Una Petit Le Mans segnata da incidenti, colpi di scena e falò vede l’inatteso trionfo della Acura di Meyer Shank Racing, con Cadillac che conquista il titolo piloti IMSA con Sims e Derani
La seconda metà della Petit Le Mans non è stata da meno della prima, con numerosi incidenti e colpi di scena che hanno influenzato una tesa lotta per il titolo IMSA.
Le Cadillac #01 Ganassi di DIxon/Van der Zande/Bourdais e #31 Action Express di Alexander Sims, Pipo Derani e Jack Aitken hanno controllato gran parte della seconda metà di gara, con Acura e Porsche che hanno reagito solo con il calare delle temperature e la notte.
Aitken e Alburquerque si sono sfidati con due ore alla fine per il titolo e anche per il secondo posto a Road Atlanta, una sfida vinta dal pilota Cadillac dopo un errore del portoghese, ma non era certamente destinata a finire qui: dopo l’ennesima caution Albuquerque prova a passare la #31, con al volante Derani, il brasiliano però non gli dà spazio e la Acura #10 finisce a muro.
La vittoria però va infine alla Acura #60 Meyer Shank Racing di Colin Braun, Tom Blomqvist e Helio Castroneves. Il trio si è sempre tenuto nelle posizioni di testa, ma è emerso veramente solo all’ultima sosta: sia la #60 Meyer Shank che la Cadillac #01 hanno scelto di non rifornirsi sotto caution come la #31 AXR e la Porsche #7, ma Colin Braun è stato più efficace di Van Der Zande alla ripartenza, strappandogli la vittoria.
Con il sesto posto la Cadillac #31 Action Express di Sims e Derani vince il primo titolo piloti GTP IMSA, per appena 21 punti sulla Acura #10 e 22 sulla #60, la Porsche #6 di Tandy e Jaminet, KO nella prima parte, rimane a 42 punti.

Le altre classi: vittoria per la Mercedes #79 WeatherTech in GTD-PRO, PR1 vince il titolo LMP2
Le altri quattro classi non sono state da meno, comunque. Particolarmente drammatico l’esito del titolo LMP2, con la #52 PR1 di Keating, Chatin e Quinn che vince il campionato e l’invito a Le Mans malgrado un errore di Quinn che ha fatto sfumare la vittoria, andata alla #04 Crowdstrike di Kurtz/Hanley/Siegel. In precedenza la #35 Tower era andata a muro, chiudendo le sue chance di titolo.
L’ultima gara LMP3 del WeatherTech Sportscar Championshop è stata vinta dalla #30 JR III di Dickerson/Gart/Grist.
Le gar GT sono state difficili, per via del tantissimo traffico e di una certa difficoltà nel sorpasso.
A vincere in GTD-PRO. grazie a un’efficace sosta finale sotto caution, è stata la Mercedes #79 di Gounon/Juncadella/Engel, davanti alla Porsche #9 Pfaff di Estre/Pilet/Bachler e alla Ferrari #62 Risi Competizione di Serra/Pier Guidi/Rigon. Nel finale un errore di Bortolotti alla ripartenza ha causato il ritiro della Lamborghini #63 Iron Lynx, a lungo leader.
La Lamborghini #78 FORTE vince in GTD, con Spinelli/Goikhberg/Liddy costretti a rimontare dopo un paio di pesanti penalità.
Classifica IMSA Petit Le Mans 2023
IMSA | Petit Le Mans 2023 – Dopo 4 ore: Porsche al comando, titolo in bilico
Quinta ora
L’ora si apre con un grosso incidente per Barnicoat: perde brevemente il controllo della sua Lexus, che era in testa in GTD-PRO, e lo splitter si incunea nell’erba distruggendo tutto l’anteriore.
Alla ripartenza Van Der Zande guida su Newgarden, Tincknell e e Yelloly, con Chip Ganassi che è riuscita a saltare la Porsche #7.
È uno stint molto difficile per la Porsche #7, che perde la posizione sulla BMW #25 e la Porsche #59 di Jani.
Leader dopo 5/10 ore:
⬛️Cadillac #01 Ganassi
🟦#04 Crowdstrike
🟧#13 AWA
🟥Corvette #3
🟩Mercedes #57 Winward
Sesta ora
Dopo nemmeno dieci minuti dall’inizio dell’ora la Corvette #3 si ferma bruscamente a bordo pista: è la fine di un’era con Milner costretto al ritiro della C8.R all’ultima corsa in America. A tradire, la #3, che era in testa, un problema al motore, si erano già visti problemi idraulici in precedenza.
Durante le soste ai box la Cadillac #01 Ganassi rientra in testa con Dixon, davanti alla #31 AXR di Aitken e alla Acura #10 di Taylor, mentre le BMW sono rimaste in 8F e 9ª posizione, dietro alla Acura #50, e alle Porsche #7, #5 e #59. Sulla #5 JDC Miller c’è ora per la prima volta Jenson Button.
In GTD-PRO invece la Mercedes #79 WeatherTech di Juncadella è davanti alla Lamborghini #63 di Perera, con la Ferrari #62 Risi che è rientrata quarta. Al comando in GTD c’è la Porsche #16 Wright di Heylen.
Tutti spingono moltissimo in questo stint, su gomme nuove, con Aitken che rimane incollato a Dixon, così come Taylor, mentre Blomqvist e soprattutto Newgarden rimangono staccati. In GTD-PRO però Perera riesce a passare Juncadella portandosi per la prima volta in testa alla sua classe, dopo una gara segnata da una penalità per la Lamborghini #63 Iron Lynx.
L’ora si chiude con un incidente tra la #023 Triarsi e la #38 Performance Tech, la LMP3 rimane danneggiata a bordo pista prima di ripartire ed è full course Yellow.
Leader dopo 6/10 ore:
⬛️Cadillac #01 Ganassi
🟦#04 Crowdstrike
🟧#13 AWA
🟥Lamborghini #63
🟩Porsche #16 Wright
Settima ora
Durante le soste la Acura #10 Andretti rientra con Delatraz davanti alle Cadillac di Dixon e Aitken, che hanno rabboccato l’olio. In GTD-PRO la Porsche #9 Pfaff è ora davanti poichè si era fermata poco prima della FCY.
Jordan Pepper però si riprende poco dopo la prima posizione in GTD-PRO, allungando poi fino a 12 secondi il vantaggio della Lamborghini #63 Iron Lynx.
Delatraz e Dixon lottano nel traffico , prendendo anche dei grossi rischi, ma la sfida rimane un nulla di fatto. Le due auto fin dalla quinta ora sono su due strategie non sincronizzate.
Ci sono altri due incidenti, ma non causano caution: la Porsche #6, rientrata in pista dopo un’ora di riparazioni, è costretta al ritiro dopo una foratura esplosiva, mentre la #11 Tower di Jensen va fuori pista e a muro, chiudendo le chance di vittoria del titolo per Thomas.
Leader dopo 7/10 ore:
⬛️Cadillac #01 Ganassi
🟦#04 Crowdstrike
🟧#13 AWA
🟥Lamborghini #63
🟩Mercedes #32 Korthoff
Ottava ora
Dopo le soste in GTP la Cadillac #01 Ganassi resta al comando, ora con Bourdais, mentre Delatraz è dietro alla Acura #60 di Blomqvist, che però subito supera per la terza posizione.
Ci sono segnali di risveglio in casa Porsche, con Campbell sulla #7 che supera Van Der Linde per la quarta posizione, e poi supera anche la Acura #60 di Blomqvist.
Il lungo (70 minuti) periodo di bandiera verde viene interrotto dal contatto tra la Ferrari #61 AF Corse di Molina e la Aston #44 di Lally, la Aston resta nella ghiaia ed è caution, ma non subito.
Mentre tutti si precipitano ai pit, Campbell resta in pista, una scelta discutibile visto che la Porsche #7 rientra poi 6ª fermandosi sotto FCY, mentre Bourdais sulla #01 Ganassi rimane in testa davanti alla Cadillac #31, alla Acura #10 e alla #60.
Si riparte con 2 ore e 20 minuti alla fine. Bourdais cerca di aprire un gap, e ci riesce almeno su Aitken, Campbell perde tempo dietro a Van Der Linde, poi però riesce a superare sia la BMW che la Acura #60 di Blomqvist.
Leader dopo 8/10 ore:
⬛️Cadillac #01 Ganassi
🟦#52 PR1
🟧#30 JR III
🟥Lamborghini #63 Iron lynx
🟩Mercedes #32 Korthoff
Nona ora
Aitken perde la seconda posizione a vantaggio di Albuquerque sulla Acura #10, una mossa importante per il titolo piloti, visto che la Acura #10 torna davanti.
In GTD-Pro Estre sulla Porsche #9 Pfaff rientra davanti a Mirko Bortolotti sulla #63 Iron Lynx, con una sosta decisamente più corta,
Albuquerque intanto commette un errore in uscita dalla chicane, Aitken ne approfitta e torna secondo (e in testa al campionato).
Dopo le soste non cambia molto, Van Der Zande, Derani, Albuquerque, Campbell e De Philippi andranno fino alla fine. In LMP2 la #52 PR1 perde la prima posizione a vantaggio della #04 Crowdstrike, a causa di questa uscita di Quinn su gomme fredde.
Con un’ora e 24 minuti alla fine si ferma a bordo pista la Acura #66 Gradient di Legge, per recuperarla abbiamo un’altra caution.
Non si fermano i primi in GTP, che si erano appena fermati, ma si fermano la #5, la #60 e la #59.
In GTD e GTD-PRO la Mercedes #79 Proton di Juncadella riemerge davanti alla Porsche #9 Pfaff di Estre, seguita dalla Lamborghini #78 FORTE, la Porsche #16 Wright, la #80 AO Racing, infine la Lamborghini #63 Iron Lynx.
Si riparte con 70 minuti alla fine, ma dura poco. Sul finire dell’ora c’è infatti un tentativo di sorpasso di Albuquerque su Derani, la Cadillac sembra spingere fuori in curva 1 la Acura #10, che finisce a muro e causa un’altra FCY. È la fine dei sogni di titolo per WRT Andretti.
Leader dopo 9/10 ore:
⬛️Cadillac #01 Ganassi
🟦#18 ERA Motorsport
🟧#74 Riley
🟥Mercedes #79 WeatherTech
🟩Lamborghini #78 FORTE
Ultima ora IMSA Petit Le mans
Sotto caution si fermano tutti in GTP, salvo proprio la Cadillac #01 Ganassi, la #60 MSR e la Proton #59, in un clamoroso azzardo.
Si riparte con mezz’ora al termine, subito Colin Braun attacca e supera Van Der Zande, mentre Derani prende Farfus. Derani quindi impegna e infine supera De Philippi, mentre Campbell prende Rockenfeller.
La #18 ERA di Rasmussen però si gira e rimane ferma in pista, giunge quindi la 15ª full Course Yellow.
Mancano solo cinque minuti quando sventola ancora la bandiera verde, Braun parte benino, ma subito dopo scoppia il caos nel gruppo GT, con Bortolotti autore di un primo contatto, e poi la Porsche #16 Wright che prende fuoco, chiudendo definitivamente questa gara dopo 397 giri e 13 caution.
Rimani sempre aggiornato sul mondo Endurance entrando nel canale Telegram specifico.
Seguici sui social: Telegram – TikTok – Instagram – Facebook – Twitter
Copertina: Michelin Motorsport USA