Forte del terzo posto conquistato a Le Mans, Cadillac è tornata dalla Francia con la consapevolezza di potersi giocare le proprie possibilità anche nelle restanti tappe del WEC
Nella 24 Ore di Le Mans del Centenario, la Cadillac V-Series.R ha conquistato il suo primo podio nel WEC, primeggiando tra le LMDh. Un risultato di assoluto prestigio, che ha impreziosito un inizio di stagione nel quale – in IMSA – la casa di Detroit ha ottenuto due successi, a Sebring (nella 12 Ore) e a Laguna Seca.
Now & then 👊
The No. 2 @CadillacVSeries P3 finish yesterday matches the all-time best result at #LeMans24 by a Cadillac-powered entry (1950: Cadillac Allard J2). pic.twitter.com/UEqJkwE9lo
— Chip Ganassi Racing (@CGRTeams) June 12, 2023
La forza della regolarità
La compagine del Gruppo General Motors in Francia ha portato tre Hypercar. Le due ‘ufficiali’ – la numero #2 e la #3 – iscritte dal Chip Ganassi Racing e quella dell’Action Express Racing (la numero #311).
Gli equipaggi in gara: Earl Bamber, Alex Lynn e Richard Westbrook sulla #2; Sébastien Bourdais, Scott Dixon e Renger van der Zande sulla #3. Jack Aitken, Pipo Derani e Alexander Sims avrebbero invece condiviso la terza LMDh statunitense, per altro subito incidentata al primo giro, con Aitken al volante.
Nonostante le mutevoli condizioni metereologiche, le Cadillac hanno ben figurato. Nella primissima parte di gara, Bamber si è anche tolto la soddisfazione di guidare il gruppo per alcune tornate. Le prime in assoluto, a Le Mans, per la Cadillac.
Se alla distanza è emerso il confronto tra Ferrari e Toyota, le Hypercar con telaio Dallara hanno impostato la gara nel segno della regolarità, competendo sempre per le posizioni di vertice. Buone, in particolare, le prestazioni riscontrate nelle parti guidate del Circuito della Sarthe. Notevoli anche i tempi sul giro.
Sotto la bandiera a scacchi, i due equipaggi Cadillac Racing/Chip Ganassi hanno conquistato la terza e la quarta posizione. Un duplice risultato che ha dato lustro all’impegno di General Motors nel WEC. Per altro, il podio di Bamber, Lynn e Westbrook è arrivato al culmine di una serie molto positiva. In effetti, la Cadillac numero #2, prima di Le Mans, era reduce dai tre piazzamenti in altrettante gare del Campionato WEC.
Nello specifico, i quarti posti di Sebring e Portimao, oltreché il quinto di Spa-Francorchamps.
Soddisfazione condivisa
Un terzo e un quarto posto nella 24 Ore di Le Mans, per una LMDh all’esordio in una gara così difficile, sono risultati di rilievo. Risultati che la compagine statunitense ha conquistato con pieno merito, sebbene alcune uscite di pista non abbiano certamente giovato. Lezioni importanti, dunque, delle quali non di meno Cadillac farà tesoro.
Questo, almeno, secondo quanto sottolineato nelle dichiarazioni post gara. “Non sapevamo cosa aspettarci“, ha esordito Earl Bamber nella sua analisi. Il pilota neozelandese, poi, ha rimarcato quanto “l’aver condotto la gara per alcuni giri sia per Cadillac una pietra miliare, un orgoglio per tutta la squadra”. Infine, Bamber ha offerto una ulteriore considerazione, secondo cui: “Noi tutti abbiamo imparato molto come gruppo e la macchina è molto affidabile. Penso che potremo trarre un paio di buone lezioni per mettere a punto la vettura e tornare a raggiungere il nostro obiettivo finale“.
Piuttosto sintetica, invece, la disamina di Richard Westbrook. Il britannico ha così commentato il podio di Le Mans: “Sono arrivato terzo per la quinta volta. Non è un record di cui vado fiero, ma questa volta sono onestamente orgoglioso. Siamo stati i migliori degli altri“.
Simile, nel commento generale, il concetto espresso da Alex Lynn. Cadillac non è ancora ai livelli delle LMH, dunque fondamentale saranno la regolarità e la costanza. “Sapevamo che dovevamo fare la nostra gara. Dovevamo correre in modo pulito perché Ferrari e Toyota sarebbero state velocissime e noi dovevamo essere l’auto che non commetteva errori, lì alle loro spalle. Questo sarà il tema della nostra stagione“.
Secondo il Team Manager, Stephen Mitas: “Il gruppo, ha valorizzato al meglio uno sforzo di enorme portata. Tutti hanno dato un contributo superiore alle aspettative, questo è certo. Abbiamo lavorato tantissime ore e credo che tutti siano stati estremamente soddisfatti del risultato“. Di “grande impegno, corroborato dalla capacità di superare le difficoltà“, ha parlato anche Mike O’Gara, il Direttore delle Operazioni.
Bourdais, Dixon e van der Zande – nel ringraziare i tecnici, i meccanici e la scuderia tutta – hanno voluto rimarcare la soddisfazione per il risultato finale, le difficoltà della 24 Ore di Le Mans e soprattutto la portata del grande recupero in pista dell’equipaggio, nonostante gli incidenti che hanno coinvolto la Cadillac numero #3.
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Copertina: Chip Ganassi/Cadillac Credits Credits