In Qatar BMW ha debuttato nel WEC in classe Hypercar. Un weekend che ha messo a dura prova il team WRT.
Sulla pista di Lusail in Qatar è andata in scena la prima tappa del mondiale WEC 2024 che ha visto l’esordio in classe Hypercar di numerose vetture, tra cui le due BMW M Hybrid V8 del team belga WRT. In una fase di gara le due vetture sono state anche in lotta tra di loro ma le difficoltà della prima gara non hanno tardato ad emergere.
Dopo le dieci ore di gara, i due equipaggi si son trovati fuori dalla top ten ma il direttore di BMW Motorsport Andreas Roos è ottimista per il prosieguo della stagione, come riferito a Endurance-Info:
“Siamo tornati nel WEC con BMW M Motorsport ed è stata la nostra prima gara insieme al team WRT in questo campionato del mondo. Certamente non è stato il debutto di stagione che tutti avremmo desiderato. Penso che in classe Hypercar sia stato subito evidente che non potevamo mostrare il ritmo necessario per competere in gara. Ora bisogna analizzare attentamente questo aspetto e adottare le misure necessarie per ottenere il massimo. Questo è fondamentale in un campionato del genere, soprattutto in una gara come quella del Qatar, dove ci sono più punti in palio. Nella nostra prima gara insieme a WRT tutte le procedure hanno funzionato molto bene. Ora dobbiamo costruire su questo perché puntiamo a vincere gare e campionati”.
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La BMW #15 la più penalizzata
La BMW #20 di Sheldon van der Linde, Renè Rast e Robin Frijns ha chiuso la gara in dodicesima posizione. L’altra vettura, la #15 di Dries Vanthoor, Raffaele Marciello e Marco Wittmann ha chiuso in sedicesima posizione; tuttavia è stata la più penalizzata a causa di un problema tecnico che ha costretto i meccanici a riportare la vettura in garage per una riparazione.
Per Marciello è stata la prima gara nel WEC con BMW:
“È stata sicuramente una gara dura“, ha dichiarato a Endurance-Info. “Abbiamo imparato molto durante questo fine settimana e continueremo ad imparare. Analizzeremo tutto e cercheremo di fare meglio a Imola perché credo che abbiamo il potenziale per fare meglio ed è per questo che siamo qui”.
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*Immagine di copertina, credit: DPPI – Marius Hecker