Ferrari e Risi Competizione dominano con la 296 GT3 in GTD-PRO: le dichiarazioni dopo la vittoria alla 24 ore di Daytona 2024
Ferrari trionfa in GTD-PRO alla 24 ore di Daytona: la 296 GT3 #62 di Risi Competizione ha tagliato per prima il traguardo nella classe riservata alle GT3 senza limiti sull’equipaggio, mentre in GTD le Ferrari di AF Corse, Conquest Racing e Triarsi Competizione hanno chiuso dal 2° al 4° posto, con la #47 CETILAR Racing decima in classe.
La #62 affidata al quartetto di piloti ufficiali Davide Rigon, Daniel Serra, Alessandro Pier Guidi e James Calado ha affrontato una gara a eliminazione: dei tredici al via, solo otto hanno visto la bandiera a scacchi, e tra questi solo Risi Competizione è rimasta nel giro di testa alla fine.
Risi Competizione ingiocabile a Daytona
La #62, che scattava dodicesima nel gruppone GTD-PRO/GTD, ha recuperato facilmente nelle fasi iniziali, giungendo al primo posto dopo 17 giri, salvo soffrire un problema al rifornimento, con un principio d’incendio dovuto a una fuoriuscita di carburante, durante la quinta ora. I danni sono stati lievi e riparabili, e malgrado la perdita di un giro, la #62 ha recuperato sfruttando le Full Course Yellow durante la notte e il gran passo della 296, chiudendo in testa allo scadere delle 12 ore.
Sostituiti i freni anteriori sotto caution con 11 ore alla fine, la #62 ha rimontato giro dopo giro sulle Corvette e la BMW #1 Paul Miller Racing al comando della classe, rimaste ormai le sole rivali nel giro di testa. Con 4 ore e mezzo alla fine, dopo aver cambiato anche i freni posteriori sotto caution, James Calado ha sorpassato la BMW guidata da Paul Verhagen, la mossa decisiva per la vittoria in GTD-PRO.
IMSA | 24 ore di Daytona 2024 – Risultati finali: trionfo per Porsche in GTP, dominio Ferrari in GTD-Pro
Malgrado la lotta sul filo dei giri veloci tra Alessandro Pier Guidi e Sheldon Van Der Linde nello stint successivo, Paul Miller Racing non ha avuto modo di ribattere, complice un problema ai freni con 2 ore alla fine che li ha relegati a un amaro terzo posto. Il passo della #62 negli ultimi stint con Daniel Serra era tale da doppiare la Porsche #77 AO Racing, giunta seconda, e staccare di 30 secondi tutto il gruppo GT3 nell’ultima ripartenza con 32 minuti alla fine, con l’eccezione della Mercedes #57 Winward e della Ferrari #21 AF Corse, in lotta per la vittoria GTD.
Per Giuseppe Risi, proprietario del team texano e partner storico di Ferrari in IMSA, questa è la prima vittoria con una Ferrari alla 24 ore di Daytona, per il Cavallino invece questa è la diciassettesima vittoria in classe, la prima dopo 10 anni di digiuno, dopo quella della Ferrari #5 Level 5 Motorsports in GTD nel 2014. Ferrari inoltre vanta cinque vittorie assolute, l’ultima nel 1998, la più famosa quella in parata del 1967 con una tripletta.
La nuova Ferrari 296 GT3 invece conquista la seconda vittoria in una 24 ore in meno di un anno dopo il clamoroso exploit di Frikadelli Racing alla 24h del Nurburgring 2023. Anche qui è stata cruciale un’esecuzione gara quasi perfetta, coadiuvata dal miglior passo gara della categoria, che ha reso infine ingiocabile la #62 per i rivali.
GTD: doppio podio a Daytona
Le quattro Ferrari 296 GT3 schierate in GTD sono state tra le auto più competitive nella mischia della GTD, anche se alla fine è mancato il guizzo decisivo per prendere la Mercedes #57 Winward, dominatrice delle ultime ore, sebben Miguel Molina, al volante della #21 AF Corse (Molina/Mann/Heriau/Cozzolino), abbia dato il massimo per riprendere Daniel Morad dopo la ripartenza finale.
Chiude sul podio anche la #34 Conquest Racing (Balzan/Costa/Franco/Sbirrazuoli), che ha illuminato spesso il monitor dei tempi, così come la #023 Triarsi Competizione (Rovera/Triarsi/Scardina/Agostini), leader in mattinata, e poi giunta a un decimo dal podio con Alessio Rovera al volante.
Per entrambe queste auto la sostituzione rapida delle clip anteriori e posteriori ha permesso di non perdere giri in gara. La #47 CETILAR Racing (Fuoco/Sernagiotto/Lacorte/Cheever) era stata in testa nelle prime fasi della corsa, ma in seguito a un contatto subito il team è dovuto intervenire sulle sospensioni, perdendo alcuni giri e chiudendo 10a in classe.