Guida all’Endurance per Principianti – 3a parte: cosa sono i Driver Ranking FIA?

Continuiamo la nostra guida all’Endurance: oggi ci occupiamo di piloti amatori e del complesso sistema dei Driver Ranking FIA

Continuiamo la nostra guida introduttiva al mondo Endurance e GT: nella prima parte abbiamo parlato di classi e campionati, nella seconda di BoP, nella terza ci occuperemo di un tema molto difficile ma interessante: i Driver Ranking FIA.


Leggi le altre parti della guida:

Guida all’Endurance per principianti – 1a parte: Classi, organizzatori e campionati

Guida all’Endurance per principianti – 2a parte: cos’è il Balance of Performance o BoP?


Steve McQueen Le Mans
Steve McQueen fu non solo un’ottimo pilota a cavallo degli anni 60-’70, ma investì anche molto nel suo “Le mans”, che fu però un flop commerciale, malgrado le bellissime riprese – Immagini 24h-Le Mans

Gli amatori e l’endurance

Si dice che il modo migliore per fare un po’ di soldi nel motorsport sia quello di iniziare con una montagna di denaro… ed è certamente vero, ma per molti la passione non guarda al portafoglio.

L’automobilismo è sempre stato un terreno di caccia dei ricchi a vario titolo, e fin dalle primissime gare quelli che definiremmo oggi amatori o gentleman driver affollano le griglie dei primi Gran Premi.

La lista è veramente lunga, basti pensare al conte De Dion, geniale inventore e “vincitore” della Parigi-Rouen del 1894, da alcuni ritenuta la prima corsa automobilistica. O ancora potremmo parlare del Conte Marzotto, che batté Juan Manuel Fangio alla Mille Miglia 1953. Impossibile poi non citare due attori di Hollywood che hanno coniugato passione automobilistica e cinema, come Steve McQueen e Paul Newman, e in tempi molto più recenti Patrick Dempsey e Micheal Fassbender.

Guida endurance Driver Ranking FIA

Le corse Endurance e GT attraggono i piloti amatori, non tanto per i costi, ma perché sono relativamente più alla portata di una monoposto, e condividendo l’abitacolo con i piloti professionisti si può imparare facilmente e perfino vincere gare importanti.

Per le squadre GT gli amatori sono una linfa vitale: con i servizi di driver coaching, e pagando per schierare una vettura, gli amatori forniscono un flusso di denaro indipendente dalle case o da altri sponsor, senza contare tutte le relazioni e le sponsorizzazioni personali che sono in grado di portare.

Negli ultimi 20 anni, per capitalizzare sulla crescente diffusione dei gentleman driver, gli organizzatori (ACO, SRO, IMSA e tanti altri) hanno inventato classi e regolamenti sportivi appositi per permettere ai piloti amatori di competere a un livello congruo, senza dover lottare contro squadre ufficiali di soli piloti professionisti. Da qui nasce l’esigenza di “definire” un amatore”: ecco i driver ranking.

Ben Keating FIA Driver Ranking guida Endurance
Ben Keating, ritenuto uno dei più forti amatori del mondo – Foto: Michael Stahlschmidt

Principio di funzionamento dei driver ranking

L’idea fondamentale dei Driver Ranking è quella di prendere in considerazione la carriera di un pilota, ovvero età, età d’inizio della carriera, gare e campionati vinti, e assegnarlo a una categoria, inizialmente c’erano solo due classi, recentemente quattro, che, come vedremo, si chiamano Platinum, Gold, Silver e Bronze. Ovviamente Platinum e Gold classificano piloti professionisti, Silver piloti amatori o professionisti, Bronze quasi esclusivamente amatori.

I campionati possono quindi creare la loro classe destinata agli amatori, che generalmente si chiamerà Pro/AM (per un misto di professionisti e amatori, molto comuni), AM, Bronze Cup, eccetera. Queste classi impongono la composizione dell’equipaggio, che dovrà quindi avere uno o più piloti appartenenti a una certa categoria. In genere c’è anche un tempo minimo di guida da rispettare, sopratutti per i piloti amatori

Le classi riservate ai professionisti di solito si chiamano Pro o overall, e non hanno alcun limite di categorie (con l’eccezione della Hypercar, che vieta i Bronze). Questo non impedisce ai piloti amatori di correre nelle categorie dei professionisti, è solo molto raro visto che il livello è così elevato.

WEC GTE-AM Monza 6 ore 2022
Le lotte in GTE-AM sono esaltanti quanto quelle nelle classi professionistiche – Immagini Marco Borgonovo
Alcuni esempi di classi Pro/AM e AM

Nel WEC in GTE-AM e in ELMS in GTE è necessario avere un pilota Bronze e un Silver, oltre a un terzo pilota senza limiti di categoria. Il pilota Bronze e il pilota Silver devono correre per almeno 1 ora e 45 minuti ciascuno nelle gare di 6 ore.

Nelle LMP2 c’è anche l’obbligo di un pilota massimo Silver, che deve correre per almeno un’ora nelle gare di 6 ore.

In IMSA le LMP2 hanno invece l’obbligo di un pilota Bronze, che dovrà correre per almeno 3 ore ad esempio alla 12 ore di Sebring. In GTD c’è l’obbligo invece di almeno un pilota Silver.

Campionati come la 24H Series by Creventic o il GT Italiano, possono esistere anche classi “AM”, con solo piloti Bronze. Nel GT World Challenge la Bronze Cup ricalca nella Endurance Series il regolamento della GTE-AM WEC. La classe Pro-AM del GTWC indica invece la presenza di due Bronze e un pilota senza limiti di categorizzazione.

Il sistema dei driver ranking FIA

La FIA mediante il Categorization Committee cura il principale sistema di categorizzazione dei piloti, un sistema impiegato con occasionali modifiche (sempre più rare) da tutti i campionati mondiali e internazionali (WEC, IMSA GT World Challenge).

Il sistema attuale nasce nel 2015, quando vennero unite le liste di piloti del WEC, IMSA, Blancpain GT in un’unica piattaforma, i Global Driver Ranking FIA. Questo sistema ha visto una pesante revisione nel 2023, per risolvere o limitare alcuni problemi che citeremo più avanti.

Ogni pilota che si iscrive a un campionato che richiede un driver ranking ottiene una categorizzazione iniziale, in base alla sua età e alla sua carriera. Ogni anno le categorizzazioni sono aggiornate in base ai risultati ottenuti e all’analisi dei tempi in gara.

Tutti i piloti categorizzabili sono inseriti nella lista, consultabile online:

Le categorie dei driver ranking FIA

Come abbiamo già accennato, ci sono quattro categorie di piloti, che assumono i colori dei metalli da conio: Platinum, Gold, Silver e Bronze. È interessante notare che la FIA possiede un copyright su questo sistema.

campionati FIA driver ranking guida endurance

I tre livelli di campionati

Una novità del 2023 è la creazione di tre tier di campionati, per semplificare le regole.

Platinum

I piloti Platinum racchiudono generalmente il massimo dell’automobilismo mondiale. Ne fanno parte tutti i possessori di una superlicenza (quindi tutti i piloti attuali e recenti di F1), i vincitori di una gara endurance importante (Le Mans, Daytona, Spa Nurburgring) in una classe professionistica, e altri.

  • Titolare di una Superlicenza attuale o passata, incluse le licenze per i test.
  • Le prestazioni e i risultati ottenuti sono a livello di pilota Platinum
  • Pilota professionista
  • Carriera:
    • Top 5 di una serie Tier 1, e/o
    • Livello di prestazioni paragonabile a quello dei piloti Platinum, e/o
    • Qualsiasi altro criterio ritenuto degno di considerazione dal Comitato.
Gold

Il secondo livello, popolato da piloti professionisti, ma che non hanno ancora i titoli necessari per passare a Platinum.

  • Definizione (almeno una di queste):
    • Attività professionale basata sul pilotaggio nel motorsport.
    • Partecipazione al karting di alto livello per 3 o più stagioni.
    • Partecipazione a gare di monoposto di alto livello per due o più stagioni con almeno un podio.
    • Inizio della carriera prima dei 20 anni con almeno 5 stagioni di risultati.
  • Carriera (una di queste):
    • Top 5 in una serie Tier 2.
    • Vincitore di un campionato Tier 3 (assoluto o di classe) e/o
    • Livello di performance assimilabile ai piloti Gold e/o
      • Ogni altro criterio ritenuto valido dal Comitato.
    • Promozione automatica a Platinum se:
      • Podio in una categoria Pro in una delle principali gare di durata (24 Ore di Le Mans,
      • 24 Ore di Daytona (DPi), 24 Ore di Spa, 24 Ore del Nürburgring)
      • Vittoria del Campionato Mondiale Endurance FIA nelle categorie LMP1 Hybrid o Hypercar, o LM GTE Pro (quest’ultima non più esistente nel 2023).
      • Vittoria del Campionato IMSA nella categoria GTP.
      • Vittoria nel Fanatec GT World Challenge Europa, Asia e America, nell’ADAC GT Masters e in una categoria Pro di una gara di durata importante.
Silver

Il terzo e più controverso livello, include gli amatori più giovani e affermati, e alcuni piloti professionisti generalmente giovani. I piloti classificati Silver ma con prestazioni da Gold o Platinum sono chiamati SuperSilver da pubblico e critica giornalistica.

  • Definizione (almeno una di queste):
    • Pilota sotto i 30 anni al primo anno di licenza.
    • Pilota sotto i trent’anni senza esperienza importante nelle monoposto o nei kart.
    • Pilota con un reddito derivante dal motorsport.
    • Pilota sotto i 30 anni, che ha iniziato a correre dopo i 20 anni.
  • Carriera:
    • Livello di performance assimilabile ai piloti Silver e/o
      • Ogni altro criterio ritenuto valido dal Comitato.
    • Promozione automatica a Gold se:
      • Finisce tra i primi 3 in classifica nella Silver Cup del GT World Challenge Europe.
      • Risultati rileventi in LMP2, LMP3, GTE Am (ELMS inclusa) e GT3.
    • Retrocessione a Bronze:
      • Viene fatto in base ai dati quantitativi (tempi in gara) forniti dai campionati. Inoltre dati qualitativi (carriera in un campionato non monitorato, risultati in discipline del motorsport diverse dalla pista o altri sport professionistici, occupazione del pilota) sono tenuti in considerazione.
Bronze

Il gradino più basso, include la quasi totalità dei piloti amatori, tanto che generalmente usiamo le due parole come se fossero interscambiabili.

  • Definizione:
    • Pilota che ha ottenuto la sua prima licenza dopo i 30 anni
  • Carriera:
    • Livello di performance assimilabile ai piloti Bronze e/o
      • Ogni altro criterio ritenuto valido dal Comitato.
    • Promozione a Silver:
      • Viene fatto in base ai dati quantitativi (tempi in gara) forniti dai campionati. Inoltre dati qualitativi (carriera in un campionato non monitorato, risultati in discipline del motorsport diverse dalla pista o altri sport professionistici, occupazione del pilota) sono tenuti in considerazione.
Regole generali di retrocessione e promozione
  • La categorizzazione non viene cambiata nel corso di una stagione a meno di:
    • Omissioni deliberate del pilota nella sua categorizzazione.
    • Nomina del pilota a pilota ufficiale di una casa (se ciò è ritenuto importante).
  • I piloti Silver dopo i 30 anni senza risultati importanti non saranno retrocessi a Bronze automaticamente ma devono richiedere la ricategorizzazione al comitato.
  • Retrocessioni per età: a partire dal 2023 le retrocessioni per età sono le seguenti.
    • Un grado in meno nella stagione dopo il 55° compleanno.
    • Categoria Bronze nella stagione dopo il 60° compleanno.
    • Non si avrà luogo a una retrocessione per età dopo la vittoria dei campionati riportati sopra.
    • Un pilota tra 30 e 40 anni fuori dalle corse per almeno 10 anni, oppure sopra i 40 e fuori dalle corse per almeno 5, o ancora che torna alle corse dopo un infortunio può tornare a correre con un grado in meno di quello che dovrebbe avere, con l’approvazione del comitato. Questa classificazione sarà revisionata al termine della stagione.

Luci e ombre del sistema

Non c’è dubbio che l’avere classi dedicate agli amatori abbia aiutato la crescita dello sport negli ultimi anni.

Gli amatori sono incentivati a correre fra di loro, creando ritrovi di appassionati, e ricche relazioni professionali, mentre le squadre ottengono fondi, possono addestrare personale e con il tempo e le sponsorizzazioni ottenute possono anche passare al professionismo.

Ovviamente si cerca sempre di giocare ai limiti del regolamento: per le squadre e gli amatori che puntano a vincere è molto importante saper scegliere i migliori piloti con cui formare una squadra.

Nei campionati come il WEC o l’IMSA che richiedono un Silver in classi come la GTE-AM, la LMP2 o la GTD, è comune prendere un “SuperSilver”: poca esperienza nelle corse endurance, quindi categoria bassa, ma tanta velocità proveniendo talvolta anche dalla Formula 3. Esistono anche “SuperBronze”, piloti professionisti che hanno sempre svolto ruoli da istruttore senza partecipare alle corse, un esempio è Rino Mastronardi per Iron Lynx nel 2021.

Nel 2022 United Autosport fece scalpore andando a porre sotto contratto Josh Pierson, allora 16 enne, dalla F2000 americana, rendendolo il più giovane pilota di sempre nel WEC e a Le Mans, vincendo la 1000 miglia di Sebring al debutto.

Supersilver Josh Pierson FIA WEC 2022 driver ranking Sebring 1000 miglia
Il giovanissimo Josh Pierson, a destra, è stato forse il culmine dei “SuperSilver” che la FIA ha cercato di limitare nel 2023. Altri esempi sono Phil Hanson, Charlie Eastwood, Alessio Rovera e Nicklas Nielsen – Foto United Autosports

L’importanza della tenuta del sistema nei prossimi anni

Per evitare alcuni eccessi, soprattutto l’eccessiva quantità di professionisti in Silver, la FIA su suggerimento di SRO ha modificato i regolamenti per il 2023, ricalcolando i requisiti per essere Gold, Silver o Bronze, che rendono più facile essere classificati Gold per i piloti delle Formule minori.

D’altra parte per alcuni piloti professionisti, ma non a livello dei Platinum, essere Silver è l’unico modo per continuare a correre, oltre a fare da driver coach.

Con l’arrivo delle GT3 a Le Mans, con una formula Pro/AM, la gestione dei driver ranking sarà sempre più importante in futuro. Recentemente un pilota Bronze, come Ben Keating, ritenuto il più forte amatore del mondo, è stato ingaggiato (sebbene paghi per il programma) da Corvette come pilota nella classe GT a Le Mans, mostrando la crescente importanza dei gentleman nel mondo endurance.

L’afflusso di soldi portato dai molti milionari e miliardari interessati all’Endurance è quello che permette a molti campionati e squadre di esistere, e di sopravvivere quando inevitabilmente il flusso di cassa dalle Case diminuisce. Organizzatori come ACO, IMSA e SRO per questi motivi sono molto attenti all’ecosistema per i gentleman, e ai driver ranking che aiutano il tutto a funzionare.


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Copertina: Photo Copyright 2022 Harry Parvin/focuspackmedia.com

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