WEC | Lotta Ferrari-Toyota-Porsche dopo metà gara completata alla 8 ore del Bahrain, non mancano ritiri e colpi di scena
A metà gara completata, la lotta per la vittoria della 8 ore del Bahrain, ultima tappa stagionale del WEC, è tra la Ferrari #51, la Toyota #7 e la Porsche #5 Penske.
Questo trio si è formato nel corso della terza ora, con la #51 che era passata al comando dopo un testacoda nelle fasi iniziali per la Toyota #8, mantenendo la posizione eccetto per un problema ai box nella prima sosta, che ha lasciato la JOTA #12 al comando nella seconda ora. La Toyota #7 è invece andata all’attacco superando anche la gemella nel terzo e quarto stint, con Kobayashi, riuscendo a riportarsi a un secondo dalla Ferrari #51. La Porsche #5 ha invece fatto assai più strada, sfruttando due undercut nelle prime due soste per recuperare terreno e portarsi momentaneamente davanti alla #7 sfruttando gli intermittenti problemi di potenza della GR010.
È stata una giornata complessa finora per gli altri contendenti al titolo, con la Porsche #6 che dopo uno start disastroso si è riportata in settima posizione, mentre la Ferrari #50 è solo 12a dopo un problema di potenza che ha afflitto gran parte della seconda ora.
Non sono mancati problemi di affidabilità: oltre alla Toyota #7 e alla Ferrari #50, con due problemi diversi di erogazione della potenza, più grave quello sulla GR010H che riguarda anche il cambio, abbiamo avuto anche il ritiro della Lexus #78 per la rottura della sospensione posteriore.
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Prima ora
La partenza ha visto Buemì mantenere la prima posizione, con Giovinazzi e Andlauer (Protn #99) che sono riusciti a superare Conway alla prima curva. Dietro ci sono stati diversi contatti tra la Porsche #6 di Vanthoor e la Ferrari #50 di Molina, per entrambe non una partenza ottimale con la #6 costretta ad andare lunga in Curva 4, rientrando in 15a posizione, mentre la #50 si piazza nona, ma rimane piuttosto lenta rispetto alla #51 e alla #83.
Dopo nemmeno 20 minuti, Buemì viene toccato e mandato in testacoda da dietro dalla Corvette #82 di Koizumi. La Ferrari #51 passa davanti, mentre la #8 perde ben 6 posizioni.
Nel frattempo davanti Andlauer con le gomme medie punta ad attaccare Giovinazzi, ma a metà stint inizia a perdere terreno, e proprio alla fine dell’ora viene recuperato facilmente dalla Toyota #7, e poi dalla #8 e dalle due BMW.
In LMGT3 le due McLaren, partite in prima fila, lottano per la prima posizione, ma a vincere nello scontro tra Caygill e Cottingham è la Corvette #81 TF Sport di Van Rompuy, autore di un grandissimo stint dalla settima posizione, che riesce nel finale a riprendere e superare entrambe le McLaren e la Ferrari #55 di Heriau.
Leader di classe dopo un’ora:
🟥 Hypercar | Ferrari #51 AF Corse
🟧 LMGT3 | Corvette #81 TF Sport
Seconda ora
La prima sosta non è delle migliori per la Ferrari #51, che perde la prima posizione dopo una sosta piuttosto lenta (air jack incorrettamente disinserito), a vantaggio della JOTA #12 di Will Stevens. Giovinazzi tuttavia ha più passo, e riesce proprio alla fine dell’ora a recuperare e superare Stevens, riprendendosi la prima posizione.
Dietro la situazione si fa durissima invece per la Ferrari #50, che soffre di un calo nell’erogazione della potenza e perde terreno fino a chiudere lo stint in ultima posizione.
Nel frattempo dietro la Porsche #5 Penske, che era 12a alla fine della prima ora ma recupera con Campbell fino a superare un Buemì in crisi per la quarta posizione.
Leader dopo 2 ore
🟥 Hypercar | Toyota #7
🟧 LMGT3 | Corvette #81 TF Sport
Terza ora
Dopo le soste, Micheal Christensen sfrutta ancora l’undercut con la Porsche #5 e va all’attacco sia della Toyota #7 (con gomme fredde) che della Porsche #12 JOTA, portandosi in seconda posizione.
Kobayashi, dopo aver superato la JOTA #12, soffre però di problemi di potenza, con Nato che riesce a superarlo sul rettilineo. Poco dopo la #7 perde vistosamente terreno, quasi 10 secondi, con Kobayashi che si ritrova ottavo dopo alcune curve fatte in seconda marcia, quando riesce finalmente a resettare tutto. Sul finale dell’ora però i problemi, causati dal cambio, continuano a tornare a intermittenza.
Dietro la Porsche #6 Penske inizia a girare più velocemente con Estre, iniziando una rimonta che li porta in decima posizione, con un gran sorpasso ai danni della Cadillac di Bamber. La Ferrari #50 dopo una seconda ora difficilissima inizia a recuperare dall’ultima posizione con Nielsen, portandosi infine davanti alle Alpine.
In LMGT3 la Corvette #81 TF Sport mantiene la leadership con il volante che passa nelle mani di Rui Andrade e poi del bronze Tom Van Rompuy, dietro troviamo la McLaren United #59 e le due Porsche Manthey #91 e #92, su cui hanno girato prevalentemente i silver, e Richard Lietz nel caso della #91.
Leader dopo 3 ore
- 🟥 Hypercar | Ferrari #51 AF Corse
-
- 🟧 LMGT3 | Corvette #81 TF Sport
Quarta ora
Dopo le soste, sembra che la Porsche #5 Penske, su gomme nuove, sia in grado di superare facilemente la Porsche #12 JOTA di Nato, con solo un lato nuovo. Ma da dietro arriva Kobayashi, anche lui con solo il lato sinistro nuovo, ma con in più la tipica grinta del TP Toyota, che gli permette di attaccare Christensen e poi Nato con due staccate perfette.
Kobayashi poi va all’inseguimento della Ferrari #51, mentre Christensen riesce a superare Nato, perdendo parecchio terreno dalla #7.
Dietro, la BMW #15 di Frijns supera la Porsche #12 JOTA nella seconda metà dell’ora, mentre la BMW #20 è costretta al ritiro con evidenti problemi nel retrotreno.
La Porsche #6 Penske invece continua la rimonta con Estre che supera la Ferrari #83 di Shwartzman, portandosi virtualmente al sicuro in campionato.
Leader dopo 4 ore
- 🟥 Hypercar | Ferrari #51 AF Corse
-
- 🟧 LMGT3 | Corvette #81 TF Sport
Classifica WEC 8 ore Bahrain
Copertina: DPPI / FIA WEC
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