L’entusiasmo dopo la vittoria della Lone Star Le Mans non deve distogliere l’attenzione dagli sviluppi per chiudere il gap competitivo nei confronti di Toyota.
Ferdinando Cannizzo, responsabile del reparto corsa WEC di Ferrari, ha dichiarato che la scuderia ha ancora “molto lavoro” da fare per ridurre il divario prestazionale con Toyota, nonostante la vittoria ottenuta nell’ultima gara della Lone Star Le Mans al CoTA.
Le dichiarazioni di Cannizzo sono arrivate dopo che la Ferrari ha ottenuto la sua prima vittoria nel Campionato FIA WEC al di fuori della 24 Ore di Le Mans, grazie alla prestazione della squadra satellite #83 AF Corse, pilotata da Robert Shwartzman, Yifei Ye e Robert Kubica. Questa vittoria è stata facilitata da una penalità inflitta alla Toyota #7 per non aver rispettato una bandiera gialla, che ha visto Kamui Kobayashi perdere la leadership della gara, scivolando al secondo posto a meno di 45 minuti dalla fine della corsa.
“Abbiamo ancora molto da lavorare per chiudere il gap con la concorrenza“, ha dichiarato Cannizzo nel post-gara. “I nostri avversari hanno ancora un ampio margine. Lo abbiamo visto a Interlagos e di nuovo oggi. Dobbiamo lavorare di più per ridurre questo gap“.
Cannizzo ha notato che la Toyota ha recuperato rapidamente dopo la penalità, riuscendo a superare gli avversari senza perdere tempo prezioso. “Questa è una cosa che dobbiamo sistemare per la gara del Fuji“, ha affermato, evidenziando la solidità della performance della scuderia giapponese durante la gara.
Nonostante una qualifica poco brillante che ha visto la #7 GR010 Hybrid partire dalla nona posizione e la sorella #8 dalla dodicesima, Toyota si è dimostrata la vettura più veloce durante la corsa. Kobayashi ha segnato il giro veloce della gara nell’ultimo stint, riuscendo a gestire l’intera sessione con il compound di gomme Medie.
“Non abbiamo capito il rendimento delle Toyota in qualifica“, ha aggiunto Cannizzo. “Sembravano piuttosto cauti. Poi in gara, la Toyota è sembrata subito molto brillante. Superavano facilmente, ed è ciò che ci aspettavamo dalle nostre simulazioni. Sono stati i più veloci in pista e soprattutto sono stati in grado di gestire le prestazioni e i consumi nel modo giusto in modo da combattere per il podio senza correre rischi“.
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Ferrari ha comunque dominato le prime fasi della corsa al CoTA con le tre macchine nelle prime tre posizioni, ma la vettura in pole position, la #51, è uscita di scena dopo meno di due ore a causa di un contatto con una Lexus LMGT3, che ha causato un problema irreparabile alla trasmissione. La #50, guidata da Miguel Molina, Antonio Fuoco e Nicklas Nielsen, ha mostrato di far fatica rispetto alle altre due 499P, terminando infine sul podio al terzo posto, a 26 secondi dalla prima posizione, ma senza essere mai davvero in lotta per la vittoria, e raramente con lo stesso passo delle gemelle.
Cannizzo ha ammesso di non avere una spiegazione immediata per le difficoltà della #50 quando gli è stato chiesto: “Nel complesso era tutto in ordine, ma è vero che la #50 aveva qualcosa da rivedere perché non era brillante come le altre due auto“, ha riconosciuto.
“Guardando il ritmo nell’ultima parte della gara, non c’era differenza, quindi siamo stati in grado di mantenere il gap. Ma sicuramente i nostri avversari erano più veloci di noi“.
Sebbene abbia ammesso che Toyota avesse il vantaggio in termini di ritmo, Cannizzo ha sottolineato che la perdita della #51 nella fase iniziale ha tolto alla Ferrari la possibilità di complicare ulteriormente le cose per la #7 di Toyota. “Abbiamo fatto tutto perfetto con la #83“, ha dichiarato. “Abbiamo modificato la strategia e ha funzionato. Ma il rammarico deriva dal fatto che abbiamo perso un’auto a causa di un contatto stupido“.
“Con tre auto in gara fino alla fine, probabilmente avremmo potuto massimizzare ulteriormente il risultato. È difficile da dire, ma i risultati avrebbero potuto essere diversi“.
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Copertina. WEC X
