Malgrado una certa mancanza di performance, Toyota esce dal Qatar limitando i danni nelle classifiche del WEC, e invertendo una qualifica pessima
A stare giù dal podio del WEC non ci sono abituati, questa è solo la quarta volta che succede nell’era Hypercar dopo le gare a Lusail, Spa e la catastrofe del Fuji dello scorso anno, ma malgrado questo dalla 1812 km del Qatar 2025 Toyota Gazoo Racing ne esce a testa alta, dopo le premesse negative del Prologo e una qualifica davvero deludente, dimostrando ancora una volta che non si può dare mai per morta la squadra di Colonia.
Malgrado tutte le difficoltà , le GR010 sono riuscite a riportarsi sui primi, a mettere qualche preoccupazione al muretto Ferrari che gestiva la gara dalle prime due posizioni, e a chiudere con un quinto e un sesto posto che li lasciano al terzo posto nel mondiale costruttori, dietro a Ferrari di 33 punti e a BMW di 2 punti. Una performance che limita i danni, in vista di piste più favorevoli dove i prototipi giapponesi lotteranno per la vittoria.
Leggi anche:
WEC | 1812 km del Qatar – Oltre la vittoria: la portata del trionfo della Ferrari
Prime ore difficili, poi la VSC riporta le Toyota davanti
Scattati dal 7° e dal 17° posto, Conway e Buemì hanno avuto parecchio da recuperare, con la #7 di Conway peraltro attardata da un testacoda ad alta velocità prima della fine del suo stint. malgrado questo le due Toyota hanno iniziato a recuperare posizioni ripartendo fuori dalla top-10, e la prima Virtual Safety Car e la successiva Safety Car per l’incidente tra le due Cadillac le ha riportate in gara.
[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=”Mike Conway, Toyota #7″ font_weight=”500″ uppercase=”false” text_size=”14″]”Uscire da questo evento con il quinto e il sesto posto è forse più di quello che ci aspettavamo ad essere onesti, quindi lo accetteremo. Vogliamo sempre un po’ di più da una gara, ovviamente, ma è un discreto bottino di punti per iniziare la stagione considerando che non eravamo al top qui. È stata una giornata un po’ difficile per me, quindi sono un po’ deluso e ci sono alcune cose da migliorare per Imola”.[/penci_blockquote]
Kobayashi e Hartley e poi De Vries e Hirakawa si sono portati alle spalle delle Ferrari #83 e #50, superando con la strategia la Alpine #35 e la BMW #20, e la ripartenza dall’ultima sequenza di VSC e Safety Car con 4 ore e 21 minuti alla fine le ha viste di nuovo alle spalle delle due Ferrari, incalzate però dalla BMW #20 e dalla Ferrari #51.

Non manca un problema per la #8 alle barre anti-rollio
Particolarmente Nyck De Vries sulla #7 ha fornito una grandissima performance, mettendo pressione a Molina e Hanson nel suo stint e rimanendo in caccia con tre ore alla fine, mentre Hirakawa sulla #8 ha sofferto un guasto al sistema di barre anti-rollio anteriori aggiustabili, uno strumento molto utile per gestire bene le gomme, con iniziali difficoltà che poi sono rientrate almeno parzialmente.
[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=”Nyck De Vries, Toyota #7″ font_weight=”500″ uppercase=”false” text_size=”14″]”Penso che nel complesso sia un risultato positivo per la squadra considerando tutto. Siamo entrati in gara consapevoli della sfida che ci aspettava perché abbiamo faticato un po’ per tutta la settimana, ma durante la gara il nostro pacchetto si è animato un po’ di più. Siamo rimasti fuori dai guai e ci siamo messi in una buona posizione. Volevamo di più, ma date le nostre aspettative pre-gara, è stata una giornata decente”.[/penci_blockquote]
[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=”Ryo Hirakawa, Toyota #8″ font_weight=”500″ uppercase=”false” text_size=”14″]”Non è stata una settimana facile per noi, ma sono contento del risultato. Sapevamo che questo evento sarebbe stato molto impegnativo per noi, ma abbiamo ottenuto il massimo possibile. Sono molto orgoglioso della squadra. Abbiamo fatto una gara perfetta senza errori, senza penalità , buoni pit stop. Tutto è andato liscio, quindi non credo che potremmo fare di meglio da questo punto di vista. Ora continueremo a spingere per migliorare per le prossime gare”.[/penci_blockquote] WEC Toyota Qatar
Toyota limitate sulla strategia gomme, il peso la chiave? WEC Qatar
A differenza delle Ferrari e anche delle BMW, le Toyota non hanno effettuato dei tripli stint sulle gomme, ma il vantaggio delle gomme nuove a Lusail è sostanzialmente assente, mentre il riscaldamento nelle condizioni fredde fa perdere troppo tempo. Così, nella penultima ora la Ferrari #51 ha potuto effettuare un undercut passando in terza posizione sfruttando il periodo di tyre warming delle Toyota, e la stessa cosa ha fatto la BMW #15 non cambiando le gomme nell’ultima sosta, quando la #8 di Buemì è passata davanti alla #7 di Kobayashi.
Nel post-gara, in un’intervista per Sportscar365, Hirakawa ha affermato al riguardo che forse avrebbero potuto fare un triplo stint su un treno di gomme ma considerando il peso assegnato dal BoP (1064 kg, 27 in più della 499P e oltre 30 sulle BMW e le Cadillac), sarebbe stato un rischio, considerando che non hanno nemmeno testato la strategia nel Prologo.
Leggi anche:
WEC | 1812 km Qatar – La Ferrari 499P illumina la notte di Losail monopolizzando il podio: parlano i piloti
Il Team Principal nonché veterano della #7 Kamui Kobayashi chiosa molto sportivamente congratulando prima gli avversari, e poi sottolineando la gara senza penalità per le due GR010:
“Congratulazioni alla Ferrari per la doppietta. Abbiamo fatto del nostro meglio, ma non potevamo fare di più. La squadra ha fatto un ottimo lavoro oggi. Ovviamente, le prestazioni della nostra vettura sono state un po’ carenti qui, ma abbiamo gestito la gara senza penalità e senza veri errori. Abbiamo fatto del nostro meglio e abbiamo ottenuto il massimo dalla situazione. Sfortunatamente, non siamo riusciti a lottare per la vittoria, quindi dobbiamo imparare da questa esperienza e lavorare insieme per tornare in forma migliore per la prossima gara”.
*Foto in copertina, credits:Â DPPI / FIA WEC
Rimani sempre aggiornato sul mondo Endurance entrando nel canale Telegram specifico.
Seguici sui social: Telegram – TikTok – Instagram – Facebook – Twitter