali o inferiori alle GT3 (con restrizioni particolari peraltro), fino a scendere alle vetture turismo e ad auto di serie preparate per la pista. Le Entry List raggiungono anche i 200 partecipanti, con non poche squadre come Manthey, Rowe e Phoenix con piloti ufficiali dei costruttori tedeschi.

[Calendario]

A differenza delle altre serie ADAC il BoP è proprietario, e, caratteristica unica in Europa, c’è la guerra delle gomme tra vari gommisti come Michelin, Falken e Goodyear. Un’altra caratteristica è che sul Nordschleife non si usano le Safety car, ma soltanto un sistema di slow zone noto come Code 60: il settore dell’incidente ha un limite di velocità massimo di 60 km/h.

24 ore del Nurburgring: la 24 ore di del Nurburgring si tiene dal 1970, con lo stesso format e le stesse classi della NLS, ma è fuori dal campionato e ha una sua gara di qualificazione a parte. Nel 2023 si terrà il 20-21 maggio.

International GT Open

Nato da una costola del defunto campionato GT Spagnolo e organizzato dalla GT Sport Organización, il GT Open è una serie GT3 europea, con un calendario europeo che nel 2023 consta di 7 eventi in piste come Portimao, Barcellona, Monza e Spa. Adotta un formato sprint con gare di 70/60 minuti e due piloti per vettura, e rispetto al GT World Challenge vede la presenza sopratutto di squadre miste di professionisti e amatori.

Super GT Fuji
Velocità, strategia, Giappone: il Super GT è una delle serie più insolite e interessanti del mondo – Immagini Super GT

Super GT: le sportscar del Sol Levante

Il Super GT, organizzato dalla GT Association, è il principale campionato automobilistico giapponese.  Caratteristica del campionato è la guerra tra i gommisti, con Bridgestone, Michelin, Yokohama e Dunlop. Le gare sono da 300 km o 450 km, con uno o due rifornimenti e due piloti. La classe maggiore è la GT500, con regolamento Class 1 e Toyota, Nissan e Honda in campo con le loro squadre. La GT300 vede invece in campo vetture GT3, affiancate dalle JAF-GT e dalle vetture silhoutte “Mother Chassis”, con un telaio standard. In GT300 troviamo anche innovazioni come i sistemi ibridi.

Endurance classi campionati organizzatori 24H Series
Immagini 24H Series Endurance classi campionati organizzatori

Creventic – 24H SERIES

L’organizzatore olandese, fondato nel 2005, è “costruito dagli amatori, per gli amatori”: la 24H series è una serie mondiale di gare endurance al Mugello, Spa, Monza, Estoril, Dubai, Abu Dhabi. Le vetture ammesse spaziano dalle GT3 alle Turismo, con un approccio “vieni con ciò che hai” simile alla NLS. Un ambiente con poche pressioni, ideale per introdurre i piloti amatori all’endurance e allenare le squadre. La gara più importante in calendario è la 24 ore di Dubai, a inizio gennaio. Tra le bizzarrie di questo campionato c’è l’impiego del Code 60 in circuiti molto più corti del Nurburgring, e quello di pompe di rifornimento simili a quelle stradali.

I campionati monomarca Endurance classi campionati organizzatori

Una parte importante dell’ecosistema Endurance è composta dai campionati monomarca di Porsche, Ferrari e Lamborghini, e più recentemente anche Audi e McLaren, che rappresentano un punto d’inizio per piloti amatori e professionisti. Le Porsche Carrera Cup nazionali (Germania, Francia, Italia, Nord America, Benelux) e la Supercup sono in particolare fonte costante di nuovi piloti GT3, spesso promossi a piloti ufficiali, e non solo da Porsche. Il Lamborghini Supertrofeo e il Ferrari Challenge, pur aprendosi ai professionisti, sono nettamente più rivolti verso (ricchi) clienti.

Le monomarca, racchiuse nella sigla GTC o GT Cup, sono spesso inserite in altri campionati, dal NLS al GT Italiano passando per le corse Creventic.

Potevamo chiudere con le Supercars australiane o il GT Italiano, ma i prototipi dell’Endurance Brasil sono troppo divertenti – Immagini Endurance Brasil

I campionati nazionali Endurance classi campionati organizzatori

C’è comunque molta vita nei campionati nazionali, dal GT Italiano, passando per il Super Taikyu giapponese per arrivare all’Endurance Brasil. Se i costi di accesso al WEC, all’ELMS, al GT World Challenge e al DTM sono bassi e abbordabili, i campionati nazionali spesso non hanno un biglietto da comprare.

Discorso a parte va fatto per le V8 Supercars australiane, in teoria auto da turismo, in pratica auto silhoutte con prestazioni da GT3 e piloti molto interessanti, campioni come Scott McLaughlin, SHane Van Gisbergen e Jamie Whincup hanno mostrato di essere piloti di livello mondiale. Le gare comprendono circuiti permanenti e cittadini, e la gara di punta è l’unica vera Endurance, la 1000 km di Bathurst.

Nella seconda parte di questa guida ci occuperemo di due argomenti spinosi, il Balance of Performance e i Driver Ranking.

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