La BMW M4 GT3 #98 ROWE Racing trionfa alla 24 ore di Spa 2023 davanti alla Mercedes #88 e alla Audi #17 Phoenix: i risultati
Dopo 24 ore e 537 giri percorsi BMW conquista la 25ª vittoria alla 24 ore di Spa nella 75ª edizione della storica corsa, grazie alla M4 #98 di ROWE Racing e a Philipp Eng (ora 3 volte vincitore), a Nick Yelloly e a Marco Wittmann: vediamo i risultati.
La sintesi della gara:
- Dopo 4 ore: Lotta Audi-Porsche!
- 24 ore di Spa 2023 | Risultati dopo 8 ore: BMW passa al comando dopo il tramonto
- Risultati dopo 16 ore: la Audi #17 Phoenix, grosso incidente a Eau Rouge per le BMW!
- Dopo 22 ore: Lotta BMW-Mercedes!
Gara metodica per ROWE
La BMW #98 ROWE, partita dalla 26ª posizione dopo qualifiche difficili, ha affrontato la 24 ore di Spa nel modo più metodico e regolare, recuperando fino alla Top-10 nelle prime sei ore, evitando errori e incidenti in notturna, dove ben due BMW Pro, la #32 WRT di Weerts (in testa) e la #998 di ROWE si sono scontrate sul Kemmel causando una lunghissima Full Course Yellow (ben 2 ore di neutralizzazione per riparare le barriere). Questo incidente peraltro deriva da una cattiva comunicazione della direzione gara sembra, già pesantemente ( e forse ingiustamente criticata) a seguito dell’incidente di ieri in Formula Regional, dove proprio sul Kemmel ha perso la vita Dilano Van’t Hoff.
Infine la #98 ha spiegato le ali dopo l’alba, sfruttando un vantaggio di 30 minuti sul carburante e un’opportuna Full Course Yellow per saltare davanti alla Audi #17 Scherer Phoenix. Da lì in poi è stata tutta discesa dopo la ripartenza.
Per BMW questa è la 25ª vittoria, una in tre edizioni quindi, per Eng questa è la terza dopo il 2016 e il 2018, data dell’ultima vittoria BMW. Va notato inoltre che giusto una settimana fa Yelloly vinceva (per penalità post-gara) la prima gara della BMW M V8 Hybrid in IMSA.
Akkodis difende il titolo con onore
La Mercedes #88 Akkodis di Marciello/Boguslavskiy/Gounon ha cercato di bissare la vittoria dello scorso anno, ma non godeva di un passo irresistibile. Come la #98 hanno recuperato dalla 28ª posizione nelle prime ore, mantenendosi sempre in lotta di lì in poi. Gli stint di Marciello all’ora di pranzo sono stati determinanti per la seconda posizione, ma oggi non c’era di più. Chiude a 11 secondi dalla #98
La Audi #17 Scherer Sport Phoenix di Engstler/Thiim/Van Der Linde chiude terza, dopo aver guidato la corsa dalla 12ª ora fino alla Full Course Yellow con poco più di 6 ore alla fine. Il passo era ottimo, ma la BMW aveva un vantaggio di carburante notevole prima della FCY, che ha potuto sfruttare. Nel finale la #17 ha resistito agli attacchi della Porsche #92 EMA Manthey di Estre, che con Andlauer e Vanthoor sono stati portabandiera Porsche in questa gara.
La WRT #46 di Rossi/Martin/Farfus chiude 6ª
Dietro la Porsche #96 Rutronik di Heinrich/Olsen/Preining, una protagonista forse nascosta e a sorpresa della corsa, troviamo la BMW #46 WRT di Valentino Rossi, Augusto Farfus e Maxime Martin, con chiudono a 85 secondi in una prova piuttosto convincente.
La Audi #40 Tresor di Ricardo Feller, Mattia Drudi e Dennis Marschall è stata a lungo protagonista, specie nella prima parte di gara, ma troppe penalità per track limits hanno limitato la loro corsa nella seconda metà.
Gara torrida per le Ferrari 296 di AF Corse
Le Ferrari Pro di AF Corse sono state protagoniste, ma in seguito a un avvio promettente lo sono state in negativo.
Dopo aver conquistato la leadership nella seconda ora, la gara della #51 di Rovera/Shwatzman/Nielsen è stata problematica, con una foratura che ha compromesso subito la gara, coadiuvata da problemi tecnici che hanno infine portato al ritiro. La #71 di Fuoco/Serra/Rigon è scattata dalla 47ª posizione, riuscendo ad arrivarte in Top-10, ma senza fare ulteriori miglioramenti, e infine retrocedendo in P11 nell’ultimo quarto di gara.
Le classi minori
La McLaren #5 Optimum Motorsport di Dean Macdonald, Tom Gamble, Sam de Haas e Charlie Fagg giunge 10ª assoluta e conquista nettamente la prima posizione in Gold Cup, una gran vittoria per la McLaren 720 GT3, davanti alla #30 WRT e alla #21 Comtoyou di uno e due giri.
Partita dalla pole, la Porsche #20 Huber di Matteo Cairoli, Antares Au, James Fittje e Tim Heinemann si porta a casa il 13° posto assoluto e la vittoria in Bronze Cup, precedendo la Porsche #911 Pure Rxcing e la McLaren #93 Sky Tempesta. Heinemann, il giovanissimo che ha vinto recentemente in DTM, è anche autore del nuovo record in gara, un 2:17.087.
La Silver Cup va alla Lamborghini #85 GRT di Clemens Schmid, Glenn Van Berlo e Benjamin Hites, sulla Audi #12 Comtoyou e la #26 Sainteloc Junior. La vittoria è l’unica consolazione per Sant’Agata, in una gara che ha visto 8 su 10 Huracan EVO 2 KO per incidente (come le Iron Dames) o guasto (come la #63 Iron Lynx), mentre la K-Pax #6 è stata rallentata da un problema mentre era in top-10.
Infine la Pro-AM va alla Mercedes #75 SunEnergy1, una vittoria pazzesca con un’auto tutta nuova dopo l’incidente di giovedì che ha escluso il proprietario Kenny Habul, sostituito da Adam Osieka il TP GetSpeed, all’ultimo minuto. Sulla #75 festeggiano anche Martin Konrad e la leggenda delle Supercars australiane Chez Mostert.
Per Nicky Catsburg questa è la terza vittoria in una 24 ore in meno di due mesi, dopo quella assoluta al Nurburgring e quella in GTE-AM a Le Mans. SunEnergy1 ha vinto finora tutte le tappe dell’IGTC, tra cui la 12 ore di Bathurst in assoluta.
Classifiche
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Copertina: SRO/JULES BEAUMONT