BMW e poi Porsche chiudono al comando tra le GTP, Mercedes migliora la situazione sensori sulle sue AMG, prima bandiera a scacchi a Daytona: il Sabato del ROAR
Il sabato del ROAR before the Rolex 24, il test IMSA che precede la 24 ore di Daytona, ha visto tre sessioni, tra cui l’importante sessione notturna, una delle due previste prima della gara, con BMW e poi Porsche che si sono alternati al comando in GTP, ma non mancano notizie ben più interessanti a cui fare caso, come vedremo.
Domenica dalle 15:35 scatta l’ultima giornata del ROAR, anche se le squadre potrebbero essere frustrate dall’arrivo di una forte perturbazione sul circuito, che potrebbe perfino portare alla cancellazione delle sessioni.
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KO Lynn per Daytona
Una brutta influenza ha posto fuori dai giochi Alex Lynn, pilota ufficiale Cadillac e sopratutto l’unico esperto del gruppo della #40 Wayne Taylor Racing, che vede al volante anche Jordan Taylor, Louis Deletraz e Kamui Kobayashi.
Il pilota inglese ha saltato fin qui il ROAR, e salterà anche la gara per la convalescenza, senza essere sostituito. Gli altri tre piloti hanno una notevole esperienza in IMSA, ma con altri prototipi: Taylor è al ritorno in Cadillac dopo anni in GTD-PRO con Corvette, e in passato aveva guidato la Cadillac DPi sempre con la squadra del padre, Deletraz invece ha corso la scorsa stagione con le Acura schierate sempre da WTR, mentre Kobayashi, il Team Principal Toyota, è alla sua prima corsa con una Hypercar rivale.
Mercedes aggiorna il firmware per i sensori
La prima giornata di test non è stata semplice per le Mercedes, con pochissimi giri all’attivo e spesso in fondo alle classifiche GTD e GTD-PRO.
Questa è la prima uscita in condizioni di gara con i sensori di coppia sui semiasse per le AMG GT3, che stanno patendo i problemi di integrazione con questa novità 2025 per le auto GTD IMSA.
Un aggiornamento del firmware rilasciato in tempo per la giornata di sabato ha migliorato la situazione, che non si può comunque considerare del tutto risolta secondo DailySportscar.
Le altre GT3 in pista hanno invece giià affrontato tutti i problemi di questi componenti nella scorsa stagione del WEC e dell’ELMS.
Marco Wittmann domina la sessione di sabato mattina al Roar Before the Rolex 24
Marco Wittmann ha portato il BMW M Team RLL in cima alla classifica durante la terza sessione di test del weekend al Daytona International Speedway. Al volante della BMW M Hybrid V8 #25, Wittmann ha registrato un tempo di 1:36.798, risultando il più veloce nella terza sessione di 90 minuti, pur senza superare il tempo segnato da Dries Vanthoor ieri.
Nella categoria GTP, Wittmann ha preceduto di 0,130 secondi la Acura ARX-06 #93 del Meyer Shank Racing, guidata da Renger van der Zande, che ha migliorato il suo tempo verso la fine della sessione. Al terzo posto si è classificato Matt Campbell con la Porsche 963 #6 del team Penske. Scott Dixon, al volante della Acura #60 del MSR, e Filipe Albuquerque, con la Cadillac V-Series #10 del Wayne Taylor Racing, hanno completato la top five.
Per la categoria LMP2, Felipe Fraga ha dominato con la Oreca 07 Gibson #74 del team Riley in 1:40,108, precedendo di solo qualche millesimo la Crowdstrike #04 di Jakobsen, e di due decimi la #2 United Autosports di Hanley.
Nel settore GTD, le Lamborghini Huracán GT3 EVO2 hanno primeggiato. Franck Perera, con la #78 del Forte Racing, ha ottenuto il miglior tempo in 1:48,036, seguito da Danny Formal con la Lamborghini del WTR. Nella classe GTD Pro, Andrea Caldarelli ha portato la nuova Lamborghini del Pfaff Motorsports al vertice in 1:48,221, confermando la competitività del marchio italiano.
La sessione ha subito una breve interruzione a causa di una bandiera rossa esposta 45 minuti prima della conclusione, necessaria per rimuovere un cartello dalla linea di gara alla Le Mans Chicane.
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Provata con successo la nuova procedura di Full Course Yellow IMSA ROAR Rolex 24
Inoltre, è stata testata la nuova procedura di separazione delle categorie durante le caution, introdotta da IMSA per la stagione in corso. Questo processo, durato dieci minuti, mira a migliorare la gestione delle ripartenze e la sicurezza in pista. A differenza dello scorso anno, il “class splitting”, ovvero il riordinamento tra le classi, avviene più rapidamente: inizialmente le GTP e le LMP2 si spostano sulla destra e superano le GT, solo in seguito, e in questo caso contemporaneamente, le GTP e le GTD-PRO superano rispettivamente le LMP2 e le GTD. In questo modo si dovrebbe creare un gruppo riordinato per classe in meno tempo di quanto serviva in precedenza. Inoltre le GTD-PRO non avranno mai l’ostacolo delle GTD alla ripartenza, che essendo sulla carta altrettanto veloci aveva in passato deciso alcune gare.

Van Der Linde al comando nel pomeriggio
Il dominio delle BMW M Hybrid V8 non si è interrotto neanche nella sessione pomeridiana, con la #25, guidata stavolta da Sheldon Van Der Linde, con un tempo di 1:36,196, seguito a 4 decimi dalla #24 di Dries Vanthoor.
Troviamo poi le due Porsche ufficiali, a 7 e 9 decimi rispettivamente con Jaminet e Tandy, e poi la Cadillac #40 con Jordan Taylor e la Acura #93 con Nick Yelloly quasi sullo stesso tempo di 1:37,2.
In LMP2 ritroviamo al comando la #43 Inter Europol, con Tom Dillmann che segna un 1:40,272, piazzandosi davanti al campione GTP in carica Dane Cameron, al volante della #99 AO Racing di appena 7 millesimi. La #99 AO Racing èstata riparata dopo un incidente ieri alla Bus Stop, che però oggi ha visto un grosso incidente.
La #22 United Autosports di Dan Goldburg ha infatti perso il posteriore finendo nelle barriere lato infield, ma i danni sono stati minori. L’auto è tornata regolarmente in pista per la quinta sessione.
In GTD-PRO Andrea Caldarelli ha continuato a guidare la classifica con un tempo di 1:48,049, piazzandosi davanti al miglior tempo GTD segnato da Michelle Gatting (Porsche #85 Iron Dames) in 1:48,173, con la Ferrari #021 Triarsi di Mike Skeen al terzo posto a meno di due decimi da Caldarelli.
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Laurens Vanthoor domina la sessione notturna del Roar Before the Rolex 24
La sessione notturna del Roar Before the Rolex 24, l’unica del weekend, ha visto Laurens Vanthoor al vertice della classifica dei tempi. Al volante della Porsche 963 #7, Vanthoor ha interrotto il dominio delle BMW, segnando un tempo di 1:36.271.
Philipp Eng, sulla BMW #24 ha registrato un tempo di 1:36.498, mentre Sheldon van der Linde, sulla BMW #25, ha chiuso a poco meno di mezzo secondo da Vanthoor. Tom Blomqvist, con l’Acura ARX-06 #60 del team Meyer Shank Racing, ha ottenuto il quarto posto con 1:36.890. Mirko Bortolotti, alla guida della Lamborghini SC63 #63, ha completato la top five con un tempo di 1:37.050.
Nella categoria LMP2, l’Inter Europol Competition ha primeggiato grazie a un altro pilota Porsche, António Félix da Costa, che ha registrato un tempo di 1:39.618 sulla Oreca 07 Gibson #43. Mikkel Jensen, del team TDS Racing, ha ottenuto il secondo posto con 1:39.962, mentre Callum Ilott, del Pratt Miller Motorsports, ha chiuso terzo con 1:39.981.
Le categorie GTD-Pro e GTD sono state dominate dalle Porsche. Thomas Preining, nel team Proton Competition, ha guidato la GTD Pro con un tempo di 1:48.034. Elliott Skeer, del Wright Motorsports, ha primeggiato in GTD con 1:48.140. Alessio Picariello, dell’AO Racing, e Michelle Gatting, delle Iron Dames, hanno seguito a breve distanza. Marvin Kirchhöfer, con la Chevrolet Corvette Z06 GT3.R #13 dell’AWA, è stato il più veloce tra i non-Porsche, classificandosi terzo in GTD.
La sessione è stata interrotta da una bandiera rossa causata da Tobias Lütke, che ha impattato contro le barriere di pneumatici alla curva 3 con l’Oreca del team Era Motorsport.
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VP Racing Sportscar Challenge | Gara-1: due classi dominate e un finale a sorpresa IMSA ROAR Rolex 24
La prima corsa dell’anno a Daytona si è chiusa con un finale drammatico nella terza classe, la GSX (GT4), dove la Toyota #76 BSI Racing di Steven Clemons si è ammutolita entrando nell’ultima curva sopraelevata, mentre aveva acquisito un bel vantaggio sulla n°8 RAFA Racing di Kiko Porto. IMSA ROAR Rolex 24
A vincere overall, e in LMP3 è stata invece la #30 Gebhardt di Valentino Catalano, al termine di una lotta amichevole durata per tutta la corsa con il compagno Markus Pommer. Quest’ultimo è poi stato penalizzato di 10 secondi per una falsa partenza, finendo terzo, alle spalle di Brady Golan. Il giovane di Toney Driver Development ha rimontato dal fondo della griglia, dopo aver mancato l’appuntamento con la griglia pre-gara.
In GTDX Adam Adelson sulla Porsche #24 Wright Motorsports ha dominato, infiliggendo oltre 30 secondi di distacco sul secondo. Anche qui troviamo una rimonta dal fondo, quella della Ferrari #66 di AJ Muss, che si era ritrovato tutti i tempi cancellati in qualifica per essere uscito dall’auto durante la sessione. La carica del pilota americano è durata per gran parte della corsa, mentre a dare spettacolo ci ha pensato senza dubbio il trio di Matias Perez Companc, Samantha Tan e Dave Musial. La BMW di Tan ha provato a lungo l’attacco sulla Ferrari di Perez Companc, che però è riuscito a contrattaccare, permettendo anche alla Ferrari Conquesti in livrea “Joker” di Musial di superarla.
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