Le qualifiche della 24 Ore di Daytona, nella prima gara stagionale dell’IMSA, hanno dato lustro alle Ford Mustang GT3, dopo le difficoltà degli esordi, grazie ad una prestazione di massimo rilievo
Le qualifiche della 24 Ore di Daytona hanno messo le Ford Mustang GT3 al centro del proscenio, dopo gli inizi non facili in IMSA. In GTD Pro, infatti, le due GT ufficiali – iscritte sotto l’egida della canadese Multimatic Motorsports – hanno conquistato tutta la prima fila dello schieramento di partenza.
Particolarmente a loro agio sul giro secco, le auto delle casa di Detroit (Michigan) hanno legittimato la pole position e la seconda posizione con distacchi notevoli nei confronti dei diretti concorrenti. Distacchi superiori ai cinque decimi. Il primato è stato appannaggio di Mike Rockenfeller, volante dell’auto numero 64, in 1’45″523. Alle sue spalle, il compagno Frederic Vervisch sulla vettura 65, in 1’45″855.
Dan Harper, sulla BMW M4 GT3 del Paul Miller Racing si è qualificato terzo. Quarto Alexander Sims, sulla Corvette Z06 GT3.R del Corvette Racing by Pratt Miller Motorsports e quinto Andrea Caldarelli sulla Lamborghini Huracan GT3 EVO. Senza dubbi, in gara il confronto sarà molto più serrato e acceso, ma aver cominciato in questo modo ha dato alla Ford un almeno un motivo minimo di soddisfazione.
I termini della soddisfazione
Delle qualifiche e in generale delle prospettive verso la gara, si è dibattuto in conferenza stampa, anche rispetto ai possibili sviluppi della competizione.
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Sulla prima partenza al palo della Ford in GTD Pro, significativo è stato il commento di Mike Rockenfeller. Non una novità assoluta per il tedesco, comunque, dato che nell’allora Grand Am aveva già ottenuto un primato nelle qualifiche, nella gara dell’ Homestead Miami Speedway (2006).
“Non ricordo quella pole position“, ha esordito il classe 1983. “Tuttavia, quest’ultima prova è stata fantastica. Proprio quello che si sarebbe voluto ottenere. Anche se in realtà la gara sarà domenica e noi tutti vogliamo vincere“.
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Sul valore della partenza al palo, ha spiegato: “Il risultato delle quialifiche non ha significato molto per la gara, ma per noi come squadra. Per la Ford, al secondo anno con la Mustang, penso che sia stato un grande risultato. Ci siamo concentrati molto su questo. Era una cosa che volevamo ottenere anche noi, anche se sappiamo che non è così importante per la 24 Ore. Vale però per il nostro team e per il nostro programma“.

In secondo luogo, oltre a ribadire la grande preparazione, ha aggiunto: “La macchina è stata fantastica da guidare, come potete immaginare, per fare quei giri. Credo che la grande differenza sia stata, non so perché nessuno l’abbia fatto, ma io ho avuto una sorta di impregnazione termica“.
E ancora, a tal proposito: “Sono rientrato ai box subito dopo il mio giro d’uscita e ho aspettato che le temperature prendessero lo pneumatico. Era talmente freddo, che mi ha dato molto più aderenza. Da qui, ho ritenuto che sia stata una buona decisione e che abbia funzionato. Dal mio punto di vista è per questo che abbiamo ottenuto il primato. Ce la godremo finché non andremo a correre“.
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