Proton Racing e United Autosports chiudono al comando nell’ultima giornata dei test ROAR before the Rolex 24 a Daytona, dominata dalla pioggia
La pioggia rovina l’ultima giornata del ROAR before the Rolex 24 a Daytona, un’intensa cella temporalesca ha infatti imposto di rivedere tutta la giornata, che si è svolta alla fine regolarmente, dopo parecchi ritardi.
La sesta e ultima sessione di test completa ha preso il via con oltre 2 ore e mezzo di ritardo sulla tabella dei tempi iniziale, e le condizioni seppur sensibilmente migliori rispetto alla mattinata, sono rimaste tutt’altro che perfette, con il ritorno a sprazzi della pioggia e non poche interruzioni, tra cui, in un caso, per molteplici testacoda in punti diversi della pista. A differenza di ieri però non c’è stato nessun incidente serio.
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Malgrado tutto non è stata una sessione totalmente inutile, quantomeno per prendere confidenza con la pista bagnata, sebbene alla fine solo due terzi della griglia abbiano segnato almeno un giro cronometrato. Tra le auto rimaste ai box troviamo ad esempio entrambe le Porsche Penske, la Lamborghini Pfaff Motorsports, le due Lexus e le due Ford ufficiali.
A guidare la sessione è stata invece la Porsche #5 Proton, con il miglior tempo di Neel Jani, un 1:45,433, circa 9 secondi sopra i tempi sull’asciutto. Jani precede Bruni sulla Porsche #85 JDC-Miller di 4 decimi, troviamo poi Aitken (Cadillac #31) e Sheldon Van Der Linde (BMW #25) a 8 decimi, e Colin Braun (Acura #60 a 9 decimi).
In LMP2 Paul Di Resta (United #22) ha segnato il miglior tempo in 1:49,870, precedendo Mikkel Jensen (#11 TDS Racing) di ben 6 decimi, poi troviamo Ben Hanley (#2 United) a 9 decimi.
La Ferrari #70 Inception Racing guida il gruppo GT3 in 1:57,033 con Millroy, che precede la Lamborghini #78 FORTE, la Mercedes #57 Winward.Solo dopo 5 GTD troviamo la prima GTD-PRO, la Corvette #3 di Alexander Sims, in 1:57,651.
Risultati FP6
La settima e ultima sessione, riservata ai piloti bronze, ha visto una pista progressivamente sempre più asciutta, e nel finale Daniel Goldburg sulla United Autosports #22 ha segnato il miglior tempo in 1:40.613, davanti alla #04 Crowdstrike Racing di George Kurtz di 2 decimi, con Nick Boulle (#2 United) terzo a 6 decimi.
In GTD e GTD-PRO, le altre due classi con piloti Bronze, a guidare è stata la Aston #19 Van Der Steur Racing di Anthony McIntosh, in 1:48,459, davanti a Kenny Habul (Mercedes #75 75Express) di 3 decimi e alla Aston #44 Magnus Racing di 4 decimi, subito dietro troviamo le Ferrari #47 CETILAR e #50 AF Corse di Lacorte e Toledo.
La sessione ha visto solo una breve interruzione per detriti, ma nel finale, dopo la bandiera a scacchi, c’è stato un importante incidente per John Farano e la #8 Tower Motorsports in curva 2, di cui al momento non ci sono maggiori informazioni.
Risultati FP7
Il tempo di Dries Vanthoor, un 1:35.424 segnato nella seconda sessione del test, rimane il migliore dei ROAR, la pista a quanto pare è divenuta più lenta nel corso del weekend. Il miglior tempo in LMP2 è un 1:38.673 segnato da Malthe Jakobsen (#04 Crowdstrike) nella prima sessione, la stessa in cui è stato segnato il 1:47.626 di Caldarelli (Lamborghini #9 Pfaff) in GTD-PRO, mentre il 1:48.036 di Franck Perera (Lamborghini #78 FORTE), il migliore in GTD, giunge nella terza sessione.
Risultati finali ROAR per classe e pilota
In copertina: foto IMSA
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