La 24 ore di Daytona 2024 si è chiusa in anticipo dopo l’esposizione anticipata della bandiera a scacchi: la spiegazione ufficiale dell’IMSA
La 24 ore di Daytona, che ha visto il trionfo della Porsche 963 #7 schierata da Porsche Penske Motorsport, e in GTD-PRO la vittoria della Ferrari #62 Risi Competizione, si è chiusa con un giallo legato alla bandiera a scacchi, esposta davanti ai leader mentre il tempo segnava 23:58:24,723, quindi un giro prima dello scoccare delle 24 ore. Nella scorsa giornata non sono state poche le battute sulla “23,9775 ore di Daytona”.
Ci sono molte teorie su questo evento, alcune legate all’inizio della gara, posticipato di due minuti rispetto al programma (13:42 contro 13:40), con la bandiera a scacchi esposta 14 secondi dopo lo scoccare delle 13.40 il giorno dopo.
L’IMSA (che organizza e arbitra il WeatherTech Sportscar Championship) non ha risposto ufficialmente fino alle 18 di lunedì locali, la mezzanotte italiana, con questo comunicato:
A causa di un errore in direzione gara, l’IMSA ha inavvertitamente annunciato e successivamente esposto la bandiera bianca a meno di tre minuti dalla fine della gara di domenica. Al termine del giro, l’auto GTP n° 7, in testa alla gara, ha ricevuto la bandiera a scacchi a 1 minuto e 35,277 secondi dalla fine, concludendo la gara al di sotto delle 24 ore previste per un solo giro effettivo.
In base all’articolo 49 del Regolamento sportivo IMSA 2024 e del Regolamento supplementare standard, se la bandiera a scacchi viene esposta inavvertitamente o in altro modo prima che la vettura di testa completi il numero di giri previsto o prima che sia stato completato il tempo prescritto, la gara si considera comunque conclusa quando viene esposta la bandiera.
Un episodio simile anche in F1 nel 2018 e nel 2014
La spiegazione data dall’IMSA è coerente con i regolamenti internazionali: la bandiera a scacchi è il segnale universale che la sessione in pista è finita, e le auto devono tornare in pit lane nel giro successivo. La confusione dovuta all’esposizione della bandiera bianca (ovvero ultimo giro di gara) con un giro d’anticipo, ha portato però i piloti a spingere anche dopo la bandiera a scacchi, creando una situazione di rischio.
Non sono però cambiati i risultati, con Felipe Nasr che è riuscito a mantenere la posizione sulla Cadillac #31 di Tom Blomqvist, mentre Daniel Morad ha tenuto testa a Miguel Molina in GTD. Considerando alcune edizioni della 24 ore di Le Mans come il 2016, con il clamoroso guasto della Toyota #5 sul traguardo del penultimo giro, mentre era in testa, o anche il 2022 con la rottura della WRT #41, o infine i frequenti incidenti nelle lotte all’ultimo giro in IMSA, non sarebbe stato strano se il risultato sportivo fosse stato alterato.
In passato anche in F1 sono successi episodi simili, nel Gran Premio della Cina 2014 e nel GP del Canada 2018. In questi casi la gara si ritiene conclusa il giro precedente quello l’esposizione della bandiera a scacchi anticipata, accorciando la gara di un ulteriore giro, secondo il regolamento FIA.
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Copertina: Immagini Porsche Newsroom