La 24 Ore di Daytona, gara di apertura della stagione 2025 dell’IMSA, ha regalato quattro diversi vincitori, ciascuno per ogni classe, valorizzando il mezzo a disposizione
Nella 24 Ore di Daytona 2025, evento di apertura della stagione 2025 dell’IMSA, si sono confrontate quattro diverse classi, ciascuna con in dote vincitori. In GTP (e dunque nella classifica assoluta), si è confermato per il secondo anno di fila il Porsche Penske, con la 963 GTP. Segnatamente, l’auto numero 7 dell’equipaggio con Felipe Nasr, Nick Tandy e Laurens Vanthoor.
Per altro, Tandy è stato il primo pilota in assoluto ad aver primeggiato – nella classifica assoluta – nelle 24 Ore di Le Mans, Daytona, Spa-Franchorchamps e Nurburgring. In LMP2, invece, ha primeggiato l’Oreca 07 numero 8 (ottava assoluta) del Tower Motorsports, grazie a Sebastián Álvarez, Sébastien Bourdais, John Farano e Job van Uitert.
Nelle GT, la Ford – in GTD Pro – ha trasformato la pole position in vittoria. Il primato è andato alla Mustang numero 65 (partita seconda), con Christopher Mies, Dennis Olsen e Frédéric Vervisch. La numero 64, scattata prima, è arrivata terza. In GTD, vincitrice la Chevrolet Corvette numero 13 dell’AWA e l’equipaggio formato da Matt Bell, Orey Fidani, Lars Kern e Marvin Kirchhöfer.
Il livello del confronto
Daytona si è caratterizzata per tante gare nelle gare, con duelli e confronti che si sono risolti negli ultimi minuti.
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Nelle tornate conclusive, la Porsche numero 7 la Porsche numero 6 e l’Acura ARX-06 numero 60 del Meyer Shank Racing si sono persino ritrovate racchiuse in un 1″5 in lotta tra di loro.
Il tutto, considerando il traffico e i doppiati. Al volante, c’erano, rispettivamente Felipe Nasr, Matt Campbell e Tom Blomqvist. La GTP tedesca e quella nipponica erano negli ultimi minuti in lotta per il secondo posto. Tant’è che – con poco più di quattro minuti rimasti – quando Blomqvist ha passato Campbell, è sfumata la doppietta per la Porsche.

In GTD Pro, per lo stint finale, sulla Ford numero 65 c’era Olsen, a gestire Alexander Sims sulla Chevrolet Corvette e Sebastian Priaulx sulla Mustang numero 64. Un primo e terzo posto, per la vettura della casa di Detroit, sono stati certamente un buon riscontro. A maggior ragione, a fronte delle difficoltà dello scorso anno.

Fermo restando il valore dell’Oreca, monopolista in LMP2, tra le GT ottima è stata anche la Chevrolet Corvette. D’altronde un secondo posto (in GTD Pro) e la vittoria in GTD hanno aperto con grande vigore l’annata.
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Copertina: Official Porsche Motorsport Website Credits