La Michelotto Engineering, compagnia responsabile della costruzione dell’Hypercar Le Mans di Isotta Fraschini, si mostra ottimista riguardo a un possibile ritorno del marchio italiano nella griglia del WEC nel 2025.
La settimana scorsa, Isotta Fraschini ha annunciato il suo ritiro immediato dal WEC a causa di una frattura con il partner team Duqueine, dopo aver disputato le prime cinque gare della stagione con la sua unica auto, la Tipo 6 Competizione. La decisione è arrivata dopo un periodo difficile per la partnership italo-francese, aggravato da test estremamente limitati e da un team di piloti poco esperto.

La vettura, condivisa dai piloti Jean-Karl Vernay, Antonio Serravalle e Carl Wattana Bennett, ha ottenuto come miglior risultato un 14° posto alla 24 Ore di Le Mans.
La Michelotto, con sede a Padova e conosciuta negli ultimi anni per la costruzione delle auto GTE e GT3 di Ferrari fino alla 488, era uno dei numerosi partner di alto profilo coinvolti nel programma WEC di Isotta Fraschini, insieme ai costruttori di motori HWA e Williams Advanced Engineering.
Le dichiarazioni della Michelotto
Il fondatore dell’azienda, Giuliano Michelotto, ha dichiarato in un’intervista, di comprendere le motivazioni dietro al ritiro di Isotta, affermando che “proseguire senza prospettive di miglioramento continuerebbe a danneggiare il marchio Isotta Fraschini.” Tuttavia, ha aggiunto che vede una forte possibilità di vedere la Isotta nuovamente in pista l’anno prossimo, con un nuovo team partner per sostituire Duqueine.
“Assolutamente questa non è la fine del progetto” ha dichiarato Michelotto. “Ho suggerito a Isotta Fraschini di rientrare nel WEC nel 2025 con una, o più squadre, e correre per dimostrare cosa può fare l’auto. Credo ci sia un grande interesse nell’LMH e nell’LMDh e questo potrebbe portare solo dei benifici non solo a livello di immagine. Dal mio punto di vista, c’è un 80% di possibilità che torneremo in griglia l’anno prossimo.”
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Michelotto ha escluso l’idea che la Tipo 6 Competizione possa essere riutilizzata per correre sotto le insegne di un altro costruttore che desidera entrare nel mondo delle Hypercar. “Il progetto che abbiamo avviato è dedicato a Isotta Fraschini e rimarrà tale” ha affermato, sottolineando che la Michelotto è anche responsabile della costruzione delle versioni da strada della Tipo 6, in base a un accordo di otto anni tra le due parti.
Michelotto è convinto che il pieno potenziale della Tipo 6 Competizione non sia stato ancora realizzato, chiarendo il fatto che l’auto ha iniziato l’anno come la seconda più pesante nella categoria Hypercar, dietro solo alla Toyota GR010 Hybrid, secondo il Balance of Performance. “Questo progetto ha creato un’auto ad alte prestazioni, e la conferma di ciò è il Balance of Performance emesso dalla FIA all’inizio della stagione” ha detto. “Il fatto che l’auto sia stata così penalizzata, insieme alla Toyota, è qualcosa di cui sono molto orgoglioso”.
Isotta Fraschini a caccia di uno o due team per il 2025
Un portavoce di Isotta Fraschini ha ribadito che sperano di tornare nel WEC nel 2025, ma ha ammesso l’incertezza riguardo alla possibilità di mantenere i posti garantiti sulla griglia. “Sappiamo che non completare la stagione significa che rischiamo di perdere i nostri posti assicurati in griglia” ha affermato il portavoce. “Ma speriamo e lavoriamo per tornare con due auto. Innanzitutto, dobbiamo trovare un buon team con cui collaborare, o anche due team, per poter riuscire a gestire due auto con due squadre diverse“.
Il CEO del WEC, Frederic Lequien, in precedenza aveva dichiarato che già da tempo era stato deciso che il nuovo mandato per il 2025 contemplava le due auto, ma non c’era mai stata nessuna specifica sul fatto che entrambe debbano essere gestite dalla stessa squadra.
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Copertina.©Paulo Maria/DPPI