BMW conquista la pole position per la 24 ore di Daytona, pole anche per Ford in GTD-PRO: i risultati delle qualifiche
Sotto un cielo plumbeo, ma che alla fine non si è schiuso, le qualifiche per la 24 ore di Daytona 2025 hanno visto la prima pole in IMSA della BMW M Hybrid V8, mentre in LMP2 festeggia United, con due auto nelle prime tre posizioni, e Ford conquista la prima fila in GTD-PRO: vediamo il resto dei risultati.
GTP: una BMW KO, l’altra in pole. Blomqvist e Bortolotti intanto vanno ai ferri corti
BMW festeggia la prima pole, dopo una settimana fin qui vissuta nei piani alti della classifica, ma non è tutto rose e fiori per la M Hybrid V8, pur in gran crescita, con il recente debutto di un primo aggiornamento all’impianto frenante.
La sessione infatti non è iniziata benissimo: dopo neanche 5 minuti c’è subito una bandiera rossa, causata dalla BMW #25 di Van Der Linde, ferma in pista nell’International Horseshoe, con un problema apparentemente elettronico.
Il tempo però non è stato fermato nei 5 minuti che sono serviti a recuperare la #25, e il risultato è stato dei più bizzarri: una corsa a scaldare le gomme, con solo uno, forse due giri a disposizione per trovare il tempo nei 5 minuti rimasti. A complicare il tutto, un meteo tutt’altro che favorevole, con temperature attorno ai 5°C (aria) e 16°C sulla pista, l’aria di tregenda imminente e l’assenza del sole.
Tom Blomqvist è stato il primo a piazzare un giro buono, in 1:34,432, ma nel suo secondo giro si è trovato davanti Mirko Bortolotti, decisamente più lento sulla sua Lamborghini, e quindi un vero e proprio ostacolo nel secondo settore. I due si sono messi a battagliare sul banking, con la Acura #60 di Blomqvist che ha avuto la meglio alla Bus Stop, ma intanto la bandiera a scacchi era già scesa.
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Ad approfittare del tutto è stato Dries Vanthoor, che sulla BMW #24 RLL ha conquistato la pole in 1:33,895, un tempo oltre un secondo peggio del record, ma che ricorda parecchio quell’1:33,875 dellla AAA Eagle Mk3 di 32 anni fa.
“Di sicuro non è stato facile con la bandiera rossa. Rende il riscaldamento degli pneumatici un po’ più difficile per tutti. L’anno scorso è stata una gran fatica per noi, ma siamo migliorati molto. Poi si trattava solo di mettere insieme il giro e cercare di fare il meglio che potevo. Ha funzionato, per fortuna, quindi sono molto felice.
“Abbiamo lavorato sodo. È bello vedere che [le cose] stanno funzionando per tutti noi qui, e anche per [i ragazzi] in officina. Penso che tutti possano essere felici e orgogliosi di questo, ma (la pole) è una piccola ciliegina sulla torta e c’è ancora una grande cosa da fare. Questa è la gara, e può andare in qualsiasi modo”.
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Dietro di lui troviamo la Acura #93 di Nick Yelloly, a tre decimi, e poi la Porsche 963 di Nasr a quasi 4 decimi. Quindi la prima Cadillac, la #31 Action Express di Aitken a 455 milllesimi, e la Porsche #85 JDC-Miller di Bruni, che precedono proprio il beffato Blomqvist. Le due Cadillac di Wayne Taylor Racing, la #10 di Albuquerque, la #40 di Delatraz, rimangono a un secondo, e precedono la Lamborghini #63 di Bortolotti e la Porsche #6 di Campbell, che non sono scesi sotto 1’36”, non riuscendo quindi nemmeno ad attivare le gomme.
La Lamborghini #63 è stata penalizzata per l’impeding su Blomqvist, con la direzione gara che ha stabilito la responsabilità per Bortolotti. La griglia vedrà comunque la #63 in nona posizione, davanti alla Porsche #6 e alla #5 JDC-Miller, mentre ovviamente la BMW #25 scatterà ultima in classe.
LMP2: Goldburg e United segnano la pole position davanti a Keating
La lotta per la pole in LMP2 è stata quanto mai divertente, con non meno di 6 piloti che si sono alternati al comando. Alla fine però ad essere decisivi sono stati gli ultimi due giri di Daniel Goldburg sulla #22 United Autosports, un 1:38,690 seguito da un 1:38,676, che hanno battuto il riferimento (1:39″ netti) segnati da Ben Keating (#52 PR1), riportando in pole quindi la squadra americana alla 24 ore di Daytona.
Chiude in seconda fila Nick Boulle sulla United n°2, sfruttando un testacoda nel finale di PJ Hyett sulla #99 AO Racing “Spiky”, che che lo fa scivolare in sesta posizione per la perdita del suo miglior tempo, dietro alla #73 Pratt Miller di Chris Cumming e alla #11 TDS Racing di Steven Thomas, e davanti alla #88 AF Corse di Perez Conpanc, tutte auto che si sono alternate al comando nel corso della sessione.

GTD-PRO: prima fila per le Ford Mustang
Un anno dopo il difficile debutto globale, le Ford Mustang GT3 ha ottenuto la sua prima pole position di classe in IMSA con Mike Rockenfeller, che al volante della #64 ha chiuso con un tempo di 1:45.523. Il successo Ford è stato completato dal secondo posto del compagno di squadra Frederic Vervisch sulla #65, distaccato di tre decimi. Le Mustang hanno dominato le qualifiche, risultando quasi mezzo secondo più veloci della concorrenza. La top-5 è completata da Dan Harper sulla BMW M4 GT3 del team Paul Miller Racing in terza posizione, seguito da Alexander Sims sulla Corvette Z06 GT3.R del team Corvette Racing by Pratt Miller Motorsports e Andrea Caldarelli sulla Lamborghini Huracan GT3 EVO2 di Pfaff Motorsports, fin qui protagonista in quasi tutte le prove libere.
Troviamo poi a quasi un secondo la Corvette #4 di Tommy Milner, e a un secondo pieno la Porsche #77 “Rexy” di Laurin Heinrich, che precede la Corvette #91 Trackhouse di Zilisch e la Mercedes #75 di Engel. Quindi in un fazzoletto di tempo la Aston #007 Heart of Racing di Sorensen, la Mercedes #69 GetSpeed di Stolz e la Ferrari #81 DragonSpeed di Rigon, con la BMW #1 Paul Miller Racing, la #20 Proton di Preining e la Lexus #14 di Kirkwood che chiudono il gruppo.

GTD: Elliott Skeer e Wrigtht Motorsports bruciano tutti
Elliott Skeer ha conquistato la pole position di classe sulla Porsche 911 GT3 R #120 del Wright Motorsports, facendo segnare un tempo di 1:46.634, imponendosi nella parte finale della sessione. Il margine di vantaggio è stato minimo, appena 24 millesimi sulla Lamborghini #45 WTR guidata da Trent Hindman. La terza piazza è andata a Maxi Goetz sulla Mercedes #32 del team Korthoff Competition Motors, mentre Parker Thompson ha portato la Lexus RC F GT3 numero 12 del Vasser Sullivan al quarto posto.
Troviamo poi al quinto posto la Lamborghini #78 FORTE di Perera, con le Aston #19 e #27 di Hasse-Clot e Robichon, le due Ferrari Inception e Conquest Racing di Schandorff e Serra e la Porsche #83 Iron Dames di Gatting che chiudono la top-10.
Per il nuovo regolamento 2025, le vetture GTD partiranno dietro a quelle della classe GTD Pro sulla griglia di partenza.
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In copertina: Immagini BMW M Motorsport