Nella 24 Ore di Le Mans, le Porsche 963 non hanno raccolto quanto sperato, mentre a Stoccarda aumentano gli interrogativi sulle reali aspettative prestazionali delle Hypercar teutoniche nel WEC
Tra le grandi delusioni della 24 Ore di Le Mans del Centenario – quarta tappa del Campionato WEC 2023 – considerando le Hypercar, una posizione di rilievo spetta sicuramente alla Porsche.
Per contro, nella categoria GTE-Am, la Porsche 911 RSR del GR Racing ha invece conquistato il terzo gradino del podio.
#LeMans24 – The drivers of the #Porsche #911RSR from @Gulf_Racing put in a flawless drive at the @FIAWEC @24hoursoflemans. The Italian Riccardo Pera and the two Brits Michael Wainwright and Ben Barker secured a podium finish with third place in the GTE-Am class. Congrats! pic.twitter.com/z3puu2tHPu
— Porsche Motorsport (@PorscheRaces) June 12, 2023
Se non altro, la campagna “Racing for Charity” – che ha griffato le livree delle tre Porsche/Penske 963 – ha raccolto 549.750 Euro di donazioni, nell’arco delle 24 ore dell’evento francese.
L’inconsistenza della Porsche 963
Nella parte iniziale della contesa, le 963 ‘ufficiali’ numero #5 e #75 (che poi si ritirerà), come pure quella iscritta dal Team JOTA – la numero #38 – hanno anche trascorso qualche giro in testa, approfittando soprattutto delle condizioni mutevoli e di qualche scroscio di pioggia.
Successivamente, però, la difficile gestione degli pneumatici, alcuni errori di guida e i problemi di affidabilità, hanno estromesso le Hypercar teutoniche dalla lotta per il vertice.
A far riflettere, in casa Porsche, dovrebbe essere il fatto che le problematiche riscontrate abbiano interessato tanto la componentistica standard delle LMDh, quanto soprattutto anche elementi di fabbricazione tedesca.
Al termine della gara, la migliore tra le 963 nella classifica assoluta, è stata la numero #5, quella dell’equipaggio formato da Dane Cameron, Michael Christensen e da Frederic Makowiecki.
La beffa della penalizzazione finale
Inizialmente noni sotto la bandiera a scacchi, Dane Cameron, Michael Christensen e Frederic Makowiecki, si sono però visti retrocedere addirittura di sette posizioni, a causa di una infrazione commessa nell’ultimo giro. Al volante, in quel frangente, c’era Michael Christensen.
Il danese – gravato da un problema alla trasmissione – non ha rispettato il tempo minimo sul giro, imposto per il completamento della tornata conclusiva della gara. Piuttosto che completare quel passaggio in meno di sei minuti – come deliberato – Christensen ha impegato 9’57” per riguadagnare la linea di arrivo.
I commissari, dunque, hanno penalizzato l’equipaggio della Porsche numero #5 di quattro giri, facendolo sprofondare in sedicesima posizione.
Per la dirigenza, un moderato ottimismo
“La 24 Ore di Le Mans, quest’anno, è stata deludente. Speravamo in qulcosa di più“, ha commentato, laconico, Thomas Laudenbach, responsabile del progetto WEC Porsche. L’ingegnere nativo di Santiago del Cile ha poi aggiunto: “Ci tengo a ringraziare tutte le persone che hanno lavorato duramente. Il prossimo passo, per noi, sarà quello di analizzare i problemi, per capire i motivi che non ci hanno permesso di essere competitivi. In ogni caso, congratulazioni alla Ferrari“.
Tra le note di merito, se non altro, il buon ritmo mantenuto nelle prime fasi. Questo almeno secondo Urs Kuratle, Direttore del Reparto Corse LMDh. “Il nostro ritmo – ha sottolineato Kuratle – è stato eccellente fin dall’inizio. Siamo dispiaciuti per tutti gli inconvenienti che abbiamo subito. Senza i danni, saremmo stati molto più avanti. Torneremo il prossimo anno, per fare meglio. Congratulazioni alla Ferrari“.
Positiva anche la disamina di Jonathan Diuguid, Amministratore Delegato di
. “Certo, non abbiamo ottenuto grandi risultati, ma ci portiamo dietro anche degli aspetti positivi. Abbiamo affrontato tutte le sfide e quando possibile, abbiamo rimesso in pista le nostre auto con uno sforzo enorme”, questa la sua analisi.Capitolo piloti
Tra i piloti, invece, la punta di maggior orgoglio è stata quella di Frédéric Makowiecki (Porsche 963 #5). Queste le sue dichiarazioni: “È stato un evento molto difficile per noi, ma siamo comunque orgogliosi. Sapevamo di non essere i migliori. Ciononostante, siamo stati in grado di mettere in difficoltà la concorrenza in alcuni momenti. È chiaro che dobbiamo ancora migliorare per avere una reale possibilità di vincere a Le Mans nel 2024. Non vogliamo più essere gli sfidanti ma i cacciatori“.
Kevin Estre (Porsche 963 #6) ha sottolineato quanto la sfortuna abbia inciso sulla gara della compagine tedesca. “Dopo tre ore abbiamo forato – ha spiegato il francese – e dunque abbiamo dovuto rincorrere. Purtroppo ho commesso un errore e le riparazioni hanno richiesto molto tempo. In ogni caso, abbiamo imparato molto. L’auto era veloce ed è questa la buona notizia. Sono orgoglioso della nostra squadra”.
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