Dopo la vittoria di Le Mans, Ferrari AF Corse si presenta alla Sei Ore di Monza con le carte in regola per un altro buon risultato che dia ancora più slancio alle ambizioni del Cavallino, in vista delle prosieguo del WEC
La 6 Ore di Monza – quinto appuntamento del WEC 2023 – sarà per le Ferrari 499P un ulteriore banco di prova. Dopo la straordinaria vittoria di Le Mans, la compagine di Maranello avrà l’onere e l’onore, nella gara ‘casalinga’, di dare maggiore lustro all’impegno del costruttore italiano.
Come di consueto per questa stagione, all’Autodromo di Monza saranno due le 499P al via. La numero 50, con l’equipaggio formato da Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen. La numero 51 – fresca vincitrice sul Circuito della Sarthe – sarà invece condivisa da Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi.
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Per quanto riguarda la classifica piloti, Calado, Giovinazzi e Pier Guidi sono attualmente secondi. Fuoco, Molina e Nielsen sono quarti. Tra i costruttori, invece, AF Corse Ferrari è seconda, dietro alla Toyota.
Le dichiarazioni della vigilia
I 5793 metri dell’Autodromo di Monza ospiteranno l’ultima gara europea della stagione 2023. Dopo l’Italia, infatti, il calendario ha previsto altri due eventi eventi, in Giappone e in Bahrein. Calendario a parte, in Ferrari le aspettative sono molto elevate, come si è evinto dalle dichiarazioni rilasciate alla vigilia.
Una dimensione, quest’ultima, che Antonello Coletta e Ferdinando Cannizzo – rispettivamente, il responsabile sportivo e quello tecnico della Ferrari nel WEC – hanno voluto contestualmente mettere in relazione con le insidie e le difficoltà insite in una competizione di questo livello.
“Siamo consapevoli che d’ora in avanti il nostro cammino sarà ancora più difficile, considerato che i nostri avversari si presenteranno a Monza con l’ambizione di ben figurare in una gara cruciale per il campionato”, ha dichiarato Coletta. “Per questi motivi, manteniamo alta la concentrazione e il massimo impegno con l’obiettivo di continuare a raccogliere risultati importanti nel prosieguo del campionato”.
Da parte sua, Cannizzo ha aggiunto: “Siamo consci di quanto le prestazioni dei nostri avversari siano elevate e prevediamo una corsa molto combattuta, che potrebbe essere condizionata da un meteo incerto e da temperature molto elevate durante le sei ore. Nevralgico, sarà il lavoro di simulazione”.
Gli auspici della pista
Al capitolo ‘piloti’, l’elemento che di più e meglio ha accomunato le impressioni dei sei alfieri di Maranello è stato sottolineare la particolarità di Monza, tanto in pista, quanto fuori.
Antonio Fuoco ha spiegato – dal suo punto di vista – i motivi di questo apprezzamento. “Il tracciato di Monza mi piace in maniera particolare. E’ una pista speciale per ogni pilota italiano. In alcuni punti, sia sui rettilinei, sia nelle staccate, si può fare la differenza. Credo che in questo impianto si respiri appieno la storia dell’automobilismo“.
Miguel Molina, poi, non si è nascosto e ha indicato con precisione l’obiettivo del gruppo: “Dopo aver vinto come squadra a Le Mans, in Italia dovremo puntare a un nuovo successo, anche in ottica campionato.
Compagno di equipaggio di Fuoco e dell’iberico, anche Nicklas Nielsen – che però ha ammesso di “non avere un tracciato preferito” – non ha allontanato la possibilità di un risultato di massimo vertice. Il danese è stato chiaro: “A Le Mans siamo stati sfortunati. La nostra Hypercar in termini di prestazioni era ottima, quindi arriviamo in Italia con l’obiettivo di conquistare un grande risultato, lottando per la vittoria”.
La passione del pubblico, un elemento in più di supporto
Determinante, sarà anche il ruolo giocato dal pubblico, con il supporto e il calore delle tribune. “Sono impaziente di vedere le tribune di Monza dove mi attendo tanti tifosi e un bel colpo d’occhio con il colore rosso che sarà dominante. Questa è una gara che tutti noi stiamo attendendo da molti mesi”, ha ammesso James Calado.
Al britannico, ha fatto il paio Alessandro Pier Guidi, che si attende “un’atmosfera molto calda”. Il piemontese, però, ha anche ammonito rispetto ai facili entusiasmi. Pier Guidi, in effetti, ha ribadito: “Approcciamo questa gara, in ogni caso, con umiltà. Penso che Toyota rimanga il punto di riferimento del campionato. Guardando al futuro credo che uno degli aspetti più positivi sia l’ampio margine di crescita per noi piloti, per il gruppo e per la nostra Hypercar“.
Antonio Giovinazzi ha confermato quelle che sono le sensazioni della vigilia: “Andremo all’Autodromo Nazionale con la speranza di poter confermare il nostro valore e di ottenere un grande risultato”, ha detto il pugliese. “Il sogno sarebbe quello di tagliare il traguardo per primi come squadra e di poter salire sul gradino più alto di un podio unico al mondo come quello di Monza”.
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