In Giappone, nella 6 Ore del Fuji, Ferrari e AF Corse cercheranno una nuova impresa per dare ancora lustro all’impegno del Cavallino nella stagione 2023 del WEC
A due mesi dalla tappa di Monza, il World Endurance Championship tornerà in pista in Giappone, per la 6 Ore del Fuji, nuovo banco di prova per Ferrari e AF Corse nel WEC. L’appuntamento nipponico, il penultimo del 2023, sarà fondamentale nell’assegnazione dei titoli. La 8 Ore del Bahrein, in novembre, concluderà la stagione.
Al Fuji, secondo le previsioni della vigilia, le 499P numero 50 e 51 se la vedranno ancora una volta con le Toyota GR010 Hybrid. Le LMH nipponiche dovrebbero partire – almeno sulla carta – in vantaggio, date le specifiche tecniche deliberate. Altro aspetto interessante – per quanto di contorno – è che il Fuji Speedway appartenga proprio alla Toyota, avendolo acquistato nel 2000.
Il confronto alla luce del B.o.P
Le due 499P avranno in Giappone una massa complessiva a secco pari a 1076 chilogrammi (7 kg in più rispetto a Monza, 12 rispetto a Le Mans). Una potenza massima di 505 kW. Una quota massima di energia per stint di 898 MJ. Inoltre, l’attivazione della trazione integrale è stata confermata a 190 km/h.
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Per contro, le due GR010 Hybrid – la numero 7 e la 8 – toccherano quota 1080 kg di peso, il massimo consentito. Al contempo, però, i prototipi asiatici disporranno di una potenza complessiva di 514 kw e di una frazione massima di energia per stint pari a 907 MJ. In tal senso, al netto della differente massa a secco, tutti gli altri indici sembrerebbero deporre a favore ‘della squadra di casa’. In pista, tuttavia, nulla è mai scontato.
Punteggi e classifiche
Con due gare ancora da disputare, nella classifica delle squadre, la Ferrari insegue la Toyota di 26 lunghezze.
Tra i piloti – sempre nella classe Hypercar – Antonio Giovinazzi, Alessandro Pier Guidi e James Calado sono terzi con 92 punti, alle spalle di entrambi gli equipaggi della compagine nipponica. Lo stesso numero di punti – a fronte però di tre successi – li hanno raccolti Mike Conway, Kamui Kobayashi e Jose Maria Lopez. Attualmente primi, a quota 115, sono invece Sebastien Buemi, Brendon Hartley e Ryo Hirakawa.
Il Fuji, un circuito complesso e ricco di storia
Al portale ufficiale della Scuderia di Maranello, Ferdinando Cannizzo – responsabile tecnico della 499P – ha spiegato come è stata preparata la gara giapponese. “Siamo consapevoli di non essere i favoriti, ma siamo tutt’altro che demoralizzati e cercheremo di ribaltare il pronostico“, ha dichiarato Cannizzo. “In queste settimane abbiamo moltiplicato gli sforzi per individuare la direzione nella quale orientare l’assetto e le strategie con l’obiettivo di minimizzare le distanze dagli avversari. È evidente che anche le condizioni atmosferiche potrebbero giocare un ruolo decisivo, specialmente in caso di pioggia. Partiamo da Maranello concentrati e pronti a fare del nostro meglio in questa penultima sfida”.
Anche Antonello Coletta – responsabile del Programma GT e Clienti – ha ribadito che Ferrari non sarà certo la favorita, in Giappone. Coletta, però, al di là delle analisi tecniche, ha voluto evidenziare i successi che il marchio italiano ha raccolto, in passato, al Fuji. “Questo autodromo fa parte della storia dell’automobilismo internazionale e in questo impianto Ferrari ha colto successi memorabili“, ha sottolineato il dirigente romano. “Oltre alla prima vittoria in assoluto del Cavallino Rampante in terra giapponese, nel 1970 con la 512 S di Moretti e Manfredini, prima al traguardo della 200 Miglia del Fuji, voglio ricordare le cinque vittorie di classe con le derivate dalla serie che abbiamo ottenuto a partire dalla nascita del FIA WEC nel 2012“.
Le impressioni dei piloti
Tra i piloti, ovviamente, la voglia di rimettersi al volante è tanta. “Arriviamo al Fuji portando al debutto la nostra 499P su questo tracciato, dove non abbiamo effettuato test. Cercheremo di allungare la striscia di risultati positivi, come squadra, considerato che sin dall’inizio della stagione la nostra Hypercar è salita sul podio in ogni round iridato“, queste le parole di Antonio Fuoco.
Da parte sua, Miguel Molina ha ribadito come l’ottica sarà quella di “lottare per un risultato di vertice che significherebbe conquistare punti preziosi per la classifica iridata“. L’iberico, inoltre, ha aggiunto: “Mi piace questa pista poiché include un lungo rettilineo che termina con una staccata importante e curve molto veloci, dunque offre diverse possibilità di sorpasso”.
L’auspicio di Nicklas Nielsen – pensando già anche al Bahrain – è che la numero 50 ottenga almeno un successo. “A questo punto della stagione, quando mancano due gare al termine, il desiderio del nostro equipaggio, con la 499P numero 50, rimane quello di conquistare almeno una vittoria“, ha evidenziato il danese.
L’importanza dell’assetto
Passando ai commenti dell’altro ‘terzetto’, quello della 51, Alessandro Pier Guidi ha posto l’accento sulle peculiarità del tracciato.
Questa, la disamina del piemontese: “La pista del Fuji rappresenta qualcosa di unico nel calendario iridato dato che alterna una porzione veloce, i primi due settori, a una molto lenta, l’ultimo settore. Dal punto di vista della messa a punto, si può optare per un assetto a medio-alto carico, che garantisce prestazioni migliori nella parte mista a scapito della velocità, oppure a medio-basso carico“.
James Calado ha voluto richiamare alla memoria un episodio fondamentale della sua carriera, avvenuto proprio in Giappone. “L’obiettivo è salire sul podio. Nel 2022, al Fuji, con Alessandro Pier Guidi conquistammo una vittoria. Una vittoria che si sarebbe rivelata fondamentale a fine anno per la vittoria dei titoli iridati Costruttori e Piloti in LMGTE Pro. Ho un ricordo bellissimo di quel fine settimana“.
Antonio Giovinazzi si è detto ‘pronto’ per affrontare il prossimo capitolo del 2023. “Torniamo al volante della 499P a due mesi di distanza dall’impegno di Monza. L’obiettivo sarà quello di fare del nostro meglio per insidiare la Toyota. Proprio la scuderia giapponese resta la principale avversario anche in ottica campionato“.
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Copertina: Official Ferrari Website Credits</p