Storie diverse per il risultato più prestigioso della loro carriera: la storia di Nicklas Nielsen, Antonio Fuoco e Miguel Molina vincitori della 24 ore di Le Mans 2024 con Ferrari
Per il trio di Miguel Molina, Antonio Fuoco e Nicklas Nielsen, i piloti vincitori della seconda 24 ore di Le Mans consecutiva per Ferrari, la loro prima vittoria in Hypercar è sogno che si realizza dopo diverse occasioni mancate, il più grande successo nelle rispettive carriere, e proprio nel più grande palcoscenico del Mondiale Endurance, al termine di una gara epica, che finirà negli annali del secondo secolo di storia del Grand Prix d’Endurance.
La Ferrari #50, che partiva dalla quarta posizione, ha preso il comando della gara nel corso del primo giro, controllando la corsa fino al primo scroscio di pioggia, dove la #83 è passata in testa. Il secondo scroscio di pioggia è il periodo più difficile, l’azzardo sulle slick non paga, mentre la #83, le Toyota e la Porsche #6 montano le wet e aprono un distacco di oltre due minuti, complici alcune slow zone a loro favore.
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La Safety Car per la pioggia, lunga 4 ore, li riporta alla fine in lotta, e il trio è stato abilissimo a portarsi da subito virtualmente al comando con la strategia giusta, e solo il problema con la mancata chiusura della porta destra quando arriva la pioggia con due ore alla fine rischia di negargli l’attesa vittoria. Il problema però diventa una soluzione, con una strategia di energy saving che li porta infine al traguardo, vincitori.

La prima vittoria della #50
Da un punto di vista storico, AF Corse e Ferrari hanno conquistato i loro principali risultati in GTE-PRO nello scorso decennio con l’auto numero 51, tra cui quattro Le Mans dal 2012 e cinque titoli piloti. Lo stesso numero, con al volante la coppia fissa fin dal 2017 Pier Guidi e Calado a cui si era affiancato Antonio Giovinazzi ha poi conquistato la prima storica vittoria della 499P un’anno fa a Le Mans.
Tuttavia l’equipaggio della #50 dall’inizio del progetto ha generalmente ottenuto risultati migliori della sorella, anche se spesso non si sono concretizzati in vittorie, come a Imola quest’anno, e a Le Mans lo scorso anno, dove erano più veloci, ma sono stati bloccati da un sasso finito in un radiatore.
Per Fuoco, Nielsen e Molina questa è indubbiamente la più grande vittoria della carriera, con il valore aggiunto di aver vinto una gara apertissima in condizioni molto difficili, con il record di nove auto nel giro di testa.
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Nicklas Nielsen | Dal Ferrari Challenge a Le Mans
L’eroe di questa 24 ore di Le Mans è senza dubbio il 27enne danese, che ha avuto il compito di gestire nelle ultime due ore sul bagnato, e soprattutto, dopo il problema con la porta di destra rimasta aperta che ha costretto a una sosta anticipata, di fare funzionare una strategia di risparmia energia estrema, con 13 giri da completare ogni stint, per due stint consecutivi, quando lo stint medio a Le Mans, senza slow zone o full course yellow, è di 12 giri. Alla fine è arrivato al traguardo con solo il 2% di energia rimasta, consumando 67 MJ al giro nell’ultimo stint, con soli 14,2 secondi di vantaggio su Josè Maria Lopez, e con il brivido di una toccatina alle curve Porsche.
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Nielsen ha avuto una carriera di prestigio nei kart, dove ha iniziato a soli 4 anni, mettendosi in mostra con 6 titoli WSK e lottando alla pari con piloti del calibro di Max Verstappen. Charles Leclerc qualche tempo fa lo ha elencato con Ben Barnicoat e Dennis Olsen (tutti peraltro presenti a questa Le Mans, Barnicoat vincitore in LMP2 PRO-AM) come uno dei tre kartisti più forti della sua generazione a non essere giunto in Formula 1.
La sua progressione nel passaggio alle auto è stata decisamente insolita, una storia con un lieto fine di quello che accade quando non si hanno le spalle coperte da sponsor e Academy nelle formule minori. Corre in ADAC Formula 4 nel 2016, con un ottavo posto e il titolo di miglior rookie, nel 2017 chiude al sesto posto con US Racing e ottiene una vittoria e quattro podi, ma a questo punto il budget finisce.

Da “super-silver” a professionista affermato Le mans Ferrari piloti vincitori
Con il sostegno finanziario di Johnny Laursen, presente in questa Le Mans sulla #155 Spirit of Race, corre e vince il Ferrari Challenge Europe 2018 con Formula Racing. Da qui inizia l’ascesa inarrestabile nei ranghi Ferrari GT: Amato Ferrari gli offre un posto in Luzich Racing, dove contribuisce come pilota silver a stravincere l’ELMS 2019 in GTE, affiancando Alessandro Pier Guidi, il contratto da ufficiale arriva a fine 2019 e poi nel WEC entra nella squadra del ricchissimo (e veloce) cliente di AF Corse, il gentleman driver François Perrodo, con cui conquista i titoli GTE-AM 2019/20 e 2021.
Con Alessio Rovera, che entra nella squadra della #83 nel 2021, Nielsen è uno dei più lampanti esempi di “super-silver” degli ultimi 10 anni, piloti con esperienza, velocità e titoli molto superiori a quelli pensati inizialmente per questa categoria di piloti, inizialmente pensata per amatori giovani e veloci, a tal punto che la FIA ha dovuto riscrivere i regolamenti per arginare il fenomeno nel 2023. Le mans Ferrari piloti vincitori
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Nel 2021 vince la sua prima 24 ore, a Spa con la Ferrari #51 Iron Lynx insieme a Come Ledogar e Alessandro Pier Guidi, e tre settimane dopo conquista la 24 ore di Le Mans in GTE-AM, dopo il podio del 2020. Dopo il titolo WEC 2022 in LMP2 PRO-AM, vinto sempre insieme a Perrodo e Alessio Rovera, Nielsen è diventato il pilota più giovane tra i sei selezionati per la 499P nel 2023. Fino allo stint finale di questa Le Mans, si è messo soprattutto in mostra per le doti di gestione gara, e infatti solitamente è il pilota che prende il via e risparmia le gomme nei primi stint.
Nielsen è il terzo pilota danese a vincere Le Mans, dopo John Nielsen, vincitore con Jaguar nel 1990, e sopratutto Mister Le Mans, Tom Kristensen, 9 volte vincitore e re dell’era Audi. La piccola Danimarca ha un futuro radioso alla 24 ore di Le Mans, con la possibilità di vincere con più costruttori in futuro, oltre a Nielsen ci sono Micheal Christensen, già affermato con Porsche, Malthe Jakobsen, riserva e junior Peugeot, e Frederik Vesti, al debutto quest’anno in LMP2, senza contare il Dane Train di Nicki Thiim e Marco Sorensen, in arrivo con Aston Martin.
[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=”Nicklas Nielsen” font_style=”italic” uppercase=”false” text_size=”16″]“Fantastico! È veramente un sogno che si sta realizzando. La vittoria sembrava molto difficile per una parte della gara, anche alla fine, quando abbiamo avuto un problema alla portiera. Ma poi tutto è andato per il meglio. Sono senza parole: sono molto orgoglioso di tutti. L’ultimo giro è stato lunghissimo, impossibile da immaginare, dove mi sono preoccupato di evitare qualsiasi rischio e di arrivare al traguardo il prima possibile. Dovevo solo gestire il vantaggio”.[/penci_blockquote]

Antonio Fuoco | Il razzo di Cariati
Dopo aver piazzato l’auto in seconda fila, Antonio Fuoco è stato deciso in gara, sempre all’attacco, soprattutto dopo la ripartenza dall’ultima Safety Car, prendendosi anche dei rischi per superare Makowiecki sull’umido, senza contare altri bei duelli con Bamber e Kobayashi.
Il pilota di Cariati è stato negli anni ’10 una delle principali promesse italiane in Formula 1. Dopo una solida carriera nei kart, entra nella Ferrari Driver Academy, ottiene la vittoria Formula Renault 2.0 nel 2013, e un terzo posto in GP3 nel 2016, dietro solo a Leclerc e Albon, la sua carriera però stalla in Formula 2 dopo due stagioni. Nel 2017 certamente pesa il confronto interno con l’amico Charles Leclerc, il 2018 in Charouz è migliore, ma il sogno della F1 si chiude lì, dopo tre vittorie in due anni. La Ferrari non smette di credere in lui, e oltre al ruolo di collaudatore e pilota del simulatore nella Scuderia Ferrari, entra nel roster dei piloti ufficiali GT.

Il rilancio nelle Gran Turismo Le mans Ferrari piloti vincitori
Debutta nel Campionato Italiano GT, che vince al debutto in PRO-AM con AF Corse, poi nel 2020 vince ancora in GT Endurance con Alessio Rovera e Giorgio Roda. Nel 2021 entra in CETILAR Racing, con cui corre nel WEC ottenendo una vittoria in una stagione solida, per poi proseguire con la squadra di Roberto Lacorte e Giorgio Sernagiotto anche in IMSA in GTD dal 2022 in poi,
Proprio nel 2022 conquista la sua principale vittoria della carriera GT fino ad ora, la 12 ore di Sebring in GTD, una gara che mostra anche i limiti in termini di aggressività che solo di recente ha iniziato a smussare: entra in macchina quando la #47 è lontana in classifica dopo un incidente, gira a un passo assurdo che lo porta a ridosso della prima posizione, manda in testacoda il leader mentre cerca di superarlo, viene penalizzato, torna davanti e vince con una macchina tenuta insieme dal nastro adesivo.
In ogni caso nel 2022 giunge anche secondo nel GT World Challenge Endurance, e la sua promozione in GTE-PRO si chiude con la vittoria dell’ultima gara della classe in Bahrain, insieme a Molina, decisiva per il titolo costruttori, il titolo piloti di Pier Guidi e Calado e il suo secondo posto piloti. Alla fine dell’anno la selezione in Hypercar è ovvia, e sulla 499P è sempre il pilota più veloce, con tre pole finora, quella al debutto a Sebring nel 2023, Le Mans lo scorso anno e Imola due mesi fa. Le mans Ferrari piloti vincitori
Il 14° pilota italiano a vincere Le Mans
Fuoco è il 14° pilota italiano a vincere la 24 ore di Le Mans, un elenco che ha ripreso ad allungarsi negli ultimi due anni, con Pier Guidi e Giovinazzi, dopo i fasti dell’era Audi di Dindo Capello e Emanuele Pirro. Con l’arrivo di Lamborghini, l’Italia continuerà ad avere solide speranze e più cavalli e tori in lotta per il futuro.
[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=”Antonio Fuoco” font_weight=”500″ font_style=”italic” uppercase=”false” text_size=”16″]“Per tutto il weekend siamo stati perfetti quindi penso che questo successo sia meritato. È stata una lunga attesa dall’anno scorso, quindi avremo modo di gustarcela a fondo. Il risultato è ancora più bello perché siamo saliti sul podio insieme alla #51. L’atmosfera che si respira qui è sempre incredibile, a cominciare dal giorno delle prove, quando incontri i tifosi con la bandiera della Ferrari. Anche questi aspetti ti danno una motivazione in più per dare il massimo. Anche durante la gara, di notte, con la pioggia, è stato bello vedere che lungo la pista, sulle tribune c’era sempre tanto pubblico. È incredibile quanta passione si respira. Credo che non ci siano parole per spiegare questo momento”.[/penci_blockquote]

Miguel Molina | Il veterano Le mans Ferrari piloti vincitori
Tra i 6 piloti selezionati nel 2023 per il programma 499P, Miguel Molina era probabilmente il pilota più anonimo. Il 35enne di Girona infatti, nella sua lunga carriera, era stato sì un pilota veloce, esperto e abbastanza solido tra Formula Renault 3,5 e sette stagioni di DTM, ma senza titoli e vittorie di nota. Tra il 2010 e il 2016, con le Audi di ABT Sportsline ha conquistato tre vittorie, una nel 2015 e due nel 2016, senza però essere mai in lotta per il titolo, anzi, senza mai andare oltre la sua 10a posizione in classifica.
Dopo essere entrato in Ferrari nel 2017, anche qui i risultati sono sempre stati misti, con non poche sfortune. Giunge al secondo posto in GTE nell’ELMS 2018 e vince la Sprint GT Championship Series in America nella stessa stagione. Il 2019 vede un secondo posto nel GT World Challenge Europe Endurance (allora Blancpain), perso dolorosamente in casa a Barcellona. Alla 24 ore di Le Mans corre sulla #71, con Sam Bird e Davide Rigon, ma quest’auto è bersagliata dalla sfortuna, con due ritiri consecutivi nel 2019 e 2020, l’ultimo dei quali negli ultimi chilometri della corsa.
Un titolo in ELMS e l’ultima vittoria in GTE-PRO
Dal 2021 i risultati iniziano lentamente ad arrivare: domina in ELMS con Iron Lynx conquistando il titolo GTE, entra in GTE-PRO con AF Corse, e l’anno successivo chiude al terzo posto a Le Mans e nel campionato vincendo l’ultima gara della classe in Bahrain. In Hypercar le sue prestazioni sono progressivamente migliorate, al punto che questa 24 ore di Le Mans è stata in assoluto la gara più convincente della sua carriera in Ferrari, suo è il penultimo stint di guida che ha lasciato Nielsen al comando, un’iniezione di fiducia che ci voleva dopo tanti anni.
Molina è il 3° pilota spagnolo a vincere la 24 ore di Le Mans, con due prestigiosi precedenti: Marc Genè (Peugeot 2009) e Fernando Alonso nel 2018 e 2019.
[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=”Miguel Molina” font_weight=”500″ uppercase=”false” text_size=”16″]“Abbiamo lavorato duramente per raggiungere questo obiettivo. Da tanto tempo volevamo questa vittoria. Abbiamo capito che c’era la possibilità per lottare per il successo e abbiamo dato tutto. Sono davvero molto felice perché è il giorno più bello della mia carriera sportiva!”.[/penci_blockquote]
Copertina: DPPI / FIA WEC
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