La Hyperpole delle qualifiche della 1812 km del Qatar si è conclusa con la partenza al palo di Antonio Giovinazzi, sulla Ferrari 499P, nel primo evento stagionale del WEC
Antonio Giovinazzi e le Ferrari 499P sono stati i protagonisti assoluti nelle prime qualifiche stagionali del WEC, ottenendo il miglior tempo e la pole position della 1812 km del Qatar. A Lusail, nella Hyperpole, l’italiano ha portato la Hypercar numero 51 al vertice, completando sette giri. Il migliore di questi, in 1’38″359, ha legittimato la partenza al palo per il Cavallino.
Per quanto ovviamente le qualifiche possano contare in una gara così lunga e complessa, l’aver cominciato in questo modo la stagione è stato per la Ferrari senza dubbio più che positivo. A maggior ragione, viste le condizioni della pista qatariana – estremamente fredda – e dopo la lotta serrata conclusiva con BMW e Cadillac.
Nel confronto sul giro secco, poi, Antonio Fuoco ha qualificato la LMH numero 50 in terza posizione, pur con un fuori pista nel corso dei suoi giri di preparazione, dovuto a un’incomprensione con il compagno di squadra. In AF Corse, invece, il turno decisivo è spettato a Robert Kubica e il polacco non ha sfigurato, portando la 499P numero 83 in ottava posizione, dunque in quarta fila.
Le parole dei protagonisti
Una prestazione simile, in vista della prima gara del 2025 – e a maggior ragione per le variabili in gioco – è stata salutata con tutta la soddisfazione del caso.
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Concluse le prove ufficiali di Lusail, c’è stato il modo per valutare l’evoluzione stessa delle qualifiche. Su questo tema si è espresso ovviamente Antonio Giovinazzi. In questi termini: “Partire davanti a tutti domani qui in Qatar è il frutto di un grande lavoro di squadra che abbiamo svolto nei giorni scorsi. Sono felicissimo e voglio ringraziare tutti i compagni di squadra e il team. In qualifica ho fatto un bel giro“.
Poi, ha aggiunto: “Tuttavia, ero consapevole che la sfida sarebbe stata davvero dura nella decisiva sessione di Hyperpole. Lì, sono riuscito a migliorarmi e ottenere questo fantastico risultato. Abbiamo un’ottima vettura e partire primi e terzi è senza dubbio importante. La competizione sarà molto impegnativa e dovremo fare tutto al meglio”.

Così invece Antonio Fuoco: “Partiremo dalla seconda fila, una buona posizione al via di una gara che sarà complessa. Negli ultimi giorni abbiamo dimostrato di poter essere competitivi. Perciò, la speranza è di poter fare una buona prestazione in questo primo evento stagionale“.
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Sulla stessa lunghzza d’onda Antonello Coletta, Global Head of Ferrari Endurance and Corse Clienti. Il manager ha rimarcato la prestazione, soffermandosi sulla portata della Hyperpole. Questo il suo commento: “Siamo molto soddisfatti di questo inizio di stagione grazie alla pole position conquistata da Antonio Giovinazzi“.
E ancora: “Con questo primato, abbiamo otteniamo il primo punto dell’annata nonché la quinta pole position per Ferrari nella classe Hypercar. Complimenti anche ad Antonio Fuoco che ha concluso con un ottimo terzo posto una sessione molto combattuta. Ora guardiamo con fiducia alla 1812 KM del Qatar pur consapevoli che la gara sarà lunga e su una pista difficile per noi“.
Gelael
La foto di copertina non poteva non ritrarre entrambi i poleman, Antonio Giovinazzi e Sean Gelael, una coppia di amici di lunga data, con l’indonesiano che è stato peraltro il principale finanziatore della carriera junior del pilota di Martina Franca, e il suo testimone di nozze nei mesi scorsi. I due peraltro hanno mosso i primi passi nelle gare endurance ormai nove anni fa nell’Asian Le Mans Series con Eurasia, e stasera sono stati protagonisti in Hypercar e LMGT3, con Gelael che ha beneficiato del lavoro durante l’inverno da parte di United:
“Non ho fatto le qualifiche dai miei giorni di Formula 2 cinque anni fa, quindi ero un po’ arrugginito!” – “Darren [Leung – compagno di squadra] ha fatto un grande giro in Q1, che poi mi ha dato l’opportunità di fare lo stesso in Hyperpole. I ragazzi della United Autosports si sono impegnati così tanto durante l’anno scorso e durante l’inverno, e quel lavoro sta dando i suoi frutti. Ovviamente è una gara di dieci ore, quindi dovremo essere vigili, ma siamo partiti bene”.
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