Il team Andretti è ormai a un passo dall’ingresso in F1. Le squadre avversarie non sono favorevoli a questa possibilità, vediamo perché.
Per i team già presenti in griglia sarebbe svantaggioso l’ingresso di Andretti in F1. Ciò su cui sono scettici gli avversari riguarda la questione economica. Andiamo a scoprire insieme perché gli altri non vogliono l’undicesima scuderia.

Il regolamento della F1, infatti, prevede che a fine anno il montepremi venga distribuito tra le 10 squadre. La spartizione del malloppo si effettua in base alla classifica costruttori. Più un team è in alto in campionato maggiore è il denaro che riceve. Se, invece, una squadra è tra le ultime posizioni, la cifra che le spetta è minore.
Quindi perché le altre scuderie non vogliono l’undicesimo team? Con una nuova entrata, questo montepremi non si dovrebbe più dividere per dieci, bensì per undici squadre. La conseguenza di ciò è che ad ognuno, inclusi i contendenti al titolo costruttori, spetterebbe un compenso minore.
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Come si può ovviare a questo problema?
Non si può certamente modificare il regolamento: l’unico che potrebbe agire per sistemare la questione e non mettersi contro gli avversari è proprio il nuovo team Andretti.
Le scuderie perderebbero circa 11 milioni di dollari a causa di quest’aggiunta, dunque quello che potrebbe fare Andretti è compensare la perdita economica dei team. Come detto anche dall’ex pilota di F1 e attuale giornalista Karun Chandohk: “Se Andretti è disposto a investire 600 milioni di dollari per risarcire le squadre, questo le coprirà per 5 anni”.
Il nuovo team ha ottenuto l’okay della FIA per prendere parte al campionato, ora si attende il responso da parte della FOM. Se Andretti dovesse entrare in F1: lo farà contro la volontà degli altri team o cercherà di minimizzare i danni fornendo alle squadre un risarcimento?
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Fonte copertina: @Formula 1 on X