Una fantastica 6 ore di Spa WEC vede di nuovo la doppietta delle Toyota, con la Ferrari #51 che conquista il podio in una gara pazza. Vittoria per WRT e AF Corse in LMP2 e GTE-AM: la sintesi e i risultati
WEC 6 ore di Spa 2023: i risultati e la sintesi ferrari toyota
Toyota conquista una doppietta alla 6 ore di Spa, in una gara difficile e ricca di colpi di scena. Terzo posto per la Ferrari #51, dopo una gara difficile ma con gran ritmo delle due rosse, che però hanno perso molto tempo nel passaggio tra wet e slick prima (evitato dalle Toyota) e nel riscaldamento gomme.
Gara divertente e ricca in LMP2 e GTE-AM, con nuovi record infranti, come la vittoria di una donna nel WEC.
Hypercar: Toyota, ancora doppietta. Ferrari, podio, tanta velocità e occasioni perse
La Toyota #7 di Kobayashi/Lopez/Conway ha vinto davanti alla Toyota #8 di di Hirakawa/Hartley/Buemì, con la Ferrari #51 di Calado/Pier Guidi/Giovinazzi che ha conquistato l’ultimo gradino del podio.
Sebbene le Toyota abbiano guidato gran parte della corsa, non è stato un monologo come le scorse gare, anzi, in generale le due Ferrari hanno avuto un passo migliore, ma diversi fattori hanno impedito una lotta tra le due squadre.
Al via le due Ferrari, come quasi tutte le Hypercar, erano sulle wet, prendendo facilmente la testa della corsa sulle due Toyota, ma non c’è stato tempo di guadagnare secondi: la prima Safety Car è giunta dopo pochi minuti a causa della Porsche #60, finita nella ghiaia.
La pista si è subito asciugata, e la Toyota #7 ha avuto gioco facile a passare in testa, con la #8 che ha potuto recuperare facilmente malgrado partisse dal fondo assoluto dello schieramento. Anch ela Porsche #6 è stata avvantaggiata, essendo partita sulle slick.
Per le due Ferrari invece la prima sosta per montare le slick è stata un calvario: le gomme Hard hanno impiegato 4 giri ad entrare in temperatura, facendo perdere complessivamente un giro sulle Toyota.
Una volta entrate in temperatura però le Ferrari hanno avuto un passo migliore malgrado stessero facendo un doppio stint, anche se non esageratamente delle Toyota, mentre era nettamente migliore di tutti gli altri,
Grosso incidente per la Cadillac #3, Ko a Eau Rouge
A spezzare la gara, con 4 ore e 22 minuti alla fine, ci ha pensato la Cadillac #3 di Van Der Zande, che ha perso l’idroguida piombando nelle barriere a Eau Rouge.
La macchina, che era nuova e qui in preparazione per Le Mans, è andata distrutta, con il pilota illeso, causando una Safety Car.
Le Ferrari, e anche la Cadillac #2, che era rimasta dietro avendo montato le wet all’inizio, non hanno potuto approfittarne per sdoppiarsi.
Alla ripartenza le Ferrari hanno proseguito nel doppio stint, riuscendo a sdoppiarsi.
La gara in Hypercar è stata nuovamente neutralizzata con la FCY per via della guasto della Porsche #6, che si è spenta nei pressi del traguardo e non più ripartita. Vanthoor stava tenendo dietro la Toyota #8 col coltello nei denti a quel punto.
La gara è proseguita con la sola Cadillac superstite e le due Ferrari in caccia della Porsche #5, doppiata, ma comunque molto distante. La Ferrari #50, in uscita dai box con Molina, ha tagliato la striscia bianca ricevendo un drive through. Anche nel secondo stint su medie le Ferrari hanno fatto un’enorme fatica a scaldare le gomme.
L’incidente della Vanwall rimescola le carte
Con 2 ore e 40 minuti alla fine è giunta la terza Safety Car, dovuta all’incidente tra la Vanwall di Villeneuve e la Ferrari #54 AF Corse di Castellacci a Blanchimont.
Alla ripartenza è stata gran lotta tra Porsche, Cadillac e le due Ferrari, con le rosse che hanno avuto ragione di entrambe le LMDh, la #50 di Molina e la #51 di Pier Guidi si sono allontanati dal gruppo e poi si sono sdoppiate dalle Toyota, in fuel saving estremo.
KO per la Ferrari #50 a gomme fredde
La quarta Safety Car è stata però causata proprio da una Ferrari, con la #50 di Fuoco costretta al ritiro dopo un bizzarro incidente in uscita dai box con 1h40m alla fine. Le gomme fredde sono state un fattore importante, con una perdita di controllo molto improvvisa.
A questo punto anche la Cadillac #2 e la Porsche #5 si erano sdoppiate, sfortunatamente la Ferrari #51 ha perso del tempo con una sosta di emergenza, essendo giunto al termine del suo stint, e ha quindi perso la posizione sia sulla Porsche, sia sulla Cadillac. La Porsche a quel punto era in vantaggio di carburante anche sulle Toyota, avendo effettuato la penultima sosta, mentre Cadillac e Ferrari hanno perso 40 secondi fermandosi alla ripartenza.
WEC | 6 ore di Spa 2023 – Calado chiede il peso minimo medio dei piloti in Hypercar
Calado all’assalto in un mega-stint
L’ultimo capitolo della corsa vede protagonista la 499P #51, passata nelle mani di Calado. Con gomme Soft il riscaldamento è molto meno difficile, e la Ferrari vola in queste condizioni, andando subito a superare la Cadillac di Westbrook.
La Porsche #5 sembra però troppo lontana, oltre 40 secondi, finché con 35 minuti alla fine la 963 #5 inizia a trovare il muro del decadimento gomme. Makowiecki gira in 2.10 nel finale, contro i 2.06 di Calado, che incitato dall’ingegnere di pista recupera in 25 minuti ben 30 secondi, andando a superare la Porsche all’ultimo giro. Da notare l’ottima velocità a Eau Rouge e sul Kemmel delle Ferrari, nettamente superiore al resto della classe.
La Cadillac #2 di Westbrook/Lynn/Bamber è giunta quinta, in una prova buona, anche se è mancato di nuovo quel di più. 6° posto al debutto per Hertz Team JOTA e Da Costa/Ye /Stevens, in un una gara “test” per Le Mans.
Glickenhaus conquista il 7° posto, mettendosi davanti alle due Peugeot. Gara sofferta per le 9X8, con un problema tecnico che ha ritardato la #94.
Classifica 6 ore di Spa 2023 WEC risultati Ferrari Toyota
LMP2: WRT su United WEC 6 ore spa Ferrari Toyota
La #41 WRT di Kubica/Delatraz/Andrade ha conquistato la vittoria in LMP2, dopo una corsa strategica che ci ha tenuto col fiato sospeso fino alle ultime soste. La squadra locale, che il prossimo anno gestirà le BMW LMDh nel WEC, può sorridere anche per la prima vittoria di Rui Andrade, il primo africano a vincere nel WEC.
La United #23 di Jarvis/Pierson/Blomqvist, scattata in pole, è stata costretta a arrendersi nel finale, nel ciclo degli splash finali.
Terzo posto per la #34 Inter Europol di Costa/Smiechowski/Scherer, giunto dopo un’epica rimonta di Albert Costa nell’ora finale.
Quarto posto per la Prema #9 di Caldarelli/Ugran/Viscaal, ma c’è poco da festeggiare per la squadra italiana, in lotta con entrambe le macchine fino all’enorme penalità di 3 minuti di stop and go per infrazioni sotto Safety Car comminata alla #63 di Pin/Bortolotti/Kvjat, che l’ha portata dal primo all’ultimo posto.
GTE: storica prima vittoria per Lilou Wadoux e la #83 Richard Mille
La Ferrari #83 Richard Mille AF Corse conquista la vittoria a Spa, ed è una vittoria storica perchè Lilou Wadoux, la 22enne francese recentemente diventata pilota ufficiale Ferrari è la prima donna a vincere nel WEC.
Luis Perez Companc ha navigato la prima, difficilissima fase di gara, aiutato anche dalle due Safety Car, ma è stata proprio la francese a portare la 488 GTE in testa, riconquistandola anche dopo averla brevemente persa a vantaggio della #88 di Robichon.
Alessio Rovera, il pilota platinum del terzetto, ha poi avuto gioco facile su una pista che ama molto, vincendo con 18 secondi di gap.
Al secondo posto arriva un’immortale Corvette #33, con Ben Keating/Varrone/Catsburg che allungano ancora in campionato. La Corvette era penalizzata con 45 kg dal success ballast, e ha anche perso moltissimo tempo nella fase iniziale nel passaggio wet/slick, arrivando quasi a perdere il giro.
Le Safety car l’hanno riportata in gara, e poi Varrone prime, e infine Catsburg hanno costruito un capolavoro, sopratutto nel finale quando ha tenuto dietro la Aston #25 ORF di Eastwood, partita in pole e sempre nelle prime posizioni.
Quarto posto per la Porsche #88 Proton di Tincknell/Hardwick/Robichon, quinto per le Iron Dames (Frey/Bovy/Gatting) sulla Porsche #85.
Copertina: Photo Copyright 2023 FIA WEC / FocusPackMedia – Harry Parvin
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