La stagione 2025 del WEC sarà per il programma dell’Alpine un banco di prova, con alcune novità negli equipaggi e ambizioni rinnovate
L’Alpine ha presentato il suo programma WEC per la stagione 2025 – la seconda nella categoria – rispetto alla quale sta comunque lavorando da tempo. In pista, tra le Hypercar, ci saranno due A424 LMDh, sotto l’egida del Team Principal Philippe Sinault e del Vice capo Bruno Famin.
Tra gli aspetti maggiormenti attesi, senza dubbio c’era la struttura degli equipaggi delle due A424 LMDh. La numero 35 e la numero 36. In questo senso, si è scelta una doppia linea, dunque sia di continuità che di novità. Sulla prima delle due Hypercar non ci sono stati cambiamenti, con Paul-Loup Chatin, Charles Milesi e Ferdinand Habsburg nuovamente compagni di abitacolo.
Sull’altro prototipo transalpino, invece, Mick Schumacher condividerà l’abitacolo con Jules Gounon – promosso pilota ‘ufficiale’ a tempo pieno – e Frédéric Makowieck. L’ingresso del veterano francese porterà l’esperienza della Porsche, dove ha gareggiato nelle ultime dieci annate. Conferma anche per Mathieu Vaxivierre, ma soltanto come collaudatore.
Questione cromatica
Oltreché sui piloti, l’attenzione degli addetti e degli appassionati è stata rivolta alla livrea. Il carbonio/nero sull’avantreno, sull’ala posteriore e sulla pinna dorsale si interseca con il classico blu.
Leggi anche: WEC | Nicolas Lapierre sarà il nuovo Direttore Sportivo del Team Alpine per il campionato Endurance
Presenti ovviamente le scritte Alpine, sia sull’ala posteriore, che sulla cornice del lunotto anteriore. Il blu connota le pance, la parte superiore del cofano anteriore e i parafanghi. Sul cofano posteriore, insieme al blu, al bianco e al rosso risplendono le bandiere della Francia. Spazio anche – sempre sulla parte superiore dell’abitacolo – un pò di azzurro, a valorizzare questa particolare tinta.

Le voci dei protagonisti
Oltre alle vetture, c’è stato anche il modo di confrontarsi sulle prospettive stagionali e sulle possibilità di riportare alla pista le prospettive delle scelte.
Leggi anche: WEC | Presentata la Alpine Alpenglow Hy4, il prototipo a idrogeno “laboratorio” della casa francese
Così ha parlato Paul-Loup Chatin: “Voglio ringraziare Alpine per la sua continua fiducia nel 2025. Sono già impaziente di assistere alla prima gara del calendario per vedere a che punto siamo con tutta l’esperienza acquisita nel 2024. Abbiamo un anno di apprendimento in cui abbiamo perfezionato e migliorato la nostra perfezionare e migliorare la nostra vettura nel corso della stagione“.
E ancora: “Speriamo che i nostri sforzi diano i loro frutti e il Qatar sarà la prima cartina di tornasole. La prima stagione è stata positiva dall’inizio alla fine. Siamo arrivati in Hyperpole diverse volte. Abbiamo ottenuto un podio e diversi piazzamenti tra i primi cinque. C’è stata la delusione di Le Mans, ma è una di quelle cose che ti permette di riprenderti e tornare ancora più forte. Siamo arrivati quarti nel campionato, primi tra i nuovi“.
Poi, ha aggiunto: “L’intera squadra ha svolto un enorme lavoro fin dal primo giorno. Faremo ancora di più perché c’è ancora molto da fare. Dobbiamo migliorare in diverse aree. Sono tutti i dettagli messi insieme che ti permettono di ottenere buone prestazioni“.
Così sulle prospettive: “Non dobbiamo lasciare nulla al caso, continuare a capire come funziona la nostra macchina e ampliare la nostra finestra di prestazioni ottimali per essere sempre più gara. Ambizione, passione umiltà saranno i nostri riferimenti”.
Leggi anche: WEC | Quando la prima gara? Ecco il calendario completo per la stagione 2025
Charles Milesi ha invece dichiarato: “Sono entusiasta di continuare l’avventura con Alpine. Tutti noi
speriamo di valorizzare la seconda metà della nostra stagione 2024. In effetti, è stato un anno di apprendimento piuttosto positivo per noi. I primi cinque posti nelle ultime tre gare, sono culminati nel podio al Fuji. Siamo fiduciosi“.
E sugli obiettivi: “Dobbiamo migliorare tutto ciò che possiamo sulla vettura per ottenere prestazioni ancora più elevate in tutti i settori. E insieme, continuare a lavorare incessantemente sull’affidabilità per essere sempre davanti per essere sempre in testa alla classifica. Le tre parole che ci rappresentano sono determinazione, lavoro e spirito di squadra”.
Leggi anche: WEC | Aggiornata la lista dei partecipanti per il 2025: ecco le novità
Per Ferdinand Habsburg la prospettiva sarà questa: “È emozionante tornare a collaborare con l’iconico marchio Alpine, che continua il suo ritorno alle gare di Endurance, con l’ottica di riprendre il vertice. La mia prima stagione con Alpine è stata ricca di grandi successi“.
Non manca un riferimento sulla complessità dell’impegno. In questi termini: “Soprattutto verso la fine dell’anno, quando la squadra ha mostrato il suo potenziale di prestazioni, guadagnando punti e risultati importanti. Tuttavia, non è stata priva di sfide. Perdere due gare è stato personalmente difficile“.
Sugli aiuti ha detto: “Fortunatamente, la squadra mi ha fornito un supporto incredibile, aiutandomi a imparare in fretta, a riprendere il ritmo e a tornare in forma per la seconda metà della stagione. Questo primo anno è stato
anche la costruzione di rapporti e di fiducia tra i piloti, i meccanici e gli ingegneri, meccanici e ingegneri“.
E sui rapporti nella compagine: “Stabilire questo legame è stato chiave. Credo che se continueremo a rafforzare questi legami legami, diventeremo una forza ancora più grande con cui fare i conti. L’auto è intrinsecamente forte. Ora si tratta di lavorare insieme come una famiglia. Se manteniamo questo slancio, sono sicuro che potremo ottenere ancora di più in futuro. Le mie parole sono agile, agguerrito, aggressivo“.

In termini complessivi, non sono stati troppo differenti i commenti nell’altro abitacolo, sull’Alpine A424 LMDh numero 36.
Leggi anche: WEC | UFFICIALE – L’Entry List del mondiale 2025, fuori Lamborghini anche in Hypercar
Mick Schumacher si è espresso in tali termini: “Sono felice di continuare a far parte dell’avventura dell’Alpine. Il primo anno è stato fantastico insieme. Sono determinato a contribuire a far sì che le prestazioni del programma siano ancora migliori. Abbiamo definito alcuni punti che vogliamo valorizzare, quindi non vedo l’ora di iniziare la mia seconda stagione di Endurance“.
Su questo dettaglio, ha rimarcato: “Naturalmente ho dovuto adattarmi dalle corse di questo tipo. Tuttavia, la gestione del traffico è stato un cambiamento ancora più grande. Mi è piaciuto molto. In gara succede sempre qualcosa che è probabilmente la cosa migliore delle gare di durata per me. Le parole che scelgo sono giovane, sportiva e inatteso protagonista”.
Jules Gounon ha parlato delle sensazioni. Così: “Mi accingo a questa stagione con uno stato d’animo molto positivo. Sarà la mia prima annata completa nel programma relativo al Campionato 2025 Mondiale Endurance FIA con l’Alpine Endurance Team. Nel 2024, ho potuto partecipare a quattro gare, ma sono davvero felice di diventare un pilota ‘a tempo pieno‘ grazie alla fiducia di Alpine“.
Immancabile, un’affermazione sul clima di scuderia. Ossia: “È una squadra molto affiatata. C’è una stretta collaborazione tra tutti e un’ottima intesa tra i piloti. Questo permette a tutto il gruppo di lavorare bene e di andare avanti insieme. È stata una prima stagione solida per Alpine, con il quarto posto nel campionato costruttori. Un ottimo risultato“.
Da qui: “L’obiettivo sarà però quello di confermare e migliorare tutti i punti che abbiamo notato durante l’anno per essere ancora più competitivi nel 2025. Il team, i miei compagni di squadra e io applicheremo tutti gli insegnamenti lezioni apprese. Vogliamo continuare a migliorarci e diventare sempre più completi. Le mie parole sono spirito di gara, famiglia e competizione“.
Leggi anche: WEC | Il piano della Michelin per lo sviluppo dei prossimi pneumatici per le Hypercar
Arrivato dalla Porsche, Frédéric Makowieck ha posto l’accento sul nuovo tipo di contesto. “Sono estremamente orgoglioso di essere un pilota francese“, ha detto. “E lo stesso di rappresentare un costruttore francese nel WEC, con la possibilità di puntare al WEC e alla 24 Ore di Le Mans, soprattutto perché Alpine ha una vivace storia. Non vedo già l’ora di arrivare in Qatar”.
Su come sia arrivato in Alpine, ha spiegato: “Il modo in cui il progetto si è realizzato, il modo in cui lavoriamo e, soprattutto, la voglia di fare. Soprattutto il desiderio. Mi piace l’efficienza, la comprensione e
l’utilizzo di tecniche per portare a termine le cose. Mi è piaciuto molto l’approccio e lo sviluppo del
approccio e lo sviluppo del team“.
Leggi anche: WEC | Si valuta il rientro del Mondiale Endurance a Silverstone: i dettagli
Per cui: “La Alpine ha migliorato ed eccelso nella prima stagione contro una concorrenza molto agguerrita. Per inciso, Bruno Famin mi ha fatto fare il mio primo test LMP1 nel 2011 e da allora siamo rimasti in contatto. Stimo il suo approccio e il suo spirito da pilota. Lo spinge a mettere in discussione tutto per migliorare. Quando si ha successo, si va lontano. Il talento non manca“.
E sulla stessa linea: ”Sono arrivato con grande umiltà. Ero in una sorta di routine dopo dieci anni con un altro costruttore, quindi adesso devo imparare come funziona in Alpine. Tuttavia, la mia esperienza con una realtà di vertice mi permette di avere delle referenze per fare bene durante l’anno. Dopo diversi anni di sviluppo, il mio bagaglio tecnico ha una visione diversa di questi prototipi molto complessi“.
Sullo stesso tema, ha poi rimarcato: “I fine settimana di gara sono brevi, quindi dobbiamo identificare rapidamente cosa fare e definire priorità e obiettivi. Fare tutto meglio di tutti gli altri sarà cruciale se vogliamo superare gli ultimi ostacoli. Le mie parole sono potenziale, tocco francese e obiettivo Le Mans”.

Rimani sempre aggiornato sul mondo Endurance entrando nel canale Telegram specifico.
Seguici sui social: Telegram – TikTok – Instagram – Facebook – Twitter
Copertina: Official Alpine Endurance Team Website Credits