Pipo Derani ha conquistato la pole position a Daytona, demolendo i record precedenti dell’IMSA, grazie alle condizioni della pista ma soprattutto alla maggiore conoscenza delle LMDh
La Cadillac V-Series.R LMDh numero 31, iscritta dal Whelen Engineering Racing, partirà in pole position nella prossima 24 Ore di Daytona – prima gara IMSA del 2024 – grazie al grande giro di Pipo Derani. Il brasiliano ha fermato il cronometro sull’1’32″656 (a 138,32 mph), stabilendo il nuovo record assoluto nelle qualifiche.
Alle spalle della GTP numero 31 (sulla quale si alterneranno anche Jack Aitken e Tom Blomqvist), si è classificata la V-Series.R #01. Derani ha migliorato di oltre un secondo la precedente miglior prestazione, stabilita da Olivier Jarvis, nel 2019, sulla Mazda RT24-P DPi.
Al netto delle ottimali condizioni del tracciato della Florida – con un cielo senza nuvole e il vento teso da Est – la variabile fondamentale della giornata, come rimarcato dallo stesso polesitter, è sorta dalle conoscenze acquisite, in un anno di gare con le vetture GTP. I dati raccolti, utilizzati per la messa a punto, hanno reso più performanti i prototipi rispetto al 2023.
Le parole di Derani
Parlando con RACER, Derani si è soffermato sui meriti della Cadillac. “Credo che molto sia stato dovuto alla nostra comprensione della vettura“, ha dichiarato l’atleta di San Paolo.
Nello specifico, poi, ha aggiunto: “Penso che ovviamente le condizioni siano d’aiuto. Come al solito, in questo periodo dell’anno è piuttosto freddo a Daytona, quindi più o meno ci sono state le condizioni perfette per le qualifiche. In generale, però, ritengo che tutti siano molto più integrati con i loro strumenti e con il modo in cui estrarre il tempo sul giro da una macchina così difficile. Direi che, almeno per quanto ci riguarda, siamo una squadra molto più abile con l’elettronica e con la complessità della vettura da corsa ibrida rispetto a dodici mesi fa“.
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Per arrivare alla pole position è stato necessario lavorare su ogni dettaglio. Nel confronto ‘interno’ alla Cadillac, le differenze sono state minime, per quanto alla fine decisive.
Per questo, il due volte vincitore della categoria ha voluto sottolineare il cambio di passo rispetto al 2023. “Penso che stiamo lavorando nella giusta direzione“, ha detto il portacolori del Whelen Engineering Racing. “L’anno scorso eravamo vicini alla pole position, ma non l’abbiamo conquistata. Alla fine siamo tutti lì. La stessa Porsche era all’incirca a un decimo dal primo posto. Contano gli aspetti minimi. Alla fine della giornata, si tratta di trovare quei piccoli dettagli per abbassare i tempi e noi siamo riusciti nell’operazione“.
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Copertina: Michael Levitt/Motorsport Images/RACER Credits