La FIA introduce l’obbligo dei sensori di coppia per la GT World Cup 2025: un BoP più equo, ma a costo di escludere i team locali di Macao?
Dopo aver approvato un nuovo format di qualifica, la FIA aggiunge un’altra innovazione al regolamento tecnico della FIA GT World Cup 2025 a Macao: saranno infatti impiegati per la prima volta i sensori di coppia sui semiassi.
Questa tecnica per regolare la potenza è stata impiegata per la prima volta nel regolamento Hypercar, e poi dal 2024 anche con le LMGT3 che corrono nel WEC e in ELMS. Nel 2025 anche l’IMSA ha impiegato per la prima volta i sensori nella classe GTD.
Il circuito di Macao, con il suo tracciato atipico caratterizzato da un primo settore velocissimo e una parte centrale mista/lenta, può beneficiare molto dalla soluzione dei sensori, che consentono di creare due range di potenza, sopra e sotto una certa soglia di velocità, ottimizzando trazione e velocità massima.
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Il presidente della FIA GT Commission Lutz Leif Linden applaude alla decisione: “Sono lieto che utilizzeremo i sensori di coppia nella FIA GT World Cup a Macao quest’anno. La FIA ha preso questa decisione in consultazione con i produttori. Per noi, questo significa una maggiore equità e un migliore controllo dei valori BoP, il che è particolarmente importante in un evento così prestigioso e di alto profilo e su un circuito impegnativo come quello di Macao, dove i rettilinei ad alta velocità contrastano con curve strette e restringenti. Dopo la partecipazione estremamente competitiva dello scorso anno, questo, insieme al formato di qualificazione recentemente approvato, segna un altro passo fondamentale nella continua crescita della FIA GT World Cup.”
Il FIA Technical Circuit Sport Manager Fabrice van Ertvelde ha aggiunto: “Come sempre con le competizioni che si basano sul Balance of Performance, il nostro obiettivo come regolatori è garantire condizioni di parità per tutti i partecipanti. L’implementazione dei sensori di coppia è uno strumento molto efficace per raggiungere questo obiettivo, permettendoci di riallineare tutte le vetture molto diverse su parametri come la potenza pura ma anche sulla velocità massima, che è un fattore cruciale su una pista come il Circuito di Guia. I produttori che ci aspettiamo di vedere a Macao quest’anno hanno già familiarità con questa innovazione grazie alla loro esperienza nella classe LMGT3 del Campionato del Mondo Endurance FIA, e la decisione di utilizzare i sensori di coppia è il risultato di un dialogo che abbiamo avuto con loro.
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Addio alle squadre locali?
La FIA GT World Cup nasce in collaborazione con SRO, l’organizzazione belga che co-detiene i diritti sul gruppo GT3, ma che più volte ha ritenuto che questa non sia necessariamente la strada da seguire, e infatti non è impiegata nel GT World Challenge Europe e nelle serie nazionali seguite dal team di Stephane Ratel. I costi per ogni team sono infatti nell’ordine dei 150000-200000€, una cifra non indifferente per le squadre locali.
C’è anche un’altra problematica, quella delle auto ammesse: la Mercedes AMG GT3 è ora pienamente in grado di sfruttare i sensori nel WEC e in IMSA, ma la Audi R8 LMS, in via di dismissione ma ancora popolarissima nel mercato cinese e del Sud-Est Asiatico, non è omologata per impiegare i sensori. L’impressione è che le squadre locali siano sempre più escluse da questa gara, che con questo andazzo vedrà al via presumibilmente una ristretta elite di piloti ufficiali, rimuovendo il fascino dei piloti che pure hanno mantenuto la corsa GT in vita anche durante le restrizioni del COVID.
* In copertina: Immagini Macao Grand Prix
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