Vedremo mai una Ferrari 499P in IMSA e alla 24 ore di Daytona? Giuseppe Risi lascia la porta aperta in futuro: scopriamo cosa serve per arrivarci
La Ferrari 296 GT3 di Risi Competizione ha vinto in GTD-PRO alla 24 ore di Daytona, un successo di classe che mancava alla Ferrari da ben 10 anni, e con la nuova 499P presente in Hypercar nel WEC, e già vittoriosa alla 24 ore di Le Mans, in molti si chiedono se e quando ci sarà mai lo sbarco del Cavallino anche in IMSA.
Dal punto di vista regolamentare, la convergenza LMH-LMDh è avvenuta prima con l’inclusione della LMDh nella classe Hypercar, e poi dal 2022 l’IMSA ha accettato le LMH, con telai e ibrido proprietari, anche nel suo WeatherTech Sportscar Championship. Per i prototipi LMH è necessaria una riomologazione nella galleria del vento USA WindShear, con la modifica di piccoli dettagli aerodinamici per rientrare al meglio nella finestra di prestazione, mentre le Hypercar WEC sono omologate nel wind tunnel Sauber. La prima LMH nell’IMSA sarà nel 2025 la Aston Martin Valkyrie, schierata da The Heart of Racing, primo finanziatore del progetto.
Ferrari ha nel frattempo approntato, assieme ad AF Corse, il primo programma non ufficiale per la 499P: la #83 AF Corse correrà nel WEC con al volante Robert Kubica e i piloti ufficiali GT Robert Shwartzman e Yifei Ye. Si ritiene che la terza 499P, che sarà gestita e preparata nella stessa fabbrica delle auto ufficiali, sia finanziata da un gruppo di sponsor importanti, tra cui Orlen, da sempre al fianco del polacco nel motorsport, e il concessionario Ferrari di Parigi Charles Pozzi, tra i più grandi al mondo.
Giuseppe Risi: “lasciare due anni a Ferrari per lavorare sulla macchina”
Intervistato da IMSA Radio durante la 24 ore di Daytona, Giuseppe Risi, ha lasciato uno spiraglio per rivedere un programma IMSA del Cavallino:
“La 499 è un veicolo molto complesso. Come privato si può fare [il programma], ma richiede un notevole impegno finanziario per realizzarlo.”
L’intervistatore Brian Till ha poi spostato l’attenzione sull’aspetto tecnico, l’adattamento alle norme IMSA, con Risi che ha spiegato come la terza 499P nel WEC possa aiutare in un programma IMSA:
“Credo che dobbiamo lasciare almeno due anni alla Ferrari per lavorare sulla macchina. E dopo che l’avranno fatto, interverremo noi, se avremo i mezzi finanziari necessari.
— Quindi è sicuro che se la Ferrari venisse qui, la macchina sarebbe gestita dalla Risi?
— “Sì, dopo due anni. In questo modo la Ferrari avrebbe a disposizione l’intera stagione nel Mondiale Endurance e risolverebbe tutti i problemi che il potenziale della vettura potrebbe avere, per poi affidarla a un privato.”
— Ho l’impressione che sia successo, ma ci sono state effettivamente discussioni concrete tra lei e la Ferrari?
—”No, non proprio, sono stato coinvolto con la Ferrari per molto tempo. Quindi molte cose sono state dette ma non dette.”
Queste dichiarazioni aprono a un futuro programma IMSA; anche se è difficile stabilire il quando e il come.
Jim France punta a far tornare Ferrari a Daytona?
Oltre alle dichiarazioni di Giuseppe Risi, c’è l’interesse diretto del grande capo della NASCAR Jim France, erede diretto della famiglia che ha fondato il più importante campionato americano, un impero economico che controlla direttamente anche l’IMSA e gran parte degli autodromi americani mediante ISC. Non va infine scordata Action Express Racing, la plurivincitrice squadra che in IMSA schiera una Cadillac V-Series.R, seconda in questa Daytona.
Secondo l’ultimo numero di Autosprint, l’AD della NASCAR, che ha 79 anni e fin qui gode di ottima salute, avrebbe espresso il desiderio di vedere un prototipo Ferrari sul banking di Daytona prima di morire. Autosprint ha svelato i contatti tra la Ferrari Attività Sportive GT di Antonello Coletta e la famiglia France mediante un intermediario di eccellenza, l’ex pilota di F1 e IndyCar Eddie Cheever Senior, avvenuti nel corso del weekend a Daytona.
Per AF Corse una nuova fabbrica dedicata alla 499P 24 ore di Daytona IMSA
La Ferrari 499P ha richiesto investimenti importanti per AF Corse. I prototipi ibridi sono assemblati e mantenuti tra una gara e l’altra in una fabbrica separata a fianco della storica sede di Piacenza (che potete notare nel loro sito), costruita a grande velocità nel corso del 2022, un investimento importante avvenuto dopo la scelta del team di Amato Ferrari come Racing Partner Ferrari per antonomasia.
La preparazione di un prototipo così complesso, e specialmente di un ibrido proprietario ad alto voltaggio, richiede strutture ad hoc, in accordo con il costruttore, e talvolta non basta. Nel 2017 ad esempio il Team Penske si è visto rifiutare una proposta per schierare l’Audi R18 in forma aggiornata nel WEC dopo l’addio di Audi Sport.
Oltre a Risi Competizione, in America opera dal 2022 AF Corse USA, con una sua nuova sede nelle vicinanze del circuito The Concours Club, pensato per i clienti del Ferrari Challenge e i programmi GT americani.
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Copertina: Immagini PaddockNews24