WEC | 6 ore del Fuji 2025 | Note Pre-gara

A qualche ora dal via della 6 ore del Fuji, gara n°100 del WEC, andiamo a vedere alcune statistiche, le dichiarazioni dei protagonisti e le previsioni meteo

La 6 ore del Fuji scatterà domani alle 4:00 di mattina, e con poche ore al via andiamo a vedere alcune cose da tenere conto prima di questa centesima gara del WEC.


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Un po’ di statistiche

  • La quarta pole per Cadillac, e la terza prima fila della stagione. In fatti, tutte le pole di Cadillac in questa stagione sono state anche prime file (Le Mans, Interlagos e Fuji), portandosi allo stesso livello di Ferrari (Imola, Spa e CoTA).
  • La seconda pole consecutiva al Fuji per Alex Lynn
  • Tutti i marchi erano presenti nell’Hyperpole, per la prima volta nella stagione. Solo Cadillac e Ferrari sono passati con una coppia di vetture.
  • La settima prima fila per Jota Sport, tra LMP2 e Hypercar, e nelle varie incarnazioni

Il meteo incerto per la gara

Da tutta la settimana le previsioni indicano una possibilità bassa di pioggia in gara, e anche a poche ore dal via c’è circa un 20/40% di pioggia di bassa intensità nell’arco della gara. Le temperature toccheranno una massima di 27°C.

Le gomme

Michelin e Goodyear hanno scelto rispettivamente le mescole Soft e Medium in Hypercar, e Medium in LMGT3, ovvero la gamma più soffice per entrambe le categorie. Malgrado le alte temperature dello scorso anno, tutti hanno impiegato le medie in Hypercar, e quest’anno, con temperature più autunnali, le gialle rimangono la mescola preferita, anche se le gomme a spalla bianca potrebbero essere impiegate in determinate fasi di gara, ad esempio in caso di pista umida.

I replay delle pole

I caschi dei poleman

Come si può notare in copertina, ai poleman è andato un premio speciale: un casco commemorativo, con i nomi di tutti i piloti che hanno segnato una pole position nelle 99 gare precedenti.

Gara “a caccia di punti” per Ferrari

Il Fuji non è mai stato un terreno di caccia ideale per le 499P, e anche le qualifiche di oggi hanno più o meno confermato le aspettative di Maranello, con la #51 che ha chiuso settima, davanti alla #83 AF Corse, e la #50 solo quindicesima invece in una sessione di qualifiche davvero ravvicinata.

“Ci aspettavamo una qualifica difficile e così è stato. Per riuscire a qualificarsi per l’Hyperpole dovevamo fare un giro perfetto e avere un po’ di fortuna con il traffico.” Ha commentato Antonio Fuoco. “Le due condizioni sono mancate e purtroppo nell’ultimo tentativo ho commesso una piccola sbavatura, sufficiente però per impedirci di passare alla sessione seguente. Anche domani la gara sarà complicata ma cercheremo di risalire in classifica e provare a conquistare punti utili per la classifica.”

Giovinazzi è più ottimista: “È stata una qualifica positiva rispetto alle difficoltà avute nelle prove libere: questo è il miglior risultato che potevamo ottenere. La posizione di partenza è buona e il nostro passo in gara è più competitivo di quello sul giro secco, quindi l’obiettivo per domani diventa restare in zona punti e, se possibile, guadagnare qualche posizione rispetto a oggi”.

Estre: “la peggiore qualifica della mia carriera”

Meno positivo è stato il commento di Kevin Estre, penultimo nelle qualifiche dopo una sessione veramente difficile, al contrario della #5 di Andlauer, che chiude al settimo posto in Hyperpole.

“Questa è stata probabilmente la peggior qualifica della mia carriera nel WEC. Non sono riuscito a fare un giro pulito e non sono stato in grado di spingere la macchina più veloce. C’è ancora un po’ di lavoro da fare per la messa a punto e devo anche migliorare. Julien Andlauer ha dimostrato di cosa è capace la Porsche. Ora ci stiamo concentrando su un’analisi approfondita”.

“Ovviamente siamo delusi dal fatto che la nostra auto da corsa n. 6 non abbia avuto l’opportunità di fare un buon giro. La sua posizione di partenza non è rappresentativa della velocità reale”, ha sottolineato Jonathan Diuguid, Managing Director di Porsche Penske Motorsport. “Julien ha fatto un buon lavoro per entrare in Hyperpole. Il nostro potenziale oggi era probabilmente quello di arrivare al terzo o quarto posto. Siamo contenti del nostro passo gara. Non vedo l’ora di vedere dove finiremo domani”.

 

DPPI / FIA WEC

I regolamenti a idrogeno “verso il 2028/9”

L’appuntamento del Fuji è stata anche l’occasione per la conferenza stampa legata alla H24Evo, il prototipo sperimentale alimentato a idrogeno liquido che sarà la seconda fase del programma MissionH24. Prodotto in una collaborazione tra MissionH24 e Toyota Gazoo Racing Europe. Il progetto sarà finalizzato nei prossimi mesi, con il congelamento della scocca e della carrozzeria, i primi test saranno nel 2026 con l’obiettivo di un debutto in gara, presumibilmente ne WEC ma fuori classifica, l’anno successivo. Erano presenti il presidente ACO Pierre Fillon, Kazuki Nakajima per TGR Europe, e il Direttore tecnico MissionH24 Bassel Aslan.

Il piano rimane quello di avere una classe a idrogeno tra il 2028 e 2029, sebbene dal 2024 non si sia giunti alla finalizzazione dei regolamenti tecnici.

DPPI / FIA WEC

Il circuit safari

Anche quest’anno un gruppo di pullman hanno percorso il circuito mentre la griglia del WEC effettuava un paio di giri demo, nel “Circuit Safari”, una delle esperienze uniche di questa gara nel calendario mondiale. Quest’anno c’era anche un pullman alimentato a idrogeno nel gruppo.

Foto: DPPI / FIA WEC


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